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Un patto per la serie A
L’attaccante del Napoli Calaiò vuole battere il record di gol consecutivi, poi promozione e assalto all’Europa

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28 Novembre 2006 -- E ora punta al poker. Emanuele Calaiò vuole realizzare il quarto gol-pesante consecutivo, vuole ripetere l’exploit che già gli è riuscito in azzurro nel torneo 2005-06: segnare in quattro gare di fila. Gli riuscì dalla nona alla dodicesima: 1 gol al Martina, 2 al Pisa, 1 alla Sangiovannese, 1 al Chieti. Vuole battere anche il Frosinone, consolidando il primato: il Robin Hood del Napoli vuole lanciare un’altra freccia. Ieri, al suo arrivo a Castelvolturno, Calaiò è apparso un po’ nervoso quando tutti i suoi compagni (tranne De Zerbi al quale Reja ha concesso un giorni di permesso) avevano i volti distesi, sorridenti, effetto del primo posto in graduatoria.

Era nervoso, Manu, perché era leggermente influenzato e, soprattutto, aveva male alla gola. I consigli del dottor De Nicola, una pacca sulle spalle di Reja e Calaiò è risalito sulla sua splendida Audi per far ritorno a casa. Inutile rischiare considerando che al match con il Frosinone mancavano ancora cinque giorni. Calaiò non vuol saltare l’incontro. Cerca il poker dopo aver battuto con le sue reti il Bari, il Bologna e il Pescara. Tre gol, nove punti. Nove punti che hanno dato al Napoli il primato in classifica. Napoli capolista con Calaiò che scaglia palloni nelle porte avversarie e frecce nel cuore dei tifosi napoletani.

È in silenzio stampa come i suoi compagni, Manuele, ma lui parla con i gol. Dopo la decima giornata, dopo il pareggio a Fuorigrotta con la Juventus, il Napoli era sesto in classifica con 16 punti ed a quattro lunghezze dal Genoa capolista. Dopo sole tre giornate, siamo alla tredicesima, tre gol-pesanti di Calaiò hanno capovolto la classifica: adesso, è il Genoa ad inseguire la formazione di Reja; adesso, è il Genoa a quattro punti dagli azzurri. I tre gol di Calaiò hanno messo il Napoli in una posizione di vantaggio rispetto a tutte le dirette rivali: 11 punti sul Lecce, 7 sul Bari, 5 sul Brescia, 4 sul Genoa, 3 sul Rimini, sul Cesena e sul Bologna, 2 sul Piacenza. La Juventus? Sulla Juve ne ha 1 in più, ma bisogna essere realisti: la squadra di Deschamps sta facendo e farà un campionato a parte. E logicamente lo vincerà.

La classifica vede la Juventus a meno 1 rispetto al Napoli, ma senza la penalizzazione i bianconeri avrebbero 33 punti e non hanno mai perso. È questa la loro reale forza. I dati sono indicativi. Per andare in A bisognerà puntare al secondo posto o, nella peggiore delle ipotesi, ai play off, e il Napoli in questo momento sta dimostrando di avere più punti e più continuità dei suoi rivali. Il gioco? Non è dei migliori. Le vittorie sono striminzite, ma comunque portano tre punti a gara. E sono fuori squadra calciatori come Bucchi e Dalla Bona. Perché? Perché Reja ritiene che Calaiò e Sosa sono più in forma di Bucchi.

Se si accomoda in panchina Shevchenko nel Chelsea, ed è stato pagato oltre 60 milioni di euro, perché non può capitare a Bucchi costato molto, ma molto meno al Napoli? Il Napoli ha blindato Calaiò con un contratto sino al 2011. Calaiò guarda lontano e vede la serie A e la Nazionale.

V.Raio
Fonte: Il Mattino