21 Dicembre 2006 -- Si ricomporrà proprio a Modena, la città che ancora ricorda le gesta di Christian Bucchi (trenta gol e promozione in A sfumata ai play off), la coppia-gol che in estate fece sognare i tifosi del Napoli: Calaiò ha scontato le due giornate di squalifica e Bucchi ha appena ritrovato la via del gol con il Brescia. Quale occasione migliore per rivederli all’opera.
Entrambi ad agosto spinsero il Napoli alla qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Italia andando a bersaglio sia contro il Frosinone che contro la Juve; entrambi, ora, sono pronti e motivati al punto giusto per stupire di nuovo: il primo smania dalla voglia di farsi perdonare l’espulsione di Cesena e ritornare al gol; il secondo, rigenerato dalla rete messa a segno con il Brescia e ricaricato moralmente dopo l’iniezione di fiducia ricevuta dal pubblico del San Paolo. I primi complimenti gli sono arrivati dall’amico Marco Materazzi, già martedì notte. Resta solo da vedere se Reja troverà il modo per piazzare anche De Zerbi alle loro spalle, oppure dovrà sacrificare il trequartista, peraltro non ancora ripresosi da un’infrazione al piede destro.
Ma in futuro, il Napoli non può rinunciare a un tridente simile se vuole coltivare ambizioni di promozione. Toccherà all’allenatore trovare il sistema tattico idoneo per supportare un potenziale d’attacco così esplosivo.
Bucchi-Calaiò all’assalto del Modena, quindi. Si ricompone così il tandem delle meraviglie. Un tandem invocato a furor di popolo, gradito al presidente De Laurentiis, accettato anche da Reja che ora ne intravede le circostanze tattiche per impiegarli insieme. Tempo fa il tecnico friulano ammise una difficile coesistenza tra i due, preferendo Calaiò al nuovo arrivato. Ora, anche alla luce di ritrovati equilibri tattici, Reja appare di parere diverso. Bucchi e Calaiò possono integrarsi, a patto che i movimenti dell’uno non vadano a intralciare quelli dell’altro. E che dalle retrovie arrivino rifornimenti giusti e dovuti. Le condizioni ci sarebbero, a differenza delle prime giornate il Napoli soffre meno in difesa e appare meglio registrato a centrocampo.
Il ritorno al gol dell’ex cannoniere del Modena è stato accolto con gioia da tutta la tifoseria partenopea. Nessuno voleva neanche lontanamente ipotizzare un suo trasferimento a gennaio. E da più parti si era già levato il coro, « giù le mani da Bucchi ». Tra l’attaccante marchigiano e il pubblico di Napoli, il feeling era scattato già prima della definizione della trattativa. Quel forte desiderio di Bucchi di approdare al San Paolo era stato interpretato come una dichiarazione d’amore sincera e spontanea. Poi, l’esplosione in avvio di stagione (2 gol in Coppa e 2 in campionato in venti giorni) aveva fatto il resto. Inspiegabile il black out successivo e ancora di più l’esclusione dai titolari da parte di Reja. In realtà, Bucchi pagava per colpe non sue ( un modulo di gioco penalizzante per le sue caratteristiche) e stava per sprofondare in una crisi d’identità. Ma grazie al forte carattere che si ritrova ha saputo reagire ed è ritornato al gol proprio alla vigilia della trasferta per lui più imbarazzante del campionato: Bucchi a Modena ha lasciato un ricordo indelebile, è il giocatore che nella storia della società ha realizzato il maggior numero di gol in B, è arrivato a un passo dalla promozione in A e ha portato nella casse della società linfa vitale per il futuro (tre milioni e mezzo di euro). Magari domani non esulterà se dovesse ripetersi ma Bucchi non ha alcuna intenzione di fermarsi ora che ha riassaporato la gioia del gol dopo 87 giorni di astinenza in campionato.
Rino Cesarano
Fonte: Corriere dello sport