16 Gennaio 2007 -- Alla presentazione del film MANUALE D’AMORE 2, il presidente del Napoli e produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis ha parlato della squadra partenopea senza però sbilanciarsi su rinforzi e possibili acquisti. Critiche al comune per la gestione dello stadio e piena fiducia a Marino per la campagna acquisti. Pià dichiarato incedibile.
“Il punto della situazione è che ancora non si è concluso la fase di andata del campionato- ha chiarito il presidente del Napoli - Mancano ancora alcune partite, poi abbiamo altre squadre che debbono recuperare delle gare non giocate e per questo la classifica non vuol dire proprio nulla. Ho sempre detto che la classifica incomincia ad essere importante verso la meta di marzo. Dire adesso se uno è primo, secondo o terzo è influente, è solo perdita di tempo. Certo che poi, siccome siamo tutti quanti tifosi della nostra squadra, si finisce per subire la contaminazione della piazza dei tifosi, che io apprezzo e adoro. E’ chiaro inoltre che mi ritrovo allo stadio o di fronte al televisore a fare il tifo per i colori del Napoli. Quindi mi fa molto piacere di essere dove siamo.”
Il proprietario della società partenopea ha poi risposto alle varie domande sul ‘caso Calaiò’, giocatore espulso per 2 volte di seguito nelle ultimi incontri giocati. “Sul campo le partite si vivono in maniera propedeutica con momenti di maggiore nervosismo, momenti di calo fisico che possono causare anche un abbassamento di zuccheri e talvolta si è incapaci di reagire in modo più congeniale. Non mi sembrava comunque che nel gesto di Calaiò ci fossero mancanze gravi. Se si manda a quel paese un arbitro o un guardalinee allora il giocatore va multato ma se si tratta di uno che fa un fallo di gioco, dovuto alla mancata capacità di coordinare i movimenti fisici ed il cervello, è chiaro che l’errore ci può anche stare. Mi dispiace comunque che per due espulsioni avvenute in momenti importanti e strategici durante i quali il Napoli si é privato di un giocatore sul quale conto. La cosa mi dà anche un po’ fastidio ma Calaiò ha tutto il mio desiderio di vederlo concretizzare nel suo percorso di grande giocatore. Sono sicuro che, sebbene sia già un grande calciatore, crescerà sempre di più.”
Altro argomento affrontato durante la conferenza è stato quella dell’ordine pubblico nello stadio San Paolo. “La sicurezza non dipende da me perché non è che faccio il ‘questurino’ né il questore, nè sono il prefetto o il proprietario dello stadio, che invece è del comune. – ha chiarito senza mezzi termini il presidente De Laurentiis - E’ chiaro che inizieremo dei lavori che metteranno in maggiore sicurezza la struttura ma se lo stadio resta aperto, così come di solito avviene da quando sono a Napoli, non ci posso fare nulla perché il comune non svolge il giusto controllo. Da parte mia posso anche portare 200 persone in aiuto all’ingresso per controllare i biglietti mentre la questura può controllare i vari scalmanati ma se poi, durante la settimana, sono stati portati striscioni, bombe e di tutto di più possiamo farci ben poco. Per questo credo che il comune debba chiudere lo stadio mentre la questura lo debba presidiare per tutti gli altri giorni della settimana e non solo in occasione delle gare.
De Laurenttis si è infine soffermato sulla campagna di rinforzo del Napoli. “Per quanto riguarda il mercato io ho sempre detto che Marino avrebbe cercato un esterno sinistro ed è quello che Marino sta facendo. Io non glielo chiedo quotidianamente di chi o non si tratta perchè lui sa cosa deve fare visto che è il suo mestiere e quindi rispetto il suo ruolo. Pià ? E’ inamovibile e resterà con noi.”