27 Novembre 2002 -- Salvatore Naldi è descritto in pieno fermento nel tentativo di raddrizzare le sorti della baracca "SSC Napoli", piena di crepe e di falle dopo un decennio di gestione dissennata.
Sotto silenzio o quasi, è passata infatti la notizia della rottura dell'accordo con RomaLeasing per il prestito di 52 milioni di Euro che la scorsa settimana era stato dato per acquisito.
In realtà, lo stesso Naldi non aveva mai confermato ed aveva parlato di trattative. Le cronache sportive, poi, hanno sopraffatto e lasciato in secondo piano una dichiarazione rilasciata dallo stesso imprenditore posillipino, nella quale erano contenute esplicite accuse alla finanziaria romana.
Naldi aveva imprecato contro la fuga di notizie che aveva scatenato i creditori del Napoli.
In realtà, i problemi per il finanziamento non erano mai stati appianati, anche se non si conosce ufficialmente i motivi che hanno portato al naufragio dell'operazione che prevedeva l'impegno di un pezzo del patrimonio alberghiero in cambio dei milioni di euro necessari a liquidare Corbelli ed a potenziare la società.
Indiscrezioni parlano di garanzie ritenute scarse dalla finanziaria, di un "blocco" giunto dalla famiglia Naldi, ed ancora di condizioni di finanziamento ritenute sgradite dallo stesso presidente del Napoli.
Il blocco del "filone romano" del finanziamento non ha però fermato la ricerca di Naldi che ha necessità di risolvere la questione-Corbelli che pesa come una spada di damocle sul futuro societario.
Inoltre, lo stesso Naldi si sta sempre più rendendo conto che con l'attuale organico il Napoli rischia clamorosamente di fallire gli obiettivi e dunque la consapevolezza che al mercato di gennaio bisogna intervenire è ben presente al patron azzurro.
Per questo, le ultime indiscrezioni parlano di un maxi finanaziamento di 90 milioni di Euro che Naldi avrebbe chiesto ad una finanziaria svizzera.
Per il momento però, non si conoscono ulteriori dettagli.
Sempre sul fronte societario, da qualche giorno sono state ufficializzate le dimissioni del direttore generale Raffaele Russo, il cui contratto era in scadenza.
Nelle scorse settimane Russo aveva ricevuto chiari segnali da parte della società sulla indisponibilità a rinnovare la collaborazione.
Le dimissioni di Russo andranno in vigore il 31 dicembre 2002, data nella quale dovrebbe entrare in servizio, l'ex commissario della Fgic, Petrosino, l'uomo sul quale Naldi ha puntato per cominciare la ristrutturazione societaria.