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Rossi-Iezzo, attenti ai paisa’
Triestina-Napoli è il derby dei portieri tosti: uno di Qualiano, l’altro di Castellammare

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22 Febbraio 2007 -- Gennaro e Generoso, senza accento sulla “e”. Gennaro e Generoso, il duo “G&G”, nomi propri di portieri di Comuni napoletani. Iezzo, Rossi e Triestina-Napoli: due paisà che di simile non hanno la data di nascita (33 anni il primo, 28 il secondo) ma il luogo in parte sì. Iezzo da Castellammare di Stabia, Rossi da Qualiano. Gennarì e Gegè, per gli amici degli amici due tipi tosti che pure s’assomigliano ma un pochettino: pioggia di gel sui capelli e braccia bioniche. Questa qui è una storia di porte chiuse, guanti incrociati e di rigori (attenzione...). Sabato saranno uno di fronte all’altro piazzati a distanza di qualche metro di campo e non solo..
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Iezzo - Dannate punizioni, gliele stanno tirando tutte all’incrocio e fanno centro! Gennaro Iezzo e quel cruccio, la parabola che Bondi ha infilato domenica in rete non l’ha fatto dormire la notte. Difficile da bloccare pure per superman Iezzo che ora non merita certo di essere trascinato sul banco degli imputati. No e poi no. Sino all’altro ieri era stato celebrato come un eroe, è bastato un calcio piazzato (direte, l’ennesimo...) per fare crollare il suo mito? Non è possibile. Iezzo era, è e sarà uno dei protagonisti assoluti della stagione, siamo pronti a metterci una mano sul fuoco ( non la sua, chiaro...). E la sfida con Rossi non vuole lasciarsela sfuggire. Iezzo si vuole pure prendere la rivincita col destino che contro l’Arezzo gli ha detto contro, questa è la sua punizione...

Rossi - Uno, nessuno, centomila. Quanti Rossi ci sono in Italia? Moltissimi. Ma di portieri? C’era “Seba” Rossi del Milan, questo una volta. C’è ancora oggi Generoso, napoletano che iniziò la sua giovane carriera nel Melito, poi passò al Napoli Nord, poi tornò al Melito (a 15 anni lo fecero titolare in Eccellenza...), poi andò a Bari. Ecco Rossi, il Genoroso nella vita, molto di meno tra i pali ( con i bomb¬er...). Gegè è conosciuto ai più come l’esperto in rigori. Li para e li batte: « In Eccellenza e nella Primavera mi capitò spesso di batterne, ne ho segnati tanti di gol così...» . Verissimo. Pensate un po’ che col Bari, un giorno, vinse il torneo di Viareggio segnando due penalty, uno agli ottavi e uno in semi¬finale (forse per questo indossa la maglia numero “10'? « No, non la voleva nessuno e la presi io... ».).

Il tiro- L’anno scorso, contro il Rimini, s’incaricò della battuta del rigore e sparò un bolide che si stampò sull’incrocio. Fu il primo tirato ( e pure sbagliato) tra i professionisti, non sarà l’ultimo, Iezzo deve guardarsi dal collega: « Se dovesse capitarmi di batterne uno contro il Napoli non mi tirerei certo indietro... ». Approfondiamo: Graffiedi ne ha sbagliati due di fila ultimamente, Allegretti, che il primo rigorista, è in dubbio per la sfida col Napoli, Rossi s’è detto pronto: « Se capitasse e segnassi esulterei ma non mancherei di certo di rispetto verso i tifosi napoletani. Dipende dal mister, le scelte sono sue, io sono disponibile, me la sentirei di tirare... » . Gegè è il settimo figlio, il primo maschio arrivato dopo sei femminucce: « In pratica ho avute sette mamme... » , racconta con dolcezza. Sulla strada del Napoli c’è un altro napoletano dal quale pararsi. Occhio a Gegè, Gennarì...

Daniele Rindone
Fonte: Corriere dello Sport