21 Ottobre 2006 -- C’era grande attesa nella gara di oggi per vedere all’opera il 3-4-3 varato da Reja al posto dell’abiurato modulo a ‘rombo’, modulo variato dopo le deludenti prestazioni col Rimini e col Vicenza. Purtroppo chi si aspettava sfracelli resterà deluso, poiché il Napoli ha offerto, si, qualche spunto interessante, ma solo in un paio di occasioni si è reso veramente pericoloso. Andiamo con ordine nella ricostruzione della gara.

La gara è bruttina e non decolla, così si arriva direttamente al 9’ quando il Napoli passa in vantaggio: dalla sinistra De Zerbi crossa al centro dell'area per Calaiò che, lasciato tutto solo sul secondo palo, con tutta calma, piazza il pallone di testa sull'altro lato, realizzando la sua terza rete stagionale. Una volta passato in vantaggio, il Napoli si limita a giostrare con calma, amministrando il risultato, ma senza disdegnare di continuare ad attaccare, seppure con prudenza. Per avere un’altra azione degna di nota, perciò, bisogna giungere al 36' quando c’è una bella triangolazione sulla destra fra De Zerbi e Garics con quest'ultimo, in campo per la prima volta dal primo minuto, che crossa al centro per il colpo di testa di Calaiò che Soviero blocca in presa alta sulla linea di porta.

Al 37' Gustinetti è costretto a fare a meno di Galardo che si infortuna ed al suo posto inserisce Petrilli. Si arriva così al 48' quando Grava crossa dalla sinistra per il colpo di testa di Bucchi che termina a lato. Su questa azione finisce il primo tempo col Napoli in vantaggio. Ad inizio ripresa prova a reagire il Crotone con Palmieri, che servito in area dal lancio di Gentile, si gira calciando, ma la palla viene smorzata da Maldonado e Iezzo blocca senza problemi. Il Napoli risponde al 3' con un’ottima azione di Grava che va via sulla sinistra, mette la palla dietro per De Zerbi che a sua volta lascia scorrere per Dalla Bona il cui tiro è però da dimenticare. E’ questo forse il momento migliore del Napoli che cerca di raddoppiare per poter chiudere definitivamente la gara, senza però riuscire a concretizzare.

Al 05' c’è il contropiede del Napoli con Cannavaro che si fa tutto il campo, giunto nei pressi dell’area di rigore del Crotone serve Calaiò che però viene fermato in posizione di fuorigioco, ma al replay si vede come l'attaccante azzurro era partito nettamente dietro la linea difensiva dei calabresi. Al 07' altro contropiede azzurro con Calaiò che va via sulla sinistra, poi calcia in porta mandando abbondantemente a lato, mentre Bucchi si arrabbia, ma l'attaccante azzurro era rimasto troppo indietro e dunque Calaiò anziché crossare al centro aveva preferito calciare per non consentire ai difensori ospiti di recuperare. Al 10' c’è una azione prolungata del Napoli col cross di Garics per De Zerbi che calcia, ma la palla si impenna ed arriva dall'altro lato per Calaiò il cui tiro ad incrociare termina di poco fuori.

Il Crotone torna a farsi vedere al 13' con un’azione personale di Dante Lopez che sulla sinistra va via a Dalla Bona e a Cannavaro ed entrato in area calcia a botta sicura, ma Iezzo ben posizionato respinge coi pungi, poi Cannavaro manda in angolo. Al 19' si infortuna nel Crotone anche Lopez e Gustinetti, che meriterebbe l’oscar della sfortuna, è costretto a sostituirlo con Vallone (precedentemente aveva cambiato Cariello per Plasmati). E’ ancora il Napoli a rendersi pericoloso, però, al 29' quando è bravissimo Calaiò a dare nello spazio il passaggio per l'inserimento in area di Pià, entrato al posto di uno spento Bucchi, che calcia di piatto centrale e Soviero respinge. Al 34' numero del brasiliano sulla sinistra, che poi si accentra, cerca un compagno al centro area, però nessuno gli va incontro ed il suo traversone si perde nel vuoto.

Al 36' Petrilli salta Grava e crossa al centro dove Maldonado devia in angolo rischiando anche l'autogol: sul corner allontana la difesa del Napoli. Al 37' dalla sinistra arriva un traversone in area per Dalla Bona che viene atterrato, poi anche Calaiò cade a terra, ma l’arbitro Ciampi lascia proseguire. Intanto nel Napoli sono entrati Montervino ed Amòdio al posto di Bogliacino e Dalla Bona. Al 45' Pià va via sulla sinistra, si accentra, scambia con Montervino, ma il passaggio di ritorno del centrocampista azzurro è troppo lungo e Pià non ci arriva, seppur di un soffio. I restanti 5 minuti di recupero non servono ne al Crotone per pareggiare, ne al Napoli per raddoppiare.

Dunque alla fine il Napoli vince, ma non convince e non entusiasma il pubblico che fischia la prestazione degli azzurri. Considerazioni sul nuovo modulo non se ne possono fare, non solo perché è stato provato da meno di una settimana, ma anche perchè va considerata la pochezza del Crotone rimaneggiato da infortuni e squalifiche. Quindi c’è da essere molto cauti nei giudizi, anzi ci sarebbe quasi da preoccuparsi, visto che non solo al Crotone mancavano ben cinque titolari e cioè Gianpaolo, Sediveck, Nanni, Maietta e Fusco, ma che nel corso della gara ne hanno sono dovuti uscire anche Galardo e Lopez. Guardiamo però, come ha detto Marino, al bicchiere mezzo pieno e non a quello mezzo vuoto: c’è stato l’ottimo esordio di Garics, il terzo gol stagionale di Calaiò che al momento è la vera marcia in più del Napoli e la squadra è da sola al secondo posto in classifica a soli 3 punti di distacco dal Genoa. Se pensiamo che, con un po’ di attenzione in più nella gara con la Triestina ed in quella di Vicenza, gli azzurri potevano essere addirittura primi con 19 punti, forse è davvero lecito pensare in positivo per il futuro. Non corriamo troppo, però, perché il futuro immediato si chiama Albinoleffe dove ci attende l’ex Mondonico che domani giocherà in posticipo col Verona.

A cura di Michele Spampanato