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Il Re dei tendini
In Premier League se qualcuno si fa male ai legamenti o si stira gli adduttori si pensa subito a lui: il prof. Nicola Maffulli.

22 Novembre 2006 -- Se c’è un calciatore che si fa male, si sfascia un ginocchio, si strappa un tendine d’Achille o si stira gli adduttori - tre degli infortuni più frequenti nel calcio - c’è solo un nome sulle labbra di tutte le squadre della Premiership inglese: quello dell’italianissimo Prof. Nicola Maffulli.

Maffulli, 47 anni, nato a Napoli e laureato in chirurgia sportiva con specializzazione in traumatologia e ortopedia dell’arto inferiore, è soprannominato “il re dei tendini” e tutta la Premiership inglese ricorre alle sue mani magiche il momento che un giocatore si fa qualcosa dal bacino in giù. E ora Maffulli, che opera in diversi tra i più prestigiosi ospedali di Londra, oltre ad avere una clinica privata e una cattedra all’università di Keele e all’università di Aberdeen, ha preparato, insieme al medico della Fiorentina, il Prof. Galanti, il primo Master in medicina sportiva applicata al calcio esistente in Italia.

Inizia proprio quest’anno, all’Università di Firenze, questa nuova facoltà di cui Maffulli e il cardiologo Galanti vanno fierissimi e Maffulli dichiara: “E’ una cosa a cui teniamo molto. Diversi studenti che hanno lavorato su questo master in altri paesi prima dell’Italia sono poi venuti a lavorare con me, in questo campo che, in Inghilterra, è ancora considerato pioneristico”.

Ma quali calciatori ha curato Maffulli finora? I nomi sono troppi, e nemmeno lui se li ricorda tutti. Nel suo studio, dove lo raggiungiamo per questa intervista, presso l’enorme Independent Hospital di Londra, Maffulli deve guardare sul computer per farsi tornare in mente i pazienti, anche se è restio a fare nomi.

Tra questi ci sono quelli di megastar del calcio, come Thierry Henry, che lui ha rimesso in piedi per il Mondiale e Trezeguet : “La mia famiglia mi ha preso in giro durante la finale”, racconta il simpatico Maffulli, che da Napoli ha girato tutto il mondo, con anni passati in Svezia, USA, Canada, Australia e Hong Kong per poi finire per trapiantarsi in Inghilterra, “perché due dei giocatori francesi in finale contro l’Italia erano stati rimessi in sesto da me. “Se vincono”, mi ha detto uno dei miei parenti, “ce la prendiamo con te!” Per fortuna abbiamo vinto noi!”.

Quando Rooney si è infortunato al metatarso, è stato Maffuli che, su tutte le televisioni del paese, ha dato il suo parere professionale (OK partire per il Mondiale), ed è lui che ha rimesso in sesto l’ex-interista Cristiano Zanetti e ora ha diversi giocatori inglesi del Fulham, del Millwall e dell’Everton per le mani, fra cui l’italiano più inglese di tutti: Alessandro Pistone (in Inghilterra da quasi 10 anni), fuori dall’inizio della stagione proprio per un brutto infortunio (durante un’amichevole di preparazione al campionato) al tendine d'Achille.

Maffulli, 47 anni che ha appena avuto il primo figlio tre settimane fa, è stato persino reclutato dalla Nike per studiare la scarpetta d’allenamento migliore e più corretta, da un punto di vista ortopedico. Insieme hanno creato la Nike Free, preferita anche da personaggi come Maria Sharapova nel tennis. Ma con tanti giocatori che gli girano intorno, a quale squadra tiene Maffulli: “Cerco di non essere di parte, non voglio essere prevenuto quando mi arriva un giocatore in studio! Ma se proprio devo essere sincero, ho ancora un debole per il Napoli e naturalmente per la nostra Nazionale”.

A cura di Deborah Bonetti.
Fonte: il Resto del Carlino.