02 Dicembre 2006 -- E' finita 1 a 1 una gara ricca di colpi di scena che non hanno riguardato, purtroppo solo il campo, ma anche alcuni scalmanati che per colpa dei loro lanci di petardi hanno fatto sospendere la gara per ben due volte, tanto che sono dovuti poi intervenire Marino e addirittura De Laurentiis con l'OK definitivo imposto dal Questore di Napoli per spingere l'arbitro Orsato di Schio a riprendere la gara. Ma cominciamo con ordine parlando della partita.
A sorpresa Reja manda Savini in tribuna (sembra che il calciatore abbia chiesto di non essere schierato fuori ruolo, cioè da esterno sinistro invece che difensore centrale sinistro, ndr) e schiera il giovane Vitale che fa il suo esordio in serie B con la prima presenza stagionale. In attacco confermato il tridente Pià-Calaiò-De Zerbi. Sul fronte avversario, Iaconi, si presenta con tre mezzepunte, Lodi, Galasso e Fialdini alle spalle di Castillo, scelto per rimpiazzare Margiotta.
Dopo alcuni minuti di studio da parte delle due formazioni, il Napoli comincia a spingere per tentare di portarsi in vantaggio. Al 7' un colpo di testa di Pià su cross dalla destra di Grava, termina di poco alta sulla traversa. Il Frosinone, ben messo in campo e con una ottima organizzazione di gioco, risponde al 9' con un calcio di punizione di Lodi che crossa in area per Castillo che si presenta a tu per tu con Iezzo e di testa sciupa colpendo male e servendo la sfera al portiere del Napoli.
Al 14' svirgola la palla Maldonado, Iezzo è costretto ad uscire coi piedi per anticipare Castillo Al 16' scatta sul filo del fuorigioco Galasso, Iezzo esce sui piedi del giocatore del Frosinone anticipandolo. Al 17' retropassaggio sbagliato di un difensore del Frosinone che finisce per servire Pià che tutto solo in area sciupa mandando alto sulla traversa con una mezza rovesciata. Al 18' Pià va via sulla sinistra poi si tenta il dribbling fra tre avversari, serve fuori area per Bogliacino il cui sinistro dalla distanza termina fuori. Al 21' De Zerbi servito al limite da Calaiò, calcia di sinistro mandando la palla di poco a lato alla sinistra del portiere del Frosinone. Al 22' Grava trova un corridoio sulla destra, entra in area poi tenta il tiro ma la palla termina alta sulla traversa.
Al 23' l'arbitro Orsato di Schìo minaccia di sospendere la gara al prossimo lancio di petardi. Al 29' Calaiò, su traversone da calcio piazzato di De Zerbi, vede il suo sinistro deviato prima dal portiere Zappìno e poi dal legno alla sua destra. Il primo tempo si chiude con un tiro dalla distanza di De Zerbi che Zappino blocca a terra in due tempi. Ad inizio ripresa a sorpresa Reja toglie De Zerbi ed inserisce Bucchi, con Pià che resta a sinistra è Calaiò che si posiziona a destra. Ma non passa neanche un minuto che l’arbitro Orsato sospende la gara per lo scoppio di due petardi ("Ho le mani legate- dice l’arbitro ai dirigenti del Napoli - se si esplodono i petardi ho avuto disposizione di sospendere la gara. Facciamo un altro appello ma cercate di venirmi incontro"). Così si riprende a giocare, ma gli azzurri sembrano aver perso il ritmo gara e così è il Frosinone a farsi pericoloso all’8 con Lodi che pescato sul filo del fuorigioco sta per potarsi al tiro ravvicinato ma viene anticipato da Vitale al momento di calciare.
Al 9’ Iezzo salva il risultato tuffandosi davanti a Lodi che si era ripresentato a tu per tu col portiere del Napoli. Intanto, gli azzurri sembrano aver ritrovato la giusta concentrazione e cominciano a riproporsi in attacco. Al 13’ c’è una ottima apertura di Pià per Calaiò che viene anticipato al momento del tiro dal recupero in scivolata di Fialdini. Reja a questo punto inserisce Dalla Bona per Pià passando ad un 4-4-2. Il Napoli sfiora il gol al 17’ quando Bucchi salta un avversario, finge di calciare di destro, poi si accentra e calcia di sinistro, ma centrale, e così Zappino riesce a bloccare a terra in due tempi. Purtroppo al 20’ la partita viene nuovamente sospesa per l'esplosione di svariati petardi che adesso continua. Così Marino abbandona velocemente la tribuna insieme a De Laurentiis e scendono in campo per parlare con l'arbitro (il presidente del Napoli rivolgendosi ad Orsato, affermerà: "Non possiamo darla vinta a questi quattro scalmanati"), dal Questore arrivano rassicurazioni che non ci sono problemi di ordine pubblico e dunque si riprende a giocare col patron del Napoli che visibilmente affranto e deluso si siede a bordo campo col suo ds per assistere al resto della gara.
Quando il gioco riprende, dopo circa 5’ di stop, il Napoli appare nuovamente frastornato ed assente con la testa (“I giocatori mi chiedevano in continuazione cosa sarebbe successo se la gara fosse stata definitivamente sospesa comincia a prendere il sopravvento affermerà Reja a fine partita) e così il Frosinone ne approfitta. Al 27' è bravo Iezzo ad uscire su Lodi anticipandolo. Reja toglie Vitale inserendo Trotta e spostando Grava sulla sinistra. Al 30, però arriva il rigore per il Frosinone da una indecisione difensiva di Maldonado che tradito da un rimbalzo della palla atterra Castillo e viene anche espulso., lasciando il Napoli in dieci. Il tempo di sistemare la sfera sul dischetto ed al 32’ gli ospiti passano in vantaggio con Lodi che con un tiro potente trafigge Iezzo che aveva intuito la traiettoria senza però riuscire ad intercettare la palla. A questo punto Iaconi inserisce Di Venanzio per Fialdini per una migliore copertura.
Il Napoli, a questo punto, si risveglia e con tutto il cuore e l’orgoglio che contraddistingue le grandi squadre si riversa in attacco nonostante l’inferiorità numerica ed al 40' arriva il meritato pareggio del Napoli con Bogliacino che di testa insacca su cross dalla destra di Trotta. Il Napoli nonostante l’inferiorità numerica, a questo punto prova addirittura a vincere la gara esponendosi pericolosamente al contropiede avversario come al 47' quando Lodi entra in area dalla sinistra e tenta il tiro a giro sul secondo palo, ma Iezzo si stende e blocca a terra senza problemi. L’ultima azione è del Napoli ed arriva al 50' quando su traversone in area di Trotta, Cannavaro non riesce a deviare colpendo la palla solo col petto.
Purtroppo non c’è stato l’allungo in classifica che i tifosi si auguravano alla vigilia della gara, ma gli azzurri restano ancora da soli in testa alla classifica mantenendo inviolato il San Paolo dove il Napoli non perde da più di due anni (31 ottobre 2004 Napoli-Chieti 1-2). A nostro avviso, sulla gara hanno pesato, oltre alla sostituzione di De Zerbi per Bucchi (era più giusto far uscire Pià, come sempre inconcludente al momento di finalizzare l’azione) soprattutto le due sospensioni che hanno spezzato il ritmo del Napoli: infatti, una volta ripreso il gioco dopo le sospensioni, gli azzurri sembravano assenti dal terreno di gioco. Si vedeva che gli uomini di Reja erano visibilmente tesi, poi è arrivato il rimbalzo sfortunato che ha costretto Maldonado ad un fallo da rigore e all'espulsione. Il pareggio tutto sommato è giusto più per quello che non si è visto, da ambo le parti, che per lo spettacolo offerto, anche se va ricordato il palo colpito da Calaiò nel primo tempo.
Ci teniamo a sottolineare, in conclusione, che in occasione della seconda sospensione della gara, tutto il pubblico si è dissociato dal gesto di questi pseudo tifosi, fischiandoli ed invitando le telecamere di Sky a cercare di riprendere queste persone per bloccarle definitivamente. Questa, a nostro avviso, è stata l’azione più bella della gara: lo spirito del tifoso e quello della città che dicono: "Basta,liberateci da questi imbecilli e da questi delinquenti! Sono loro a dover andare via dallo stadio, non noi!".
A cura di Michele Spampanato