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Napoli-Spezia: Commenti a caldo
Le dichiarazioni di mister Reja, del direttore generale Marino e del presidente De Laurentiis

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03 Marzo 2007 -- Reja, allenatore del Napoli:

“Già altre volte abbiamo dimostrato di essere una squadra che ha carattere e sa spingere. Il secondo gol è arrivato su un errore del portiere ma penso che abbiamo legittimato questo risultato. Mi dispiace poi del fatto che abbiamo preso gol in dieci con Gatti fuori ma abbiamo calato l’attenzione subito dopo aver segnato. E’ arrivata questa palla centrale e poi Guidetti è stato molto bravo a realizzare. Prendere gol mi disturba sempre, anche se poi dopo ne facciamo tre.

I nostri avversari sono una squadra di tutto rispetto che è andata a Genoa ed ha vinto ed ha battuto il Bologna per 2-0 e quasi oggi vinceva, dimostrando di non essere una compagine di secondo piano. Nel primo tempo, finchè erano freschi, hanno creato qualche difficoltà ma non appena hanno calato un po’ l’intensità, la nostra squadra è uscita fuori perché ha dei grandi valori che ha già dimostrato in altre occasioni.

Al momento il campionato è ancora lungo e bisogna pensare a partita dopo partita e continuare in questo modo, pure perché più di vincere, come stiamo facendo, non vedo altro. Era comunque importante sfruttare le gare che abbiamo in casa ed oggi assolutamente non potevamo perdere questa opportunità, in concomitanza con il ritorno del pubblico. Per questo bisogna ringraziare Aurelio De Laurentiis che ha lavorato anche di notte per fare in modo che i tornelli arrivassero. Ha programmato tutto di persona seguendo addirittura il camion dove erano caricati, per accertarsi che tutto andasse a buon fine. Bisogna veramente ringraziarlo. I ragazzi, sentendo il pubblico amico che spinge sulle spalle, trovano una carica agonistica che è sicuramente diversa rispetto a quando giocavamo senza spettatori. Sembrava quasi di fare delle partite amichevoli e certamente quello non è calcio.

La squadra ha assunto una certa sicurezza e padronanza giocando in questo modo ed i risultati ci stanno dando ragione. Ciononostante non è detto che non si possa cambiare in corsa o dall’inizio sfruttando il potenziale che abbiamo. I nostri ragazzi sono bravi e non solo quelli che partono dal campo inizialmente. Tutti quelli che ho pescato dalla panchina o che erano in tribuna nella gara precedente, quando si sono trovati in campo hanno sempre dato tanto. Quando si gioca a Napoli c’è sicuramente una certa emozione ed un po’ di timore quando entri in campo. Non è di certo come giocare con una squadra provinciale. Ad esempio, anche Garics, dopo un periodo di ambientamento nel quale andava così così, ora mi dà l’impressione che abbia dimostrato oggi l’autorità ed il piglio giusto. E’ una persona dal fisico straordinario e che ha delle qualità e per questo ritengo sia un elemento che certamente farà parte del ‘Napoli futuro’. Calaiò o Bucchi ? Stanno entrambi bene dal punto di vista fisico e ora stanno realizzando. Di volta in volta valuterà chi schierare.

Ora inizierà un periodo intenso con diversi turni infrasettimanali e per questo dovrò valutare la situazione considerando chi ha giocato di più fino ad adesso. E’ chiaro che giocando ogni tre giorni sarà necessario fare dei turnover nell’ambito della rosa. Bisognerà dividersi equamente queste gare che andranno avanti fino a primavera inoltrata, in modo da arrivare giusti allo sprint finale. Ritengo infatti che sarà lì che il Napoli si giocherà tutte le opportunità per raggiungere il nostro obiettivo. Allora bisogna cercare di arrivare più in alto possibile e cercare di dividere equamente tutte le energie. Non è un lavoro semplice ma con il preparatore atletico ed i miei fidi collaboratori valuteremo attentamente tutte le situazioni in modo da sbagliare il meno possibile.

Quale pronostico per Juventus-Piacenza ? La Juve deve vincere ed è bene che se ne vada al più presto possibile e si allontani da queste zone in modo che la corsa alla promozione si abbassi un pochino. Comunque ho già detto che la Juventus è una squadra che non c’entra nulla con questo campionato e che vincerà sicuramente. Ci resta la seconda posizione e poi ci sono i play-off e noi ci auguriamo di restare in alto. Daremo il massimo per fare quanti più punti da qui alla fine della stagione.”

