21 Aprile 2007 -- Con una vittoria al cardiopalmo, giunta sul finire della gara grazie all'euro gol di Ivano Trotta, il Napoli espugna il Matusa di Frosinone dopo essere stato sotto di un gol e così ritorna al secondo posto grazie alla concomitante sconfitta del Genoa. Per la squadra di Reja si tratta della sedicesima vittoria stagionale, la settima giunta in trasferta. A dispetto di quanto ipotizzato alla vigilia, Reja, in attacco, preferisce Sosa a Pià, mentre a centrocampo Montervino torna titolare al posto di Dalla Bona che termina in tribuna. Il tecnico friulano deve rinunciare all'ultimo istante a Gatti alle prese con un problema gastrointestinale, schierando al suo posto Amòdio. Iaconi, tecnico del Frosinone, invece, preferisce in attacco il giovane napoletano Di Nardo al posto dell'annunciato Castillo.
Il Napoli parte subito forte ed al 1' viene annullato un gol a Calaiò per una posizione di fuorigioco millimetrica che solo la moviola riuscirà a decifrare come inesistente. Il bomber azzurro aveva messo in rete di testa su cross dalla sinistra di Amòdio. I padroni di casa rispondono subito, al 2' con Lodi, che servito in area dalla sinistra da Di Nardo, vede il suo tiro bloccato sul primo palo in due tempi da Iezzo. Al 2' Sosa prova un tiro in mezza girata al volo, dal limite dell'area del Frosinone, la palla termina alta sulla traversa. Un minuto dopo, al 3' , Montervino servito in area da un colpo di tacco di Calaiò, calcia debole sul primo palo e Zappino blocca a terra senza problemi. Il Napoli è in questa fase padrone del gioco e a dispetto di quanto fatto vedere fin qui, preferisce evitare i lanci lunghi per la testa di Sosa, cercando di giocare palla a terra, ma il Frosinone tiene bene le posizioni e così gli uomini di Reja non trovano varchi. Si arriva così al 18' quando Cannavaro, servito in area da una spizzata di Sosa, tutto solo, manda a lato della porta di Zappino fra la disperazione sua e dei suoi compagni. Al 23' su cross di Bogliacino, Calaiò sul secondo palo indirizza nell'angolino opposto, ma un difensore del Frosinone devia la palla di testa anticipando anche il proprio portiere. Il Napoli, partito molto forte, comincia ad abbassare il ritmo gestendo palla, ai padroni di casa sta bene così e la prima frazione di gioco scivola via senza ulteriori emozioni.
Ad inizio ripresa le due squadre preferiscono non sbilanciarsi più di tanto e così la gara diventa brutta e noiosa. Il Napoli gestisce palla, il Frosinone si difende con ordine senza concedere spazi tentando di ripartire in contropiede. Al 9' è ancora il Napoli ad andare vicino al gol con Calaiò che imbeccato in area dal cross di Bogliacino dalla bandierina del corner, angola troppo la palla, mandandola fuori, seppur di poco. Gli azzurri appaiono stanchi, il caldo si fa sentire e la squadra comincia a soffrire a centrocampo dove i padroni di casa cominciano ad avere la meglio. Iaconi, intuisce il momento di difficoltà fisica degli azzurri ed inserisce Castillo per Di Nardo. Al 16' Margiotta, su cross dalla sinistra di Bocchetti, colpisce il palo alla destra di Iezzo immobile. Passano pochi secondi, e sempre al 16' i padroni di casa passano in vantaggio col nuovo entrato Castillo che lasciato tutto solo in area azzurra insacca di testa su cross dalla sinistra di Fialdini, nonostante la deviazione di Iezzo. Iaconi toglie Margiotta ed inserisce Dedic per sfruttare la sua rapidità in contropiede, Reja che ormai non ha nulla da perdere, toglie Amòdio ed inserisce Pià, passando ad un 4-3-3. L'ingresso del brasiliano si rivela determinante, infatti al 21' Pià va via sulla sinistra, salta un avversario, entra in area e serve per Sosa che spalle alla porta, girandosi, di sinistro insacca alle spalle di Zappino il gol dell' 1 a 1.
Subito dopo il gol del pareggio azzurro, i giocatori del Frosinone assaltano il direttore di gara, il signor Girardi, reo, secondo loro, di non aveva fermato il gioco nell'azione che ha portato al gol di Sosa, per consentire i soccorsi ad un giocatore del Frosinone rimasto a terra a centrocampo, dopo uno scontro con Montervino, scontro, che al replay non rileva alcun fallo del capitano azzurro confermando come giusta la decisione dell'arbitro di lasciare proseguire. Il direttore di gara, però, si lascia intimorire dalle proteste degli uomni del Frosinone e dall'assordante tifo dei padroni di casa e così, la gara si incattivisce, e Girardi, che fino a qui aveva diretto discretamente, comincia a perdere la bussola, commettendo svariati errori di valutazione su ambo i fronti. I padroni di casa, colpiti nell'orgoglio da questo gol di Sosa si riversano in attacco con grande furore per 'regalare' un dispiacere agli azzurri e per poco non ci riescono al 23' , quando Dedic, scattato sul filo del fuorigioco colpisce, come Margiotta, il palo alla destra di Iezzo. Reja, agguantato il pareggio, toglie un attaccante, Calaiò, ed inserisce un centrocampista, Trotta, mossa che ancora una volta, come vedremo, risulterà decisiva: si torna, dunque, al 3-5-2.
La fatica ed il caldo cominciano a farsi sentire anche per i padroni di casa e così le due squadre si allungano lasciando ampi spazi. Il Napoli crede nella vittoria e sebbene a corto di fiato continua ad attaccare esponendosi al contropiede del Frosinone che però è impreciso, come al 28', quando Dedic, solo davanti a Iezzo, calcia basso e lento, consentendo al portiere azzurro di bloccare a terra senza problemi. Al 33' Savini, imbeccato in area, tenta il tiro al volo calciando alto sulla traversa. Al 37' un tiro-cross dalla destra di Trotta termina di poco alto, deviato da un difensore del Frosinone in angolo, ma incredibilmente l'arbitro assegna la rimessa dal fondo per i padroni di casa fra le proteste dei giocatori del Napoli. Il Frosinone sembra non avere più energie, con alcuni dei suoi uomini in preda ai crampi, così il Napoli continua a spingere, in particolare sulla destra, ma la squadra di Iaconi si difende bene e gli azzurri, per l'occasione ancora con la maglia rossa, non trovano varchi. Arriviamo così al 43' quando Bogliacino lancia lungo per Sosa che spizzica all'indietro per Trotta, il quale, dal limite dell'area, in mezza girata, di destro ed al volo insacca nell'angolino alla sinistra di Zappino, realizzando il suo primo gol in campionato, il secondo in serie B(il primo lo aveva siglato con la maglia del Rimini due anni fa). Nei minuti finali, il Frosinone si riversa in avanti alla disperata ricerca del pareggio, ma il Napoli difendendosi in undici e senza neppure tanti affanni, riesce a portare a casa questa importantissima vittoria.
A nostro avviso la vittoria degli azzurri, seppur giunta allo scadere con un eurogol di Trotta, è stata meritata. Infatti, anche se la squadra di Reja è stata salvata per ben due volte dal legno alla destra di Iezzo (ma quante volte i legni hanno determinato per gli azzurri pareggi e sconfitte? Ricordiamo ad esempio i tre pali nella gara col Crotone), ha spinto fino alla fine credendo nella vittoria e la netta supremazia nel possesso palla ne dà testimonianza: 42' del Napoli contro i 32' dei padroni di casa. Il Frosinone, fin qui aveva perso tra le mura amiche solo due volte, contro il Piacenza il 21 ottobre del 2006 e contro il Vicenza lo scorso 3 marzo. Questo dato, quindi, fa assumere alla vittoria azzurra maggiore rilevanza. Per gli uomini di Reja si è trattato della terza vittoria consecutiva, cosa che non accadeva dall'undicesima giornata di andata , quando gli azzurri riuscirono a battere in sequenza il Bari, il Bologna ed il Pescara. Determinanti per le sorti della gara gli ingressi di Pià e di Trotta, ma su tutti grande merito di questi tre punti vanno attribuiti al Pampa Sosa. Infatti, non solo ha realizzato la bella rete del pareggio ed ha fornito l'assist per la rete della vittoria, ma ha fornito anche altri assist non sfruttati dai compagni e quando c'è stato da lottare, non si è tirato indietro, rientrando nella propria metà campo per dar man forte ai compagni. Con la vittoria in rimonta sul Frosinone, il Napoli ha dunque rimontato anche il Genoa, scavalcandolo in classifica. Il campionato, però ha ancora 8 gare da giocare prima di decretare i verdetti finali e dunque sarà adesso importantissimo cercare di sfruttare il doppio impegno casalingo con Cesena e Albinoleffe per provare ad allungare, non solo sulla terza, ma anche sulla quarta col sogno, difficile, ma non impossibile, di poter giungere già all'ultima giornata, in quel di Genova, in un clima di grande festa, per noi e per loro.
A cura di Michele Spampanato