01 Agosto 2006 -- WEISSBRIACH (Austria), 31 luglio 2006 - Troppo semplice, l’impegno, per il Napoli. I cinque gol rifilati ai dilettanti della Rappresentativa Carnica, hanno entusiasmato i tanti curiosi presenti all’amichevole. Ma sul piano pratico, Edy Reja ha preferito dare importanza all’aspetto tattico, provando il modulo che prevede i due attaccanti con il rifinitore alle loro spalle. E lo ha fatto, l’allenatore, schierando pure Emanuele Calaiò che ha giocato in tutto 26 minuti tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo.

L’attaccante, all’esordio stagionale dopo l’infortunio patito nel primo giorno di allenamento, ha realizzato pure una doppietta. E come lui, anche Cristian Bucchi che è andato in gol prima su rigore ed a pochi minuti dal termine della gara ha replicato con un tiro a volo appena dentro l’area.

"Ho l’impressione che la squadra sopporti meglio il 4-3-1-2", ha spiegato l’allenatore al termine dell’amichevole. In pratica, Reja ha sempre avuto in mente l’idea di far giocare De Zerbi (autore oggi di una rete) alle spalle di Calaiò e Bucchi, ma fino a ieri non gli era stato possibile per l’indisponibilità di Calaiò. Ora che l’attaccante è avviato al completo recupero, il Napoli avrà una sua identità meglio definita. Per domani, è in programma l’amichevole, contro il Palermo, che si giocherà ad Hermagor.


A cura di Mimmo Malfitano
Fonte: 'Gazzetta.it'