02 Febbraio 2007 --
PANCALLI, SENZA MISURE DRASTICHE NON SI RIPARTE
"Non è sufficiente una giornata. Senza misure drastiche non si riparte". Così il commissario straordinario della Federcalcio Luca Pancalli, parlando della sospensione dei campionati dopo i tragici fatti del derby Catania-Palermo. "Non è sufficiente una giornata e per questo lunedì ci ritroveremo per un tavolo di emergenza con Prodi i ministri Melandri e Amato. Il commissario Pancalli ha lasciato intendere che la giornata di stop già decretata appena saputa la notizia della scomparsa del poliziotto nel corso degli incidenti a Catania, potrebbe non bastare. "La prima decisione é stata presa al momento in cui abbiamo saputo della tragica scomparsa dell'agente - ha detto il commissario rientrato in tutta fretta in Federcalcio - ho sentito tutte le componente, il presidente del Coni Petrucci e il ministro Melandri e abbiamo immediatamente bloccato tutti i campionati. Ovviamente seguiranno tutti gli approfondimenti del caso". Pancalli ha aggiunto che insieme con il ministro Melandri hanno concordato l'apertura di un tavolo di emergenza per intraprendere percorsi che intervengano ancora in maniera più incisiva. "Io così non vado avanti - ha proseguito Pancalli - in questo momento sono talmente confuso perché la notizia mi ha sconvolto prima di tutto come italiano e come uomo di sport. Sono convinto di trovare il consenso di tutte le persone perbene. Sono dell'avviso di non ripartire fintanto che non verranno isolati questi facinorosi. Si tratta di delinquenza pura, che non dovrebbe avere accesso allo stadio. Bisogna dare risposte severe e forti". Quanto all'impegno della nazionale la prossima settimana con la Romania, il commissario si è limitato a dire: "Non abbiamo ancora deciso, perché abbiamo ospite la delegazione romena".
CAMPANA, OCCORRE FERMARSI UN ANNO - "Credo che di fronte a questi fatti, a cose così inaudite il calcio dovrebbe fermarsi un anno per vedere se si può cambiare una cultura". Lo ha ribadito il presidente dell'associazione calciatori Sergio Campiona parlando ai microfoni di Sky. "Noi da tempo - ha proseguito Campana - stiamo denunciando aggressioni settimanali contro i giocatori perché perdono una partita, vuol dire che c'é una cultura sbagliata intorno al calcio. Nel momento in cui il calcio sta cercando di ritrovare credibilità cadono le braccia di fronte a cose di questo tipo. Il calcio dovrebbe fermarsi un anno per riflettere su tutti i mali che mostra. Attorno al nostro calcio c'é una cultura sbagliata che va rivoluzionata. Ci vuole pazienza, forse ci vuole un cambio di generazione".
CORDOGLIO DI AMATO A FAMILIARI - Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha espresso al capo della Polizia, prefetto Gianni De Gennaro, il suo cordoglio per la morte dell'ispettore Raciti durante gli scontri di stasera a Catania. Il pensiero di Amato va - secondo quanto si apprende al Viminale - alla famiglia dell'agente al quale il ministro esprime vicinanza. Il responsabile del Viminale sta seguendo, in continuo contatto con il capo della Polizia, l'evolversi della situazione.
MELANDRI, DECISIONI IMMEDIATE E DRASTICHE - "Esprimo il mio più sincero cordoglio alla famiglia dell'agente caduto. La morte di un poliziotto a Catania, aggravata dall'entità degli scontri che hanno coinvolto la città e causato moltissimi feriti è una notizia sconvolgente, che lascia attoniti ma che chiama a decisioni immediate e drastiche". E' quanto dice il Ministro delle politiche sportive, Giovanna Melandri. "Il Governo - aggiunge Melandri - non tollererà più che ogni giornata di campionato siano dispiegati migliaia di agenti delle forze dell'ordine se a rischio rimane l'incolumità loro e quella dei cittadini. D'accordo con il Ministro dell'Interno Giuliano Amato riteniamo che la sospensione della prossima giornata dei campionati decisa dalla Figc sia una decisione quanto mai opportuna". "Il governo ed il mondo dello sport - conclude il Ministro - nelle prossime ore dovranno però far sì che il campionato riparta in maniera totalmente diversa".
COISP: BASTA POLIZIOTTI NEGLI STADI - "Più volte abbiamo chiesto che la sicurezza negli stadi sia garantita dalla vigilanza privata. Siamo stati inascoltati e ora siamo costretti a piangere un altro nostro collega". Così Franco Maccari, segretario del sindacato di polizia Cosip, commenta la morte dell'ispettore Raciti durante gli scontri di stasera a Catania. "Per l'ennesima volta - conclude - chiediamo misure drastiche".
Fonte: ANSA