06 Giugno 2006 -- Il direttore sportivo azzurro, Pier Paolo Marino, dopo la presentazione del primo acquisto azzurro per il campionato 2006/07, non ha potuto evitare le domande inerenti il calcio mercato della squadra partenopea che in questo periodo è in pieno fermento, grazie anche ai mezzi di comunicazione che alla ricerca del famigerato scoop ogni giorno tirano fuori un nome nuovo da accostare al Napoli. "Domizzi è il primo acquisto di qualità che abbiamo promesso per il Napoli che va ad attrezzarsi per la serie B - ha detto Marino - Il calciomercato del Napoli è basato su una politica che va nel tempo, nel senso che prendiamo giocatori che non abbiano superato una certa età e che dunque possano essere di prospettiva in modo da crescere insieme alla squadra".
Già al momento della presentazione Marino aveva detto che di giocatori ne sarebbero arrivati non più di cinque, dunque con l'arrivo di Domizzi, ne resterebbero altri quattro e a chi gli chideva di Bucchi ha risposto: "Col Modena non abbiamo ancora parlato perchè il Modena aveva ancora importanti obiettivi di promozione da perseguire e quindi noi ci siamo attenuti ad un codice etico di non andare ad interferire nel loro campioanto in un momento delicato. La trattavia con Bucchi è difficile e potrebbe saltare, anche perchè ancora non è entrata in una fase contundente. Non mi spaventano eventuali posizioni di intransigenza dei club o dei giocatori. Il mercato va fatto con logica e non buttando i soldi fuori dal balcone, anche perchè quando si muove il Napoli i cartellini e gli ingaggi si raddoppiano, perchè anche per i giocatori e per i loro club di appartenenza, come è la logica della cosa, al di là della piazza e della tifoseria, poi alla fine ci sono i soldi. In base a quanto detto, noi sappiamo che chiamandoci Napoli dobbiamo dare in un certo qualsenso un dazio per avere determinati giocatori, ma questo non significa che dobbiamo spendere in maniera sconsiderata perchè poi un anno di mercato sbagliato può portare a rovianre tutto il bilancio, cosa che sappiamo bene a Napoli è già accaduta".
"Per quanto riguarda Paolo Cannavaro - ha proseguito Marino - anche se non ci sono le frime diciamo che verbalmente, gli accordi, che poi sono sempre soggetti a delle piccole variazioni al momento della frima, comunque l'accordo dovrebbe concludersi nei prossimi giorni". Su presunti arrivi dal Palermo, Marino ha glissato, facendo intendere che, evidentemente, richieste, il ds azzurro ne ha fatte, ma le risposte non sono state adeguate al budget che Marino intende spendere: "Del Palermo non parlo perchè ho una grande amicizia con Zamparini che rispetto, però ogni trattativa deve avere dei parametri non solo che rispecchiano il cartellino del giocatore ed il suo reale valore, ma anche dei parametri di ingaggio che poi col tempo si ammortizzano".
Marino che ha ribadito il fatto che la società punterà alla serie A in due anni, ha poi parlato della probabile retrocessione della Juventus in serie B e sulle possibili ripercursioni sul Napoli ed il suo mercato: "Se arriverà la Juve dovremo vedere come si attrezzerà, perchè se arriva con l'intelaiatura attuale allora è un discorso, se invece ricostruiranno la squadra è un altro discorso. Quello che voglio dire è che i programmi del Napoli non devono essere legati al fatto che la Juve magari tiene Del Piero, Treseguet e tutti i fuoriclasse con i quali ha vinto negli ultimi anni, perchè a quel punto non basterbbe andare a prendere Schevchenco, anche perchè non va dimenticato che siamo nati da solo due anni e poi determinati giocatori, già è difficile trattenerli quando retrocedi, figurarsi se vengono a giocare in B".
Marino ha poi concluso con un pensiero in merito a tutto quello che sta accadendo: "Nel mondo del calcio mi aspetto chiarezza, comunque sono terrorizzato dal fatto che il mondo delle scommesse possa mettere le mani sul pallone, perchè avere un giocatore della tua squadra che ti gioca contro, secondo me è peggio di avere un arbitro contro".