Pier Paolo Marino -" Mi fa piacere che oggi hanno segnato sia Bucchi che Calaiò, come si può constare è la coppia che ha segnato più gol in serie B. Oggi quando ho visto l’infortunio di Cannavaro ho avuto paura, ho pensato che perdevamo. Sono contento per Bogliacino, ha dimostrato di essere un giocatore universale. Anche Savini oggi ha fatto una buona partita, credo che la sola azione del gol merita un applauso, questo ragazzo lo merita. Mi dispiace per Trotta ha avuto quella botta in testa, con il suo ingresso aveva cambiato volto alla partita, anche Dalla Bona ha fatto benissimo. Questo gruppo di giocatori è straordinario, è secondo, virtualmente primo in classifica, con tre partite giocate a porte chiuse e con tante difficoltà.

Sulla squadra io non ho mai avuto dubbi, al di là della Juve non vedo in serie B una squadra che vanta un numero di attaccanti come lo abbiamo noi. Penso che anche Sosa e Pià che sono quelli penalizzati dal turn-over, giocherebbero da titolari in qualsiasi squadra della serie B. Adesso per noi è importante mantenere il secondo posto in classifica. Soprattutto dobbiamo guardare la settima posizione quanto è distante, poiché per me la Juve è già matematicamente prima. Noi affronteremo serenamente questo periodo molto impegnativo, abbiamo una buona rosa. Oggi Rullo e Capparella che erano in tribuna, Pià è fuori per uno stiramento, non sarà una cosa di poco tempo, ripeto sono tranquillo perché abbiamo una buona rosa. Anche se il campionato è durissimo, difficile, perché nessuno ci regala una partita perché siamo il Napoli o secondi in classifica, noi siamo sereni perché abbiamo la sicurezza che ci danno i nostri giocatori.

Sicuramente oggi il pubblico ha portato sostegno e forza alla squadra. Sono convinto che anche con i soli 15mila di oggi, con l’Arezzo non avremmo pareggiato la partita. Come che anche la gara con il Frosinone penso che senza quei petardi poteva finire con una nostra vittoria".

Aurelio De Laurentiis- Credo che la squadra è diventata un diesel che da una certa tranquillità nel viaggio che abbiamo iniziato. Per esempio oggi si è visto un recupero di Garics che non giocava da tanto tempo, come è stato valido. Voglio dire che sono sempre stato convinto che tutti gli acquisti fatti prima o poi avrebbero dato il loro apporto. Sulla carta sono tutti validissimi, poi bisognava farli validi nell’organico e nel gioco. Oggi ha vinto Napoli come città , ha vinto il suo pubblico meraviglioso, ha vinto il fatto che non si sia sentito un petardo, ha vinto il fatto che gli abbonati sono i veri tifosi organizzati. Io sono stato alle porte dei tornelli ed ho visto delle facce rilassate, tranquille, educate. Alle undici e mezzo ero già quì, qualcuno si è presentato alle undici e quarantacinque, questo vuol dire che è gente che ha fede, ama veramente questo sport, che ama la propria squadra, a loro va tutto il mio rispetto.

Per me la cosa più importante questa mattina era il test dello stadio, più importante della partita, lo Spezia era la quinta volta che lo incontravamo nel giro di due anni. E’ una squadra robusta di provincia che ha fatto la sua partita. L’avevamo battuta già quest’anno a la Spezia per uno a zero. Quindi per me oggi il Napoli ha vinto due volte, ha vinto la città, gli abbonati, ha vinto la squadra.

Dal primo momento che sono venuto a Napoli c’è stato un rispetto reciproco con i tifosi. Credo di sapere quanto loro ci tengono al Napoli, cosa rappresenta per loro. Credo che lo abbiano capito che sono arrivato a Napoli nuovo del mondo del calcio. Questa mia verginità, e la mia dominanza in un settore simile, ma diverso, il mondo del cinema, gli abbia dato quella tranquillità basata sulla attendibilità che avevo e mi hanno dato la loro fiducia, per cui li ringrazio e li rispetto.

La questione stadio? Adesso bisognerà fare delle valutazioni più approfondite perché i mesi passano, le date si avvicinano. Credo che la priorità più importante sia quella di dotare il San Paolo di tutto ciò che ha bisogno per poter fare La Coppa Uefa e la Champion League. Noi parliamo degli europei, io sto facendo degli sforzi, i tifosi stanno facendo degli sforzi, tutti ci stiamo sacrificando, i giocatori si stanno impegnando. Il giorno che arriveremo jn serie A, a me della serie A non interessa nulla, a me interessa giocare le mie partite internazionali e se non le posso giocare al San Paolo che facciamo? Abbiamo fatto tre anni di sacrifici per cosa, ci fermiamo per tre anni per aspettare il nuovo stadio? Si parla di cifre, ma io non so su quali basi sono state redatte, so cosa significa fare preventivi, per me è tutto da verificare”.