26 Aprile 2007 -- E’ il 10 maggio del 1981, dopo il pareggio in casa contro la Fiorentina il Napoli è terzo in classifica a 36 punti, davanti ci sono i giallorossi con 38 punti e la Juventus a 39. Dopo l’autogol di Ferrario contro il retrocesso Perugia brucia a tutti, ma si parte per andare sul lago di Manzoni dove dalla curva nord si intravede questo lago misterioso. Quel giorno c’è Juventus-Roma, e per il gol annullato a Turone, polemiche su polemiche, la partita terminò 0 a 0

I lariani si devono salvare e agli ordini di Marchioro (squalificato) al suo posto Pezzetti, scendono in campo con: Vecchi; Vierchowod, Galia; Centi, Fontolan, Volpi; Mancini, Lombardi, Nicoletti, Pozzato e Cavagnetto

Il Napoli con Castellini; Bruscolotti, Marangon; Celestini, Krol, Ferrario; Damiani, Vinazzani (dal 75’ Nicolini), Musella (al 60’ Palo), Guidetti, Pellegrini.

Partita piena di emozioni, piena di occasioni da una parte e dall’altra ma la gara non decolla e il pareggio sembra essere il risultato più giusto. Io dalla curva piena zeppa di napoletani ancora credenti, incitiamo i ragazzi a pieni polmoni, Marchesi manda in campo Nicolini e toglie Musella per infortunio facendo esordire in A tal Antonio Palo, ragazzo della primavera. Quando tutto sembra perduto, in pieno recupero un tiro di Damiani viene respinto da Vecchi, ma sulla respinta si buttano tutti, per primo arriva il giovane Palo che segna: un boato terribile, anche il lago da calmo diventò mosso. Il Napoli aveva trovato il gol della vittoria, siamo ad un punto dalla Roma e a due dalla Juventus, che sette giorni dopo arriverà al San Paolo per la sfida scudetto. Ricordo il San Paolo pieno di 85.000 spettatori, che belle tutte quelle bandiere azzurre, peccato che perdemmo per un’altra autorete al 64’ di Guidetti.

Peccato perché avremmo potuto vincere lo scudetto come nel 1974-75 con Vinicio, un bel Napoli, un grande Krol e il duo Damiani-Musella a volte incontenibili, finiremo terzi, peccato, ma il 1987 non sarà tanto lontano…….
A cura di Sim