08 Ottobre 2006 --
Calaiò: "Ogni tanto la fortuna ci da una mano, perchè magari quando meritavamo di vincere conquistavamo solo un punto, adesso invece abbiamo vinto. Il Rimini ha dimostrato di essere una grande squadra e noi non nascondiamo che sicuramente meritava di più, però questi sono tre punti importantissimi perchè eravamo in dieci. Siamo contenti dobbiamo continuare così ed andiamo adesso a preparare questo anticipo di venerdì in trasferta col Vicenza. Speriamo di dare continuità a questi risultati. La mia posizione in campo? A destra o a sinistra, quello che conta sempre è correre, sudare la maglia, metterci l'impegno ed il cuore a Napoli questo conta più di altro. Sapevamo che ci aspettava una partita difficile perchè c'era tutta gente forte e veloce, prendiamoci questi tre punti, due vittorie in due partite era tanto che non succedeva. La mia palla gol? Purtroppo mi è capitata sul destro, se era sul sinsitro era meglio, comunque in questo periodo non posso dare di più, manca sempre la ciliegina sulla torta che è il gol, ma non mi preoccupo, continuando a giocare in questa maniera primo o poi arriverà."
De Zerbi: "L’importante è che parlino gli altri e non io, io non mi sono mai lamentato nel con la società nel col mister, se gioca un altro giocatore al posto mio, comunque è un compagno di pari valore se non superiore a me, perchè siamo nel Napoli e siamo tutti calciatori dotati tecnicamente. Io accetto qualsiasi decisione sul ruolo, però io e Bogliacino siamo completamente diversi, io sono un attaccante mentre lui è un centrocampista, io penso a fare il giocatore che già di per se è difficile, le altre decisioni spettano al mister. Era un po' che volevo segnare, c'ho provato e mi è andata bene. Certo dobbiamo migliorare ancora, però alla fine quello che conta è vincere, sono venuto qua apposta per farlo".
Grava: "Dobbiamo fare i complimenti al Rimini che ha fatto una buona gara, noi siamo partiti un po' così perchè sapevamo che in contropiede erano molto forti. Nella ripresa quando siamo rimasti in dieci c'è stata proprio la voglia di vincere questa gara col cuore e ci siamo riusciti. Ongi partita è una battaglia ed è una storia a se, andiamo a Vicenza che ha perso anche oggi e sappiamo che ci aspetterà un altra gara dura perchè ci stanno aspettando".
Marino: "Qualcuno vorrebbe che io onestamente affermarsi di avere avuto culo, ma io dico che è stata la vittoria del cuore, perché aver battuto in dieci contro undici questo Rimini che ha messo in difficoltà sia la Juve che il Bologna, è stata una grande soddisfazione e poi eravamo un po’ in credito delle due partite del campionato di due anni fa dove meritavamo di più, non so se ve le ricordate. Per una volta è stato bello guardare alla volontà della squadra e non allo spettacolo e alla tecnica. E’ dalla partita con la Triestina che le situazioni arbitrali dubbie ci vengono sempre date contro, una probabile ammonizione degli avversari non viene alzato in giallo, in una possibile ammonizione nostra viene sempre alzato il giallo, io spero che sia solo una situazione casuale, anche oggi ci sono state sutiazioni del genere questo però è maggior motivo di soddisfazione , poi la cosa più bella è stata che la squadra quando si è compattata ha giocato anche meglio e si vedeva che ci credeva alla vittoria. De Zerbi? Sappiamo che è un valore aggiunto del Napoli, solo per una serie di circostanze è entrato dalla panchina e chissà, questo forse può essere stato anche un vantaggio e credo che, Reja permettendo, di panchina De Zerbi ne vedrà poca perché è stato preso per giocare e fare la differenza come oggi. Il Rimini gioca dando sempre spettacolo perché rinuncia ad attaccanti di ruolo e gioca tra le line con tre giocatori che non danno riferimento, un po’ come fa la Roma di Spalletti. Quindi, dal punto di vista spettacolare colpisce molto, però vedremo dal punto di vista del risultato se reggerà fino alla fine. Devo dire che Reja aveva preparato la gara sapendo che bisognava un po’ soffrire. Mentre qualsiasi avversario si sarebbe smontato di fronte alla partita del Rimini e con un uomo in meno ha dimostrato di avere personalità e anche uomini di valore che ti consentono di risolvere la gara, perchè probabilmente se De Zerbi giocava nel Rimini, con tutte le occasioni da gol avute forse dentro qualcuna la metteva. Il Napoli ha sei undicesimi nuovi, viene dalla C, comunque è una matricola, anche se si chiama Napoli e si sta adattando a situazioni di squalifiche, infortuni, influenze che abbiamo avuto, dunque il fatto che siamo nei primi posti della classifica significa che stiamo capitalizzando il potenziale che abbiamo: questo non è il Napoli migliore e se stiamo li e ci hanno consentito di arrivare in quella posizione di classifica, sarà dura scalzarci!"
Reja: “Non si può dire che la gara non è stata emozionante. Il Rimini lo conoscevamo, ha messo in difficoltà tutte le squadre, addirittura la Juventus, ha vinto a Bologna, è una squadra che ha velocità, tecnica, ti mette in difficoltà e noi, stranamente, oltretutto in dieci uomini, siamo riusciti a vincere la partita. Qualcuno dice delle palle gol avute dal Rimini, ma anche noi abbiamo avuto delle palle gol, con Giubilato, Calaiò. E’ chiaro che sul piano del gioco, dell’intensità e della velocità, il Rimini è una squadra che ci ha messo in difficoltà, tra l’altro già dall’inizio del campionato l’avevo additata come una squadra che può andare in serie A. Dovrò vedere in settimana di trovare delle soluzioni perché oltre a Dalla Bona non avrò a disposizione Amòdio che sarà anche lui squalificato, dovrò cambiare qualcosa ma sempre tenendo una certa fisionomia di gioco in modo da mantenere questo modulo. Sotto questo punto di vista ho una rosa molto ampia ed in settimana potrò trovare delle soluzioni. Bucchi lo conosco bene, so benissimo che lui predilige i cross dal fondo però, non è che non ci arriviamo sul fondo, solo che delle volte vengono un po’ sporchi, probabilmente è anche un momento non troppo felice per lui che deve trovare la condizione. L’importante è che sia tranquillo e sereno perché la fiducia è immutata, poi nell’arco di dieci mesi non puoi avere sempre la condizione ottimale, ci sono dei momenti buoni e momenti meno buoni, deve solo pazientare, aspettare il momento giusto. Non si deve assolutamente avvilire per questo. In dieci uomini è sembrato come se la squadra si fosse liberata di certa tensione. Ho visto giocatori che sul piano del ritmo, della corsa e dell'intensitaà, una volta rimasti con l'uomo in meno, hanno raddoppiato le energie e ci siamo proposti anche meglio, mentre prima eravamo rimasti ad aspettare le iniziative del Rimini e questo è un aspetto psicologico che dovrò affrontare coi ragazzi alla ripresa degli allenamenti e trovare la soluzione".
A cura di Roberto Spampanato