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O...ttanta...voglia di A!
Il primo agosto del 1926 l'Internaples lasciava il posto all'A.C. Napoli.

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01 Agosto 2006 -- Il primo agosto del 1926, per volere del presidente Giorgio Ascarelli, non senza qualche contrasto, fu fondata l'Associazione Calcio Napoli che durerà fino al 1964, allorché diventerà S.S.C.Napoli. La denominazione Napoli prendeva il posto della denominazione Internaples, squadra che era nata tra la fine del 1921 e l'inizio del 1922 dalla fusione delle due formazioni cittadine, l'U.S. Internazionale Napoli ed il Naples, squadre ormai smembrati dal 'virus' del professionismo (ebbene, sì, c'erano calciatori che 'pretendevano' un rimborso spese per giocare!). Fu l’Internaples, squadra da cui, come detto nascerà il Napoli, ad adottare per primo la maglia azzurra bordata di celeste, in questo modo si concedeva al Naples la scelta dei colori ed all'Internazionale la maglia a tinta unita. Campo di gioco fu Agnano. Simbolo della squadra era l'emblema cittadino del cavallo ma, le stagioni che seguirono furono di puntuali sconfitte contro Puteolana, Savoia, Bagnolese, Cavese e così nel bar Brasiliano, ritrovo nella Galleria Umberto I di sconfortati sostenitori, portarono, quattro anni più tardi, da quella che era una presa in giro "chisto è o ciuccio 'e fichella, novantanove chiaje e 'a coda fraceta" alla nascita dell'attuale emblema della squadra, il tanto amato 'ciuccio'!

Ascarelli, il fautore del cambio di denominazione della squadra della città in Napoli, fu presidente fino al 12 marzo 1930, data della sua scomparsa, seppur a momenti alterni, precisamente dal 1925 al 1927 e, per l'appunto, dal 1929 fino alla sua dipartita. Ad Ascarelli si deve la prima vera gestione "professionale" del calcio a Napoli, sebbene la squadra azzurra non ottenne grandi successi. Infatti, il periodo compreso tra il 1926 ed il 1929 è da considerare fallimentare sia dal punto di vista societario (numerosissimi cambiamenti al vertice) che dal punto di vista dei risultati. Partito l'allenatore-calciatore Carcano che si era portato dietro anche il futuro campione mondiale Giovanni Ferrari, a Napoli arrivò, sempre nella carica di allenatore-giocatore, l'austriaco Kreuzer, poi sostituito da Bino Shasa a sua volta sostituito da Molnar. Arrivarono anche un paio di buoni giocatori come Pippone Innocenti e Pirandello, morto prematuramente in seguito ad una endovena praticatagli a Roma dopo una partita. Il campionato viene strutturato in due gironi nazionali, A e B, per ridurre il numero delle squadre ed approdare verso un unico campionato nazionale. Le prime tre di ogni girone accedono al girone finale per la conquista dello scudetto, mentre le ultime due retrocedo (vengono promosse 4 squadre, le prime dei 4 giorni in cui è divisa la futura serie B). Inoltre, vengono consentiti introiti ai calciatori in forma di rimborso spese a compensazione delle ore sottratte al proprio lavoro per allenamenti, trasferte e partite.

L'esordio del Napoli, nel girone A del campionato nazionale fu dei più disastrosi. Infatti, il primo campionato sotto il nome Napoli, si chiuse con gli azzurri classificati mestamente all'ultimo posto, con 1 punto su 18 incontri, solo 7 gol fatti, di cui uno su rigore ed uno su autogol e ben 61 gol subiti. Prima che si chiudesse il campionato, Ascarelli, fu costretto a dimettersi dalla carica di presidente e fu sostituito da una pentarchia composta da Reale, Coppola, Zinzaro, Elia e Pichetti, poi sostituiti dall'on. Nicola Sansanelli che si dimise a fine campionato. Fortunatamente, in serie B insieme al Napoli, doveva retrocedere anche l'Alba Roma (nel girone A) e la Fortitudo Roma (nel girone B) ed essendo in piena epoca fascista non era conveniente che la squadra della capitale retrocedesse, così, fu allargato il campionato successivo a due gironi di 11 squadre (1927/28) e sia l'Alba Roma che il Napoli furono salvati, per la cronaca l'Alba Roma, la Fortitudo e la Roman si fusero dando vita all'AS Roma, mentre a Genova dalla fusione della Andrea Doria e la Sampierdarenese, nasceva la AC La Dominante Genova. Per quanto riguarda l'assegnazione dello scudetto, questo fu determinato con un girone all'italiana formato da 6 squadre, cioè le prime 3 del girone A: Juventus, Internazionale e Genoa; e le prime 3 del girone B: Torino, Milan e Bologna. A vincere il girone fu il Torino con 14 punti, contro i 12 del Bologna, però lo scudetto fu revocato per il caso di corruzione nella gara Torino-Juve del 5 giugno 1927 (2 a 1 per i granata). Infatti fu accertato che il calciatore della Juventus, Allemandi, vendette la gara per 25.000 lire (il calciatore fu inizialmente squalificato a vita, ma poi successivamente gli fu ridotta la pena grazie ad un'amnistia conseguente l'ottimo comportamento della Nazionale italiana alle Olimpiadi di Amsterdarm). Sempre nella stagione 1926-27 ricompare, con scarsi risultati , la Coppa Italia che però, a causa dell'elevato numero di squadre partecipanti (ben 111) e delle conseguenti difficoltà organizzative, viene sospesa dopo poche giornate.

LA ROSA DEL NAPOLI 1926/1927

Portieri: Favi e Pelvi;

Difensori: Catapano, Innocenti I, Kreutzer, Marra, Minter, Pirandello, Silvestri;

Centrocampisti: Bertolero, De Martino, Gariglio, Ghisi, Ghisi II, Gorini, Iaquinto, Latella, Venturi;

Attaccanti: Bobbio, Sacchi, Sallustro, Valente.

Classifica Girone A



In casa Fuori Totale Reti

Pt. G V N P V N P V N P F S
1.JUVENTUS FC 27 18 7 1 1 5 2 2 12 3 3 44 10
1.INTERNAZIONALE FC 27 18 9 0 0 3 3 3 12 3 3 49 22
3.GENOA C. & FC 24 18 8 0 1 2 4 3 10 4 4 37 15
4.CASALE US FBC 21 18 6 2 1 3 1 5 9 3 6 24 22
5.PRO VERCELLI US 20 18 5 4 0 2 2 5 7 6 5 27 22
6.MODENA FC 18 18 4 4 1 2 2 5 6 6 6 21 27
7.BRESCIA FC 15 18 5 2 2 1 1 7 6 3 9 28 35
7.HELLAS VERONA AC 15 18 5 2 2 1 1 7 6 3 9 19 35
9.ALBA AUDACE FCROMA 12 18 4 1 4 1 1 7 5 2 11 25 32
10.NAPOLI AC 1 18 0 1 8 0 0 9 0 1 17 7 61


Auguri Napoli, che tu possa ritornare presto in serie A e tornare a vincere per regalare sorrisi, gioia e speranza ad una città e ad un popolo che, dopo 80 anni ne ha ancora bisogno!

A cura di Michele Spampanato
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