17 Gennaio 2007 -- E se a Lecce toccasse proprio a Pià sostituire Calaiò che deve scontare un turno di squalifica? L’ipotesi è intrigante. Occorre solo verificare se l’attaccante è pronto mentalmente per rituffarsi nella mischia. Sabato scorso, prima di Napoli- Verona, Pià ebbe da ridire con Reja che gli aveva assegnato la panchina e venne spedito in tribuna. Successivamente chiese al direttore generale Marino di poter essere ceduto. Ferma la risposta del dirigente. Altrettanto quella del presidente De Laurentiis: “Da Napoli non si muove. Ha un contratto con noi e dovrà rispettarlo”.
Il dubbio - Che succederà ora vista la necessità di trovare un nuovo partner per Bucchi? Reja non può non tenere conto del brasiliano, l’unico attaccante con determinate caratteristiche. Pià entrerà quindi in ballottaggio con De Zerbi. Da loro due non si scappa, anche perché Sosa viene considerato l’omologo del ritrovato bomber marchigiano e partirebbe dalla panchina. La scelta, però, non dipende solo da ragioni tattiche anche se Pià assicura profondità e rapidità; De Zerbi, invece, fantasia e imprevedibilità. Reja, infatti, quando c’è stato da rimpiazzare Calaiò prima della sosta (sempre per squalifica), ha impiegato sia il brasiliano (con il Mantova sul neutro di Perugia, gara terminata a reti bianche) che De Zerbi (contro il Brescia, vittoria per tre a uno). La scelta dipende dalle condizioni psicofisiche di entrambi.
De Zerbi favorito- De Zerbi sembra favorito su Pià, non fosse altro perché sta recuperando la migliore condizione atletica e moralmente non sembra abbattuto per il fatto che giochi a corrente alternata. Proprio contro il Verona, subentrando a Dalla Bona, De Zerbi si è fatto notare in un paio di occasioni, impegnando severamente il portiere avversario Pegolo. Ha realizzato finora un solo gol, al Rimini, quando i suoi erano rimasti in dieci e mai vittoria risultò così preziosa. L’ex protagonista della promozione del Catania in A spera sempre di ritagliarsi un ruolo importante all’interno del Napoli ed anche se le sirene di mercato non mancano preferisce rimanere in azzurro. Diversa, invece, la posizione di Pià. Ed anche le sue caratteristiche tecniche. Il sudamericano, reduce da un travagliato campionato di C dove nonostante tutto aveva realizzato cinque reti, è l’unico calciatore a disposizione di Reja in grado di fiondarsi negli spazi e creare scom¬piglio nelle difese avversarie. Nell’ultimo periodo era stato impiegato con una certa frequenza ma senza mai brillare per incisività e concretezza in area di rigore. Un solo bersaglio in questa stagione: all’Ascoli in Coppa Italia. Poi una serie di prestazioni non proprio convincenti. Colpa del morale, sempre sotto i tacchi. Pià, 24 anni a marzo, pensava di poter fare coppia fissa con Calaiò anche in serie B. Gli arrivi di Bucchi e De Zerbi, invece, ne hanno minato la sicurezza, nonchè scalfito la fiducia in se stesso.
Pià corteggiato - I corteggiatori non mancano per lui: la Reggina, il Livorno, l’Ascoli che lo riprenderebbe volentieri dopo i tredici gol realizzati in B tre anni fa. Il Napoli tiene duro, risponde di no a tutti ma il braccio di ferro con il giocatore è destinato a protrarsi fino alla chiusura del mercato. Anzi, spera che Pià sfrutti la prossima chance che gli darà Reja, magari già a Lecce, e dimostri sul campo di meritarsi un posto da titolare. Nessuno glielo negherebbe se riuscisse a diventare devastante come lo era un tempo. Del resto, nel Napoli, tranne Iezzo, tutti hanno provato la panchina, persino l’ex capocannoniere della B, e nessuno dovrà sentirsi inamovibile.
Rino Cesarano
Fonte: Corriere dello sport