06 Novembre 2006 -- “E’ stato un grande spettacolo questa partita è andata in onda ovunque e la coreografia è stata da grandissima finale. La partita è stata equilibrata, avevo pronosticato un pari e me ne vado soddisfatto anche perchè da questa partita rinascerà il nostro spogliatoio." Non c'è amarezza nelle dichiarazioni del presidente De Laurentiis al termine della gara con la squadra bianconera.
"Noi avevamo degli esclusi importati e loro anche degli esclusi importanti ma queste sono delle squadre di professionisti che non hanno preso la partita sottogambo e gli fa onore. Eddy Reja non è mai stato e non è in discussione. Non c’è mai stato un momento in cui la panchina di Reja sia stato in discussione. Abbiamo una nostra politica e non ci fasciamo affascinale da ire, che ci posso anche essere, ma il nostro punto di forza è un grande equilibrio che ci deve essere.”
Cosa ne penso del tridente? Reja non ha bisogno dei miei suggerimenti nè mi permetto di darglieli. Io faccio il mio lavoro, Reja il suo, Marino anche. Quindi se Reja ha reputato giusto l’inserimento di De Zerbi nel secondo tempo è giusto. Anzi se forse avesse messo De Zerbi al posto di Boiacino il gol non sarebbe arrivato. Le scelte tecniche ? Fare queste considerazioni a posteriori è troppo semplice perché il pallone è rotondo. Credo comunque che il Napoli esca rinfrancato da questa partita e poi quello che contava è anche confermare l’imbattibilità del San Paolo che da 2 anni è uno scudo invalicabile."
Rivolgendosi poi ai giornalisti intervenuti, con toni fermi, il presidente partenopeo ha affermato che ‘la squadra va innaffiata perché inseminando terrorismo e panico della squadra non crescerà mai’. " Quando poi le cose andranno male a Febbraio - ha aggiunto poi rivolgendosi ad un giornalista che aveva espresso dubbi sulla qualità del gioco - allora avrà modo di fare le sue dimostranze ma per ora ritengo che la classifica non valga più di un due di picche. Allora, per ora giochiamocela contro il Parma e poi contro il Bari, giochiamocela partita dopo partita. Momento difficile ? Non è un momento nè facile nè difficile. Ho detto diverse volte che il mio programma prevede 2 anni per la A se poi la otteniamo prima ben venga. Ci siamo trovati dentro la Juventus dopo aver fatto la campagna acquisti a maggio quando la Juventus non c’era. Allora chiedo, che cosa volete ? Non basta andare in A ma dobbiamo dare sicurezza e curabilità ai nostri progetti perché altrimenti si rischia di andare in A e scendere in B brevemente."
A cura di Roberto Spampanato