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29 Marzo 2007 -- Oggi pomeriggio il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto in diretta telefonica durante la trasmissione ‘Radio Goal’, in onda sulle frequenza di Kiss Kiss Napoli, invitando i tifosi a recarsi allo stadio con largo anticipo, vista la riapertura a tutti e non più solo agli abbonati, ringraziandoli in anticipo : “Ad horas, invito i tifosi che non potevano venire prima ad andare dai rivenditori autorizzati, e soltanto da questi, poiché, il sistema dei tornelli è efficientissimo, è modernissimo, ma sofisticato, per cui, tutto quello che non è ‘ufficiale’ viene rigettato. A me dispiace che vi dobbiate presentare un paio di ore prima allo stadio, ma queste sono le nuove regole. Del resto, queste regole, rispondono alle esigenze di dover mettere in sicurezza un luogo pubblico, dove noi vogliamo che anche i bambini, le famiglie, le signore, tutti quanti coloro che si sentono appartenenti al Napoli e vogliono appartenere ad un tifo sano, costruttivo, di appoggio della squadra che ha i colori della città, siano tutti benvenuti ed in tal senso dobbiamo pensare al calcio come ad una festa”.
“Stiamo installando tornelli in numero maggiore a quelli necessari – ha spiegato il presidente del Napoli - Per cui , anche avendo una agibilità ridotta a 60mila spettatori circa, noi abbiamo istallato tornelli che consentono di fare entrare in 1 ora e mezza oltre 75mila spettatori. Quindi ‘ad horas’ saranno terminati i lavori ed ‘ad horas’ potrete acquistare i biglietti per questa partita Napoli-Bari che deve essere una gara all’insegna della sportività. Io vi ringrazio per la pazienza che avete dimostrato e nella pazienza che dimostrerete nel venire ordinati allo stadio. Ovviamente, allo stadio ci saranno anche i nostri steward e la nostra polizia privata con metal detector che dovranno verificare per l’introduzione allo stadio, non solo la corrispondenza del documento, perché allo stadio, vi ricordo si viene con documento di riconoscimento munito di fotografia e quindi questo documento va mostrato al nostro controllore che con un metal detector dovrà verificare anche che non siano immessi nello stadio nessun tipo di arma di nessun genere, nessun petardo. Tra l’altro, mi sembra che se viene fatta richiesta dalle tifoserie, una settimana prima, per l’esposizione degli striscioni, questi possono essere esposti , ovviamente, adesso non ci sono i tempi tecnici per fare ciò e di questo me ne dispiaccio per i tifosi che di solito dialogano ed esprimono anche il loro consenso o dissenso, sempre in maniera sportiva con questi slogan che loro riempiono con tanta cura. Mi scuso perché non riusciamo sempre a fare tutto al 100%, ma mi sembra già questa una grande vittoria, perché dal 30 di luglio, data programmata per la messa a norma dei tornelli e dello stadio, siamo arrivati al 31 di marzo, mi sembra che siamo con 4 mesi di anticipo , credo sia un record.”,
De Laurentiis, proseguendo nel suo monologo iniziale, non ha poi risparmiato, attraverso un invito ai tifosi, qualche frecciatina alle istituzioni cittadine che vogliono costruire un nuovo stadio a Miano: “Invito i tifosi che sono stati assenti dallo stadio, purtroppo, e me ne scuso e me ne dispiaccio, a ritornare numerosi ed a difendere con la loro sportività, la loro tranquillità, la loro educazione ed il loro amore verso Napoli ed il Napoli, a difendere questo stadio San Paolo, che tutti mi dicono essere un colabrodo, ma che secondo me rappresenta e trasuda talmente da tutti i pori storia del calcio Napoli che mi sarebbe veramente difficile pensare di doverlo abbandonare. Ma sta a voi, perché questo è un vostro patrimonio e sta a voi difendere la vostra appartenenza, sta a voi difendere la tradizione, sta a voi difendere il colori del vostro club nel bene e nel male, perché ci sono i giorni migliori ed i giorni peggiori, però tutti quanti dobbiamo essere sempre protesi verso uno scopo comune, quello di giocarsela fino in fondo. In maniera sportiva, perché questa è la vita, perché questo è quello che ci allieta anche dalle difficoltà che quotidianamente, tutti quanti, voi, io i giocatori, le famiglie, troviamo in una strada non sempre semplice, ma anche abbastanza complicata. Quindi vi ringrazio, non voglio fare il prete, non voglio fare il politico, io sono uno di voi, che ha lavorato con voi, per voi e ringrazio tutta la squadra di oprerai che veramente ce l’hanno messa tutta, sotto il sole, sotto la pioggia, di giorno, di notte, per finire questi lavori in tempo utile per potervi ridare il San Paolo. Grazie e vediamo sabato in armonia, in allegria ed in serenità.”
Il produttore cinematografico, che già in precedenza aveva invitato ad essere uniti ‘nel bene e nel male’, ha poi nuovamente invitato all’unità di intenti per raggiungere la massima serie: “Adesso comincia un ciclo di tre partite fondamentali, quella col Bari, col Bologna e con la Juventus. Io spero che i nostri sappiano difendere con grande sportività e senso di responsabilità i colori del club e della nostra città, però hanno sempre bisogno del supporto fondamentale della tifoseria. Quindi siamo tutti uniti in un unico progetto, in un unico colore, quello azzurro, che è il colore del cielo e del mare, ma è anche il colore dell’Italia e quindi è un colore che ci appartiene e che credo ci porterà sempre più in alto”.
Il patron azzurro, interrogato dal conduttore Valter De Maggio su Maradona ed un suo possibile ritorno a Napoli, ha trovato lo spunto per parlare anche dell’allenatore Reja, facendo i nomi di altri allenatori che ama: “Io credo che tutti i personaggi singolari della storia sono sempre stati ‘genio e sregolatezza’. Io credo che questo non sia un fatto negativo, ma sia un fatto di norma e quindi poiché è un personaggio in maniera singolare, anzi è ‘il’ Personaggio del calcio, il signor Maradona, che tristezza sarebbe stato se fosse stato solo sregolatezza o solo genialità! Invece, questo fatto di essere genio e sregolatezza lo riporta con quell’umanità tra di noi, altrimenti sarebbe nell’Olimpo, nell’Olimpo degli dei, perché uno che ha giocato, come lui ha giocato, uno che ha vinto, come lui ha vinto, credo che si possa paragonare ad uno degli dei della mitologia greca. Se lo rivedremo a Napoli? Questo dipende solo da lui. Noi abbiamo già lavorato insieme, ma nel mondo del cinema, ma con grande fretta e con grande difficoltà sul piano temporale, perché non stava un attimo fermo ed aveva i minuti contati ed anche noi, del resto, avevamo le nostre esigenze. Se lui mi dovesse dire ‘Aurelio, voglio trovare una mia amichevole collocazione’ se ne può parlare, anche perché parlare è forse l’unica forma di democrazia che esiste al 100% ed inoltre non costa nulla. Poi i fatti possono proseguire se c’è una bilateralità di intenti. Vedere Maradona in panchina come allenatore sarebbe divertente, sarebbe un allenatore incredibile, ma sarebbe anche abbastanza complesso da gestire. Diciamo che gli allenatori sono quelli che devono dare la tranquillità e la serenità. Io perché amo Reja? Perché amo Spalletti o Prandelli? Perché sono persone che stanno stare dietro le quinte, ma sono sempre presenti e responsabili e, sono sempre con grande umiltà, a fare e a pensare in termini societari, il bene della società. Quando fanno il bene della società fanno il bene dei tifosi, dei calciatori che riescono a crescere e riescono ad essere valorizzati e quindi seguono la strada obiettivamente più corretta. La strada della fascinazione fine a se stessa o dello show-up può convincere, una, due, tre, quattro volte, ma poi alla lunga io credo che non paghi”.
“In tutta umiltà mi sono messo a fare questo lavoro dei tornelli come quando a 19 anni mi mettevo a fare il lavoro di organizzazione dei miei film – ha poi continuato– Dico grazie per i complimenti ma c’è anche chi penserà ‘questo De Laurentiis è un grande stronzo’, ma questo è nella democrazia, fortunatamente la libertà di pensiero ancora non ce la possono levare, ed è questa la bellezza di questo mondo. Cannavaro? Intanto in maglia azzurra ci va già quando gioca per l’Italia, poi se lui vuole venire a Napoli dipende solo da lui. Sarà lui che ci metterà in condizioni di ospitarlo tra le fila dei giocatori del napoletani e soltanto se lui lo vorrà, troverà lui le condizioni perché noi possiamo accettare. Quindi, ormai si è fregato con le mani sue, perché o viene a miti consigli ed abbandona le pretese che soltanto un club come quello dove sta oggi in Spagna, che è il massimo club spagnolo, gli può assicurare. Quindi, ormai, io credo che lui si sia anche un momentino compromesso perché sicuramente io ed i tifosi glielo rinfacceremo nel futuro. Mi raccomando - ha concluso De Laurentiis – sabato tutti allo stadio con educazione e cautela perché state difendendo il vostro stadio ed i colori del vostro club e FORZA NAPOLI!”.
A cura di Felice Angelillo