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Emergenza calcio
Partite con pubblico solo negli stadi in regola con norme Pisanu, basta ultras in trasferta

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05 Febbraio 2007 -- Non si gioca con il pubblico in stadi che non rispondono alle garanzie di sicurezza stabilite dal decreto Pisanu. Riapriranno al pubblico solo gli stadi a norma. Su questo non transigo. In stadi come quello di Catania non mando più nessuno a rischiare la vita". Il ministro dell'Interno Giuliano Amato poco dopo le 19.00 illustra così in conferenza stampa le decisioni adottate dal vertice a Palazzo Chigi sull'emergenza calcio. Giovedì il presidente della Ferdercalcio valuterà l'eventuale riavvio dei campionati di calcio: il via libera al torneo giovanile di Viareggio e ai tornei giovanili potrebbe arrivare già domani.

Letta - Ci sarà un "rafforzamento delle leggi esistenti, il cosidetto pacchetto Pisanu, ma anche misure nuove - ha spiegato Enrico Letta, sottosegrteraio alla presidenza del Consiglio - Per questo mercoledì un Consiglio dei ministri straordinario si occuperà delle norme 'immediatamente attuative' che renderanno "l'ordine pubblico prima priorità". Poi il governo presenterà un disegno di legge governativo.
Amato -"Verrà meno la vendita di blocchi di biglietti alla società ospitata. Questo non impedisce a nessuno di comprarsi i biglietti e di andare dove vorrà andare - ha detto Amato - Il cosiddetto 'Dasp' (l'obbligo di firma in commissariato durante le partite, ndr.) sarà sganciato dal presupposto attuale di reati già commessi e potrà diventare misura di prevenzione applicabile anche ai minori". Questi ultimi, ha detto ancora Amato, dovranno scontare la pena comminata dalle autorità giudiziarie con "Pulizia di scritte, gabinetti... dovranno occuparsi di interessi collettivi durante lo svolgimento della partita".
Amato ha anche ufficializzato l'estensione da 36 a 48 ore del tempo concesso alle forze di pubblica sicurezza per identificare grazie a filmati i protagonisti di scontri dentro e fuori gli stadi.

Pancalli -"Dopo il funerale di Raciti e le parole di sua moglie, che ha ricordato che il Filippo era 'educatore nella vita', dobbiamo cogliere l'opportunità di trasfrormare una grande crisi in risorsa. Sono soddisfatto delle scelte del governo; mi fa piacere la reazione forte, che mi fa essere confidente su una nuova pagina che si possa scrivere da oggi per dire 'basta'. Sono ottimista: le componenti del mondo del calcio sapranno mostrare maturità nell'accettare le nuove norme e assicurare collaborazione".
Dopo il Cdm di mercoledì si sulla ripresa del campionato -
Solo dopo il decreto legge che il governo si appresta a varare nel Consiglio dei ministri di mercoledì, il Commissario straordinario della Federcalcio Luigi Pancalli deciderà se e quando far riprendere il campionato di calcio. Lo ha detto lo stesso Commissario straordinario nella conferenza stampa a Palazzo Chigi.

"Ribadisco oggi, con maggiore serenità dopo aver assistito ai funerali dell'agente Raciti e alle parole di sua moglie, che non darò l'ok a riavviare l'attività calcistica senza decisioni serie e drastiche per lo solgimento delle gare in situazioni di maggiore tranquillità".

Il Commissario Pancalli si è, quindi, detto soddisfatto per la "reazione forte" dopo i fatti di Catania e per le decisioni assunte dal governo.
Fonte: Rainews24