15 Novembre 2002 -- Partitella infrasettimanale a ranghi ridotti per gli uomini di Colomba che hanno scontato alcune assenze: da Baldini a Dionigi, da Bocchetti a Troise, tutte recuperabili per la gara di domenica.
Pochissime speranze, invece per Mimmo Cristiano e soprattutto per Francesco Mancini che nonostante i miglioramenti non dovrebbe farcela a scendere in campo.
Si profila l'esordio al san Paolo, dunque, per Storari, chiamato a riscattarsi dopo l'infortunio di Marassi.
Dunque, Franco Colomba non ha in alcun modo provare gli schemi in vista della gara con i salentini, anche se l'ipotesi del 'tridente' che sta caratterizzando la vigilia del match, ha grosse possibilità di concretizzarsi. In realtà, da quanto traspare negli ambienti di Soccavo, l'unico dubbio dovrebbe essere sul ruolo di esterno destro con il ballottaggio tra Ferrarese e Saber, con il marocchino favorito.
Oltre alle questioni tecniche, però, la settimana è caratterizzata dalla preannunciata contestazione dei tifosi che si dovrebbe verificare domenica in uno stadio che si preannuncia scarsamente affollato.
La squadra non ha tanti argomenti da opporre alle proteste dei tifosi, ma
David Sesa - che dopo le recenti prestazioni è tra i pochi ad aver rinconquistato la stima del pubblico - cerca di invitare i tifosi a restare vicini alla squadra.
"Sappiamo che i tifosi ci tengono a questa maglia e noi vogliamo onorarla", ha detto lo svizzero.
"Anche noi siamo delusi, ci aspettavamo altri risultati: la gente deve capire che questo è un momento in cui facciamo fatica, ma proprio per questo abbiamo bisogno del loro supporto".
"Anche noi vogliamo andare in Serie A, siamo solo alla decima giornata e possiamo recuperare i punti di svantaggio. Se la squadra gira bene possiamo giocarcela con chiunque".
Sesa si sofferma anche sui problemi, a partire dai problemi di organico: "Rispetto allo scorso campionato, ci sono state partenze importanti, di cinque-sei uomini che giocavano spesso titolari. Quest'anno, ci sono ruoli in cui il mister non ha possibilità di scelta".
"Comunque se ci manteniamo uniti e noi siamo un gruppo forte, possiamo fare belle cose" ha concluso con una punta di ottimismo il calciatore azzurro.
Ai tifosi, un napoletano 'doc' come
Emanuele Troise non manda a dire nulla: "In questo periodo - ha sottolineato - le cose non girano bene. Dobbiamo essere convinti nei nostri mezzi e far vedere tutto quello che finora non siamo stati capaci di fare".
Troise ammette che la contestazione è uno dei maggiori crucci della squadra, "ma - conclude - tocca a noi impegnarci e dare il massimo per far cambiare idea ai tifosi".