05 Gennaio 2007 -- “Ho voglia di tornare in Italia “- dice Arturo Lupoli, 19nne bomber nato a Frattamaggiore che gioca in B nel Derby County, ma che è di proprietà dell’Arsenal sino a giugno prossimo - Ho parlato con i miei procuratori: mi hanno detto di essersi sentiti più volte con Marino. Oltre al Milan e all’Inter anche il Napoli è interessato a me. A Napoli oltre a raggiungere la mia famiglia avrei maggiori possibilità di giocare. Ecco perché sarei felice. Posso firmare ora un precontratto con un altro club e trasferirmi a giugno. Credo che seguirò questa strada e non quella del trasferimento immediato. Sto segnando molto e la squadra è seconda. Vorrei giocarmela nel Derby fino a giugno. Ad ogni modo la squadra con cui firmerò il precontratto, se mi volesse da sùbito, dovrebbe ottenere l’assenso dell’Arsenal e del Derby County. Il mio sogno è quello di vestire la maglia del Napoli. Sarebbe felicissima anche la mia famiglia”.
Claudio Pasqualin ha ulteriormente aperto la strada al Napoli: “Lupoli, che ha i familiari a Frattamaggiore, è un ragazzo di straordinarie qualità, non a caso il Derby County è secondo grazie ai suoi gol. Destinazione Napoli? Se dicessi ad Arturo di avere chiuso con il Napoli si ubriacherebbe per la gioia. Marino ed io ci siamo sentiti, ma il dg, da bravo operatore di mercato, ha soltanto preso informazioni. La trattativa si potrebbe chiudere in dieci minuti: c'è solo da convincere Lupoli. Chi lo prenderà, lo farà a giugno a parametro zero, sebbene l’Arsenal abbia capito che non ha speranze di rinnovargli il contratto per cui potrebbe accontentarsi di una manciata di euro in questo mese”. Marino nega la possibilità che Lupoli arrivi entro gennaio, ma non fa altrettanto quando si parla del suo possibile ingaggio a giugno. Il Napoli è in pole position.
Intanto, va registrato il no del Napoli al Palermo che ha chiesto Calaiò: “Grazie per l’interessamento, ma Calaiò è incedibile”. Il Palermo di Zamparini è alla ricerca di un attaccante dopo aver avuto la conferma che Amauri dovrà essere operato: sarà lungo il suo stop. Ha pensato a Bogdani, ha pensato al palermitano Calaiò. Il Palermo ha provato a chiedere il bomber, ma ha ricevuto un cortese «no, Calaiò non è in vendita». Era e resta senza possibilità di diversa interpretazione l’affermazione di Aurelio De Laurentiis: “Non cediamo i nostri gioielli”. E Calaiò, dei gioielli di famiglia, è quello più prezioso, più ambito. È vero che è stato Bucchi il calciatore più pagato da Marino, 3,5 milioni di euro al Modena, ma considerando l’età dei due e considerando che il valore di mercato di Calaiò attualmente si aggira attorno ai 10 milioni, non c’è alcun dubbio: è Calaiò il gioiello più pregiato. Non bastasse, il Napoli ha detto egualmente no a Torino, Bologna e Rimini per Bucchi; a Lecce, Messina e Brescia per De Zerbi; a Verona e Spezia per Sosa; al Messina per Amòdio; al Chievo per Bogliacino; a Cagliari, Messina e Catania per Pià. «I gioielli non li vendiamo», ribadisce il patron.
Vittorio Raio
Fonte: Il Mattino