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Calciosconquasso: intercettazioni 2
Trascrizioni delle telefonate pubblicate sul Gazzeta.it, fra Moggi, Giraudo, Lippi, Fedele, Carraro e Lanese.

19 Maggio 2006 -- Filone delle intercettazioni. I verbali in mano ai magistrati dell’inchiesta che ha sconvolto il mondo del calcio riportano fedelmente le trascrizioni delle telefonate. Qui cerchiamo di "ripulirle", di renderle meno "telefonate". Il senso non cambia.
Reggina-Juve 2-1, Moggi chiude Paparesta dentro lo spogliatoio e si porta via la chiave. Il direttore generale della Juve chiama Giraudo e gli racconta di Paparesta. Dice di aver parlato "con tutti e due", cioè i designatori.
MOGGI: Allora, adesso li facciamo fuori tutti quanti... E poi ha avuto il coraggio di chiamarmi pure il soggetto. Il soggetto è Paparesta e Moggi aggiunge: Gli ho detto che ero al telefono...
GIRAUDO: Ma pensa te, ma pensa te.
MOGGI: Ma io gli ho detto: io con te non ci voglio parlare! Poi gli ho riattaccato il telefono... Ci vuole pure una dose di sfacciataggine. Poi ho parlato con Paolo Bergamo e con l’altro. L’altro è, ovviamente, Pairetto.
GIRAUDO: Per me devono massacrarli. Devono massacrarli, sia a Coverciano e poi non farli arbitrare per due mesi. Due mesi devono star fuori...
MOGGI: Ma che scherzi? Io a Paparesta gli faccio togliere la patente, con l’obbligo dei danni entro 15 giorni. Altrimenti è affiliato alla Legione Straniera. Vedrai che glielo faccio! Domani sera vado al Processo (di Biscardi) e gli faccio un culo... Illustra a Giraudo la mobilitazione mediatica.
MOGGI: Le moviole le movimento tutte! A parte il fatto che non ce n’è bisogno, lo fanno da soli. Ma stavolta le alimento io le moviole.
Sempre su Reggina-Juve del 6 novembre 2004. L’arbitro Gianluca Paparesta telefona a Pairetto. Gli parla degli errori commessi nel corso della partita.
PAPARESTA: ... speriamo bene. E speriamo che le trasmissioni non ci attacchino più di tanto. Sai, questi si muovono, fanno parlare. L’arbitro barese non è molto chiaro: Gli altri magari, eh?...così, sai, poi magari qualcuno preferisce non esporsi in prima persona...
LUCIANO, GIOIA MIA...
Sempre il caso Reggina-Juventus. Il presidente dell’Associazione italiana arbitri, Tullio Lanese, chiama Moggi. Discutono sugli episodi della partita. Sembrano aver fretta tutti e due.
MOGGI: Cinque minuti... Il presidente degli arbitri usa toni molto confidenziali.
LANESE: Gioia, ho avuto una riunione qua, un minuto…
MOGGI: Cosa è successo?
LANESE: La storia dei fumatori, perché dobbiamo distribuire la circolare, la disposizione di Carraro a tutti gli arbitri di tutte le categorie. Il riferimento è per gli allenatori che non possono fumare in panchina.
LANESE: Ti avevo chiamato perché ieri ho visto questo stronzo del papà.
MOGGI: Eh…
LANESE: Lui addirittura vorrebbe più di quanto si è detto… Io ho detto: guarda io intanto c’è sta cosa se tu eri presente, faccio in modo di farti salire al 100%, per altre cose ne parliamo più in là. Perché gli ho fatto capire che non se le merita, non si fa, perché mi ha rotto i coglioni, guarda io... perché dopo quello che ho visto in tv ero incazzato come una belva.
MOGGI: E' una cosa incredibile. Era una cosa incredibile.
LANESE: Lo so, non mi dire. Io so tutto, l’osservatore è un mio amico e mi ha detto che ti ha visto entrare. Mi ha detto: "Io che devo fare?". Tu, gli ho detto, non c’eri e ti fai i cazzi tuoi. Lanese ridacchia: Giusto?
MOGGI: Gliene ho dette di tutti i colori...
LANESE: Lo so, lo so. So tutto, gioia...
MOGGI: A lui, agli assistenti…
LANESE: La prossima settimana vengo perché ti voglio parlare personalmente. Senti ho bisogno di una cortesia. Oggi…
MOGGI: Ma... Tieni conto che io mercoledì sono a Messina con la Nazionale.
LANESE: Ah, vieni… e stiamo insieme, vieni a casa mia, caso mai...
MOGGI: Ci organizziamo.
LANESE: Stiamo un po’ a casa mia che è meglio, guarda.
MOGGI: Va bene, va…
LANESE: Ti volevo dire, la c’è un mio amico. Gli puoi dare un paio di magliette per miei figli?
MOGGI: Si, hai voglia, hai voglia. Ti giuro sui miei figli.
MOGGINO GALANTE
Il figlio di Luciano Moggi, Alessandro, è indagato dalla Procura di Roma per via della Gea World, la società di intermediazione di cui è presidente. Alessandro appare in diverse intercettazioni. In una racconta a un amico la storia di un appuntamento "galante" che si è trasformato in un insuccesso. È la storia di un weekend a Parigi per conquistare Ilaria D’Amico, la famosa conduttrice di Sky. Moggi junior si lamenta al telefono e fa delle cifre, parla di soldi.
A. MOGGI: Pensavo, speravo, ci contavo, invece sono andato a buca... Ho speso 10 mila euro per portarla a cena a Parigi, ho preso un aereo privato, un albergo di lusso, un ristorante favoloso, ma è andata buca.
Questa telefonata, come tante altre, è finita nel tritacarne, nel calderone delle intercettazioni. Storia da rotocalco? Sussurri del calcio dietro le quinte? Forse millanteria del giovane Moggi. O, chissà, soltanto uno spiacevole equivoco. Ilaria D’Amico, brava e bella giornalista tv (ha intervistato in esclusiva anche il figlio del colonnello Gheddafi), tace, non entra nella questione.
MUTU LIBERO
Luciano Moggi e il figlio Alessandro parlano dell’acquisto del giocatore rumeno Adrian Mutu.
A. MOGGI: Senti, ti volevo dire: domani c’è la sentenza di Mutu, no? Della squalifica. Potrebbe essere anche di sei mesi, io ieri ho preso la procura di Mutu.
L. MOGGI: Vedi, se lo lasciano libero, lo prendiamo subito noi.
A. MOGGI: È libero, è già libero.
L. MOGGI: Allora lo prendiamo noi.
A. MOGGI: Eh, io questo ti volevo dire. Perché io ora devo parlare un po’ in giro. Però se interessa a voi...
L. MOGGI: Ma come in giro? Questo si prende subito.
FINCHE’ CI SONO IO...
Luciano Moggi parla con il procuratore di Fabio Cