05 Novembre 2002 --
- La cronaca della partita
La risposta c'è stata: il Napoli ha conquistato i tre punti a Catania e per il momento ha messo a tacere le funeste ombre di crisi che aleggiavano intorno alla squadra.
Gli uomini di Colomba non hanno dato spettacolo, ma con una gara gagliarda e con un pizzico di fortuna hanno portato via i tre punti dal suolo siciliano.
La nota più significativa è da rintracciare nella altissima concentrazione che la squadra ha mostrato per tutta la gara, offrendo una prestazione maiuscola nella fase difensiva.
Quello eretto a protezione di Mancini è stato un vero e proprio bunker che ha esaltato le prestazioni del terzetto difensivo, composto da Troise, Bonomi e Baldini che hanno sfoderato una prestazione maiuscola.
A centrocampo Vidigal e Husain impegnati nel loro ruolo congeniale di frangiflutti con Saber e Bocchetti lesti a chiudere i varchi sulle fascie.
Il Napoli è stato anche favorito dall'atteggiamento tattico del Catania che raramente ha portato l'uomo al cross ma ha provato a sfondare per vie centrali con gli uno-due di Oliveira o con lunghi traversoni sui quali i centrali del Napoli non hanno mai avuto difficoltà eccessive.
In una sola circostanza Oliveira è riuscito a sgusciare per vie centrali, ma Mancini con un'uscita tempestiva è riscito a respingere col corpo ed a salvare il risultato. Sicchè anche il portiere (autore di una pregevole parata anche nel secondo tempo, sempre sull'1-0) ha messo la sua firma sulla vittoria.
Napoli tutto difesa, dunque. E in attacco? Priva di Stellone, la squadra azzurra ha perso Floro Flores dopo venti minuti.
Ma stasera per gli azzurri era una gara fortunata, sicchè l'infortunio al giovane attaccante partenopeo ha consentito l'ingresso in campo di David Sesa, vero match-winner ed autore della miglior prestazione dall'inizio della sua esperienza partenopea.
L'attaccante svizzero si è guadagnato un rigore concesso dall'arbitro per una spinta di un difensore catanese su un'azione che stava per spegnersi. Dionigi ha poi trasformato implacabilmente.
Con il vantaggio il disegno tattico di Colomba che prevedeva un fortino in difesa e le ripartenze di Ferrarese a supporto degli attaccanti, ha assunto connotati ancorpiù marcati. Il Napoli (stasera in giallo) ha alzato le barricate e favorito anche dalla scarsa vena catanese non ha mai corso seri pericoli.
La vera arma in più del Napoli è stata, però, David Sesa l'uomo che ha guidato le ripartenze azzurre ed ha tenuto in apprensione la retroguardia catanese.
E' stato infatti un gol-capolavoro dello svizzero che ha chiuso la partita al 34' del secondo tempo, proprio mentre il Catania si riversava tutto in attacco con l'ingresso in campo di Possanzini e Mendil.
Il Napoli, infatti, ha azzeccato un contropiede mortifero: da Vidigal a Sesa che in area dalla sinistra ha saltato un avversario e rientrando verso il centro ha insaccato con un destro imparabile e risultato al sicuro sullo 0-2.
Così finalmente, gli ultimi minuti sono stati vissuti con meno tensione e gli ultimi arrembaggi etnei sono stati respinti con eguale determinazione dalla difesa del Napoli.
Non c'è stato spettacolo, certo, ma oggi non era la giornata giusta. Oggi servivano sangue e punti ed il Napoli ha compiuto la missione.