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Marino, 'partita sfortunata'
Rammarico ma complimenti per l'ottima prestazione. Nessun dettaglio sul calciomercato

20 Gennaio 2007 -- Il direttore generale del Napoli interviene al termine della gara dispuata a Lecce e termina per 1-1.

"Un messaggio ai sapientoni: ‘il bel gioco non corrisponde al risultato’. Per questo allora dico che è meglio giocare male e vincere. Nel secondo tempo si è visto un Napoli da manuale come il film Manuale d’amore 2 che ieri ha battuto tutti i record storici di incassi ed è ora primo. Debbo dire poi che ogni volta che un film del presidente è primo in classifica il Napoli passa secondo perché così è successo anche per il film di Natale.

Scherzi a parte, debbo fare i complimenti a Reja che mi pare abbia fatto delle mosse azzeccate perché mi è sembrato che in alcune fasi della partita il Napoli abbia giocato con tre giocatori in attacco perché Bogliacino si è spostato in avanti. Poi c’è De Zerbi che non è un giocatore che deve dimostrare niente al Napoli perché, onestamente, mi pare che sia sprecato in serie B. Dispiace poi che, per l’errore del guardialinee, sia stato fatto un male alla storia del calcio facendo annullare un gol così bello che invece era regolare. C’è stato forse un errore di valutazione non su De Zerbi ma su Domizzi che era in linea e comunque non partecipava all’azione. Per questo ritengo che il gol fosse regolare. Ci dispiace ma pensiamo anche di essere stati un po’ sfortunati con un doppio palo che non avevo mai visto. Da che il mondo è mondo per un tiro del genere ci vuole un pallone saettante ed invece con una palla così lenta diventa veramente assurdo prendere due pali.

Sentendo le statistiche delle undici partite di campionato, nelle quali il Napoli non ha mai perso, mi pare proprio che siano da primo posto. Diciamo pure che la classifica è corta e cha alcune squadre non hanno la rosa adeguata per questo campionato così come, invece, ha il Napoli. Ad esempio oggi mancava Calaiò ma abbiamo De Zerbi mentre quando mancava Cannavaro è entrato Trotta e Giubilato. In altre squadre, come Rimini e Piacenza, appena vanno un po’ in affanno non hanno quei ricambi necessari. Credo pertanto molto nella valida rosa di titolari del Napoli. Ecco perché con il presidente siamo perfettamente d’accordo quando diciamo che nessuno si deve muovere da Napoli. Se oggi ad esempio De Zerbi non l’avessimo avuto non so chi avrebbe fatto questa partita una volta squalificato Calaiò.

Il calciomercato ? Attenzione a dire che vale l'equazione precisa per cui chi sta prendendo dei giocatori, anche di un certo livello, si è rinforzato. Ad esempio ieri ho visto il Mantova versione Godeas e mi è piaciuto molto meno. Allora bisogna stare attenti perché il Napoli è una squadra che funziona molto bene ed ha dei giocatori che non solo stanno costituendo un gruppo importante ma che hanno piacere a stare insieme. Ritengo inoltre che questa sia una formazione che può fare ancora di più e per questo non è facile rinforzarsi senza rischiare di turbare questi equilibri positivi che si sono creati. Sapete poi che chi arriva a Gennaio viene per giocare mentre chi deve uscire è un giocatore che lascia il posto da primo o secondo in classifica e, giustamente, la cosa da anche un senso di ingratitudine. Chi invece arriva e non gioca può portare insoddisfazione. Abbiamo poi un gruppo formato da due anni e che conosce tutte le regole di questa società. Per questo, alcune volte, preferisco avere un giocatore che è già attaccato al progetto e che sa in che società è, piuttosto che uno paracadutato da fuori e costretto ad adattarsi in pochi mesi. Il nostro obiettivo restano i play-off ed ho notato anche che la classifica in quella zona si sta staccando.

Quale futuro per Pià ? Questa è una società in cui Pià va in tribuna così come ha fatto Dalla Bona per una parte breve del campionato. A Napoli i giocatori vanno via soltanto quando lo decidiamo anche noi perché la risoluzione di un contratto non può avvenire unilateralmente. Ammesso che Pià abbia dei motivi di insoddisfazione, che non mi sono mai stati manifestati, bisogna trovare una società consenziente ed il Napoli non lo è. Nel calcio non esiste il divorzio ma solo la separazione consensuale."

A cura di Felice Angelillo