Rossi lascia la Figc Nella nottata la decisione del commissario che si dimette insieme al suo staff, avevano chiesto tempo fino a ottobre, ma il Coni li aveva congedati.
19 Settembre 2006 -- Guido Rossi e i suoi vicecommissari rimettono il proprio mandato. "Rossi insieme ai vicecommissari hanno indicato le condizioni per consegnare la riforma strutturale del calcio - fa sapere lo staff del commissario che nel pomeriggio aveva avuto un colloquio di 40 minuti con Petrucci - dopo aver avuto diversi colloqui con le istituzioni il commissario e i suoi vice, collegialmente e individualmente, constatano che non esistono le condizioni per poter continuare l'opera di risanamento intrapresa. Con questa ragione hanno anticipato che rimetteranno il loro mandato".
Con il professor Rossi, nuovo presidente Telecom al posto di Marco Tronchetti Provera, lasciano così anche Vito Gamberale, che pure era stato indicato come possibile erede, qualora avesse rimesso il mandato solo il professore milanese, l'avvocato Paolo Nicoletti e anche Demetrio Albertini.
Dopo l'incontro al Coni, Gianni Petrucci aveva espresso in termini chiari, seppure in un clima cordiale, i motivi per cui non era possibile procedere sull'ipotesi del mantenimento di Rossi a commissario della Figc. Alla riunione erano presenti oltre a Vito Gamberale, il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi e i due vicepresidenti Luca Pancalli e Riccardo Agabio. Anche il ministro Giovanna Melandri aveva salutato il commissario. "Sono grata al professore per l'impegno e il lavoro svolto finora - ha detto il ministro - adesso è importante riscrivere le regole facendo concludere questo percorso e non tornare indietro". Parole che suonavano già come un commiato, a cui si era associato anche lo stesso Petrucci: "Il processo di riforma andrà avanti e si rafforzera".
Lo staff di Rossi ha poi sottolineato di aver avanzato la proposta di far restare Rossi alla guida della Figc, con Gamberale capoazienda e Nicoletti nella sua veste istituzionale, solo per il tempo necessario a mettere a punto la riforma e consegnarla a fine ottobre, senza quindi chiedere il rinnovo del mandato. Visto però che la proposta non è stata accolta, ecco la decisione di andare via tutti in blocco.
La Giunta non dovrebbe prendere decisioni immediate ed è probabile che Petrucci incassi un mandato esplorativo per trovare una soluzione alla crisi in tempi brevi.
FONTE: www.gazzetta.it
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