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23 Novembre 2006 -- Pier Paolo Marino rilasciando una intervista a Radio Kiss Kiss Napoli, si è soffermato su vari argomenti. “Sono 42 anni che non accadeva che il Napoli fosse primo in serie B – ha commentato Marino - I motivi di soddisfazione sono molteplici, però è anche vero che in nostri programmi prevedono di centrare l’obiettivo play-off. Non è assolutamente nei nostri obiettivi stagionali quello del primo posto. Tutti sappiamo che questo primo posto sarebbe della Juventus se non avesse subito la penalizzazione. Come è vero che questa Juve non centra niente con questo campionato. Si potrebbe discutere per ore ed ore sulla virtualità della presenza della Juve e quindi del legittimo primo posto del Napoli. Sono convinto che il ritrovare questo grande consenso del pubblico napoletano, dei grandi tifosi, che ci sono stati sempre vicini in questi due anni e mezzo e che sono stati la grande ‘arma’ del Napoli Soccer di prima e di questa rinata società la S.S.C. Napoli di Aurelio De Laurentiis”.
“Ai tifosi dico di stare con i piedi per terra – ha continuato il dg del Napoli - perché non è che un pareggio, una sconfitta o una vittoria, durante questo tragitto possano determinare esaltazioni o di depressioni eccessive. Questo è un campionato che si deciderà tre febbraio ed aprile, dove tra la venticinquesima e la trentottesima giornata del campionato si designerà la griglia delle quattro pretendenti che nelle ultime gare dovranno mettere a segno i punti decisivi. Quindi è una battaglia lunga, difficile, dove bisognerà restare uniti specie nei momenti difficili che ci saranno inevitabilmente”.
Sabato si va a Pescara. “L’errore più grande che la squadra, ma anche l’ambiente, possa fare è quello di pensare che il Pescara sia una squadra arrendevole – detto Marino - E’ una squadra diretta da un tecnico di provata esperienza, sa mettere molto bene la squadra in campo tamponando tutte le zone del campo, quindi sarà una partita difficile. Nell’ultima gara casalinga il Pescara ha fatto una rimonta col Treviso dimostrando di essere in forma. In serie B passeggiate non ce ne sono e certamente la trasferta di Pescara non sarà facile. E’ una battaglia dura, ma una squadra con la massima concentrazione può venirne fuori con un risultato positivo- aggiungendo - non è la sola vittoria, anche un pareggio è un risultato positivo”.
Le ipotesi sullo stadio per il 2012 ? “ Ieri alla riunione alla Figc eravamo presente come uditori perché non essendo noi i proprietari dello stadio S. Paolo, ma soli i locatari – ha dichiarato Marino - Il nostro impegno nella vicenda del 2012 ci vede un po’ defilati perché essendo la maggiore squadra della città, siano coinvolti indirettamente. Il San Paolo è uno stadio dove sono necessari interventi per metterlo a norma della Fifa per la coppa Europea. Sono lavori che secondo i primi preventivi costano circa 100 milioni, quindi quasi l’equivalente per costruire un nuovo stadio. Lavori che poi andrebbero svolti in un periodo che eviterebbe ai tifosi del Napoli di vedere le partite del Napoli augurandoci che sia nel campionato superiore. In questo momento non mi sento di inserirmi in una vicenda così delicata che vede come protagonisti il comune di Napoli e la Figc, il Napoli può solo sollecitare tutti ad assumersi la propria responsabilità. La candidatura di Napoli non deve pregiudicare il futuro del calcio a Napoli sotto la forma della chiusura dello stadio. Si ripercuoterebbe sulla tifoseria che si aspetta di vedere il grande calcio. Non so De Laurentiis con gli investimenti che ha fatto se accetterebbe uno stadio chiuso per ristrutturazione. Non vedo alternative, o si fa in fretta o si fa un nuovo impianto pensando subito dove localizzarlo”. Le piacerebbe Scampia? “ Mi piacerebbe Scampia, avrebbe un doppio valore – ha sottolineato Marino- come mi piacerebbe Napoli est invece di Napoli nord. Ma con questo non voglio mettere delle pressioni su una situazione che è ancora allo stato embrionale".
Calaiò è diventato l’idolo di Napoli. “ Questo mi rende felice, dopo anni di grigiore Napoli può trovare finalmente un idolo, non accadeva dai tempi dei grandi stranieri, di Maradona. Ricordo i discorsi che si facevano a gennaio dell’anno scorso su Calaiò, per fortuna abbiamo creduto in lui. Come sono convinto che faranno Bucchi, Pià e gli altri giocatori che sono arrivati in questo biennio.
A gennaio si apre mercato. “ Certamente se agiremo sul mercato qualcuno andrà via perché siamo a 25, al limite numerico della rosa consentito – ha affermato il dg - Quindi un eventuale acquisto sarà supportato da una eventuale uscita. Adesso ritengo prematuro parlare di questo, solo quindi giorni fa avremmo dovuto rifare tutta la squadra. Magari a gennaio ci accorgiamo che abbiamo recuperato anche Cupi, a dicembre riprenderà gli allenamenti, e magari che la squadra continua a confortarci con delle buoni prestazioni e meritano tutti la riconferma”.
Il Torino ha chiesto Bucchi? “ Non è vero – ha risposto Pier Paolo Marino - Non diamo via un attaccante come Bucchi perché è un giocatore che abbiamo inseguito per sei mesi ed ha la nostra fiducia come abbiamo fatto con Calaiò l’anno scorso”.