17 Novembre 2006 -- “Mettere su una squadra non è facile – ha sottolineato il tecnico azzurro - Bisogna trovare certi equilibri, mettere i giocatori nella posizione dove la squadra può ricavarne dei vantaggi. Non si gioca sul punto di vista individuale, bisogna considerare il discorso collettivo. Quando le zone del campo sono suddivise equamente, allora ognuno è messo in condizione di mettere il proprio apporto, è chiaro che tutta la squadra ne trae vantaggio”.
“Nelle ultime gare abbiamo trovato più velocità, più profondità sul piano della manovra e dei riferimenti – ha continuato Reja - Adesso non so se abbiamo risolto i nostri problemi, bisogna aspettare un po’ di tempo per sapere se questo equilibrio durerà o ci vuole ancora tempo. Un assetto sul piano difensivo lo abbiamo sicuramente, e lo possiamo migliorare. Da metà campo in avanti abbiamo ancora delle situazioni, abbiamo giocatori che coi possono dare un apporto superiore a quello che ci hanno dato fino ad adesso. Prima giocavamo in un’altra maniera, adesso abbiamo cambiato l’assetto tattico. Anche se i ragazzi adesso quando scendono in campo sanno cosa fare, è chiaro che un po’ di sicurezza arriverà piano piano. Mi auguro che questa convinzione, questo spirito, questo modo di interpretare le partite che hanno dimostrato, possa continuare e migliorare. Adesso andiamo incontro ad un periodo in cui incontriamo squadre di buon valore, per tanto bisogna trovare subito le soluzioni per poterci confrontare con le realtà di questo campionato”.