08 Novembre 2002 -- «A Catania, abbiamo ottenuto un risultato molto importante, ma non basta. Ci vuole altro per parlare di sterzata. Serve una un successo anche domenica a Marassi. E questa è la nostra intenzione».
Davide Dionigi ha giocato pochissimi minuti e solo una parita intera, quella a Catania, ma ha già realizzato due gol e si è immediatamente calato nel ruolo che tutto l'ambiente azzurro gli aveva attribuito all'annuncio del suo ingaggio, quello del leader, dell'esperto bucaniere del gol che può trascinare la squadra.
L'attaccante azzurro - già a quota due in classifica marcatori - si dichiara soddisfatto per il suo rendimento al suo rientro in squadra dopo l'inizio difficoltoso, ma soprattutto invita il Napoli a non demordere dall'inseguimento delle prime posizioni.
La lunga esperienza nel campionato di B gli consente di affermare che "é prematuro fasciarsi la testa" per i sei punti di distacco dal quarto posto. "Il campionato è lungo - sottolinea - e le insidie sono sempre in agguato".
Per questo Dionigi 'avverte' le squadre che attualmente sopravanzano gli azzurri: "Chi sta davanti sappia che non può cullarsi sul vantaggio. Sappiano che il Napoli prima o poi gli piomberà addosso".
Uno dei fattori che rende estremamente fiducioso l'attaccante azzurro è proprio la gran vena dimostrata finora dal reparto offensivo: 3 gol Stellone, 2 a testa per Floro Flores, Sesa e per lo stesso Dionigi. "Il nostro attacco è pieno di alternative - rileva - ma anche in difesa e centrocampo abbiamo gente di qualità".
Il vero cruccio di Dionigi è proprio quella posizione in classifica a fronte di una media-gol da alta classifica: per questo anche se i tre punti di Catania "sono stati una gran cosa, per risalire non basta un solo risultato" e dunque occorre non adagiarsi e pensare che il peggio sia passato".
A Genova per vincere, dunque. Parola di Davide Dionigi.