04 Aprile 2007 -- Vale la pena passare la Pasqua in ritiro; val bene fare sacrifici per non mandare a monte un’intera stagione. « Ragazzi, il campionato si decide ora. Mettiamo da parte ogni distrazione e lavoriamo sodo. Facciamo in modo da non disperdere quanto di positivo fatto finora. Il tifosi si aspettano tanto da noi e bisogna ripagare » .Ieri hanno preso la parola i meno giovani dello spogliatoio: Sosa, Iezzo, Grava, Montervino. E poi si sono accodati gli altri: Cannavaro, Maldonado, Domizzi, Savini, Calaiò, Trotta. « Sì, concentriamoci partita dopo partita e dopo tireremo le somme » . Tutti d’accordo. Spontanea la riunione al termine dell’allenamento di ieri. Una presa di coscienza quantomai opportuna in vista del calendario da brividi che attende gli azzurri da venerdì fino a sabato ventotto aprile.
De Laurentiis, Marino e Reja sanno bene di poter contare su un gruppo sano moralmente nonostante qualche colpo di testa occasionale. Non servivano le sollecitazioni, nè le bacchettate. Questo Napoli ha realizzato da solo che occorre rimboccarsi le maniche. Tra l’altro ha già dimostrato di sapere affrontare gare ravvicinate con lo spirito giusto ( dopo la sconfitta a Piacenza) e di reagire alle avversità con il piglio dovuto ( dopo il ko con l’ Albinoleffe). Intende farlo anche ora. Ecco perché spaventa relativamente il tour de force che scatta venerdì a Bologna e si conclude sabato ventotto aprile ospitando il Cesena al San Paolo. Il Napoli si sente pronto per raccogliere la sfida lanciatagli dal calendario e da avversari sempre in agguato. « Ragazzi chi non se la sente di lottare, lo dica senza problemi. Ora c’è bisogno di tirare fuori le unghie e conservare quel posto in classifica che ci è appartenuto a lungo » . Un giuramento, più che una promessa.
Aprile, mese verità- Due partite in cinque giorni, la prima a Bologna, la seconda a Torino in casa della Juve. Il Napoli non può permettersi altri passi falsi. Rischierebbe di scivolare ancora più giù. Anche perchè dopo aver ospitato il Pescara dovrà sobbarcarsi altre due trasferte di fila: a Treviso e a Frosinone. Aprile, mese decisivo, quello della verità. Guai ad inciampare. Sei gare di fila di cui quattro in trasferta. Ci sarebbe di che rabbrividire. Ma il Napoli si sente sicuro dei propri mezzi, tranquillo perché contro le grandi del torneo ha sempre disputato buone prestazioni ed ottenuto risultati che poi conteranno nelle valutazioni degli scontri diretti. Il Napoli sa anche di avere dalla sua un organico folto e competitivo; una tifoseria impagabile; una società attenta e puntuale. Non a caso, De Laurentiis sarà a Bologna. E non a caso ieri Reja ha scoperto di aver recuperato in pieno anche Fabio Gatti e Inacio Pià. Ora in infermeria c’è solo Capparella ( in cura a Cesenatico) che si aggregherà tra una settimana
Avanti i combattenti-Stop agli esperimenti e via libera a chi in questo momento assicura dinamismo e grinta. Scocca l’ora del Pampa Sosa che smania dalla voglia di rivelarsi decisivo come lo fu lo scorso anno in C1; e quella di Ivano Trotta, troppo spesso fermato ai box ingiustamente; morde il freno anche Pià ansioso di dimostrare il suo talento di cui tanti si sono dimenticati, nonchè Montervino, invitato a nozze quando si tratta di usare la sciabola. Insomma, Reja si appresta a presentare un Napoli non solo fisico ma anche sufficientemente dinamico, attento in ogni zona del campo, elastico, non certo vincolato al solito schema. Gli mancherà solo Grava per squalifica ma in compenso può giostrare come vuole in difesa vista la duttilità di Maldonado e Domizzi e la capacità di Cannavaro di giostrare anche al centro del reparto senza sobbarcarsi marcature. Al resto stanno pensando il preparatore atletico e la società nel programmare recuperi fisici e trasferimenti senza stress. Per il Napoli, il vero campionato comincia adesso.
R. Cesarano
Il Corriere dello Sport