CalcioNapoliNews.it
Cerca tra gli articoli
gif
link Homepage    link Email    linkForum     link Chi siamo    link Links     Maradona DayMaradona Day
   linkFile Audio Gol    Area Jolly- Foto, ScreenSaver, Desktop, ...Area Jolly    La Rosa La Rosa     Archivio StoricoArchivio Storico
‘Riduciamo i costi’
Il presidente del Coni Giovanni Petrucci commenta il caro-biglietti

29 Novembre 2006 -- “Bisogna diminuire il prezzo per lo spettacolo”. La massima autorità dello sport italiano, ospite di un incontro sulla tv e lo sport, ha detto la sua anche su Calciopoli: “Quello che è giusto è che ciò che è successo è stato messo al pubblico ludibrio. Se tradimento c’è stato, è accaduto in prima persona. Per noi è stata una bomba. Dopo, il mondo del calcio – continua – si è gonfiato sempre di più. La popolarità dei personaggi del calcio come Guido Rossi e Luca Pancalli è aumentata”. Non fa ricorso a mezze misure Petrucci: “E’ successa una cosa grave, è qualcosa che ha lasciato un vulnus (una ferita, ndr)`.

Sulle sentenze parla chiaro: “Ci sono stati dei processi, le sentenze sono giuste in base ai regolamenti. Non sono esemplari ma rispettano le regole”. Da sottolineare il suo parere sulla moviola in campo: “Non sono particolarmente d’accordo. A me interessa il gol o non gol, nient’altro”.

Solleticato da Aldo Grasso, noto critico televisivo, sul tema della trasparenza nello sport, risponde cosi`: “Mi viene in mente la parte bella dello sport. La parte agonistica e, negli sport individuali, il mettersi in mostra e la versione edulcorata della manifestazione dell’io”. Non poteva mancare un accenno al doping ed ecco che Petrucci risponde in modo risoluto: “Io dico sempre: il doping, se si cerca, si trova. In Italia si parla di doping, perchè spendiamo e investiamo moltissimo nei controlli antidoping. Quando noi scopriamo che un atleta è dopato – prosegue – non esultiamo ma prendiamo provvedimenti”. Petrucci si sofferma, inoltre, sull’attività in materia del Coni e sui provvedimenti disciplinari rivolti agli atleti dopati. “Una squalifica nel calcio professionistico, dove si gioca ogni tre giorni, di sei mesi – sottolinea – è come una squalifica di uno o due anni negli sport individuali. Il ministro dello sport Giovanna Melandri ci darà una mano per arrivare a fare controlli dove noi non riusciamo a pervenire. All’estero nessuna nazione fa un lavoro simile al nostro. Noi non riusciamo a coprire tutto il territorio ma facciamo il possibile”.

A proposito del binomio sport-televisione, queste le sue parole: “Il mondo dello sport è cambiato anche per la televisione. Non dobbiamo snaturare i principi sportivi con la tv e la sponsarizzazione. Dobbiamo trovare una giusta miscela. Sono contro la monocultura del calcio per lo sviluppo di altre discipline sportive. Lo sport non si deve vendere alla televisione. Lo sport vero è spettacolo, passione e tifo intelligente e misurato. Lo spettacolo allo stadio è diverso rispetto alla tv. Le società sportive devono fare qualcosa per non snaturare lo sport. Bisogna inventare qualcosa per richiamare la gioventù. Occorre creare delle sinergie”. In nome della par condicio fra il calcio e le altre discipline conclude, ricordando accigliato: “Il mondo del calcio deve essere più modesto. Non si vive di rendita”.

Fonte: Datasport