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16 Marzo 2007 -- Mentre la Federazione chiede uno stadio a norme per gli europei, continua il botta e risposta tra le istituzioni ed il patron azzurro. Aurelio De Laurentiis nel suo intervento a Radio Kiss kiss è stato molto esplicito: “ Preoccuparsi per la costruzione di un nuovo impianto è una cosa che è impossibile in un lasso di tempo breve. Sono delle situazioni che coinvolgono anche la Società Calcio Napoli e i tifosi. Quindi ci sono delle componenti coinvolte, che sono numerose e bisogna tener conto con grande pazienza, virtuosismo, con lungimiranza progettuale, di tutte queste cose. Io con la Iervolino ci vado d’amore e d’accordo, è una donna deliziosa, però se esprime dei pareri che io non condivido e solo perché non li condivido, sarei contro la Iervolino. Visto che viviamo in un paese democratico, mi permetto di spiegare il perché non condivido certe posizioni. Nella mia vita io ho sempre lavorato andando fino in fondo ai problemi,ed in prima persona. Si è visto nel caso dei tornelli come me ne sono interessato in prima persona, state tranquilli,che anche per lo stadio, finché sarò il presidente del Napoli, me ne occuperò di prima persona. Ma non per il mio bene , ma per il bene della società civile, per la città di Napoli, per lo spirito di appartenenza dei tifosi, dei napoletani."
"Secondo me è un problema talmente ampio, che non lo si può liquidare perché c’è una scadenza - ha proseguito il patron azzurro - L’istituzione pubblica va rispettata perché deve fare il suo percorso, ma dal punto di vista sostanziale, bisogna fare tutte le riflessioni del caso, per evitare di fare degli errori. Dal mio punto di vista dico che Scampia non è il posto ideale per costruire un nuovo stadio glorioso, per quanto è glorioso il San Paolo. Quando mi si dirà costruiamo in quel posto uno stadio mille volte migliore del S. Paolo, perché dovrei dire di no. Mi volete convincere a Scampia, dove non c’è nemmeno la libertà di individuare degli spazi disponibili, perché sono disponibili a volte si, a volte no?. Ripeto sono convinto che Scampia non è la zona migliore, ce ne sono altre meglio di Scampia, in primis lo stesso San Paolo."
"I requisiti di un nuovo stadio - ha detto De Laurentiis - debbono far parte di un piano decennale, altrimenti fra cinque anni avremo costruito qualcosa che non serve a nulla per i successivi cinque anni. Chi è in grado di sapere che cosa servirà dal sesto anno in poi? Non credo che sia un compito della Iervolino, per questo ci sono altri tipi di mestieri. Molte società di calcio commettono l’errore nel guardare all’oggi, mai al domani. Io nella mia vita ho sempre guardato al domani, in quanto l’oggi lo stiamo vivendo ed è già finito".
Il presidente ha poi concluso con un commento sulla gara di domani contro il Crotone: "Il Napoli farà il suo dovere, è concentrato, la partita di domani ha un valore relativo. Quello che è importante che in questi quindici giorni di fermo, recuperare tutti ed riordinare le idee, per poi concorrere alla fase finale del campionato".
A cura di Felice Angelillo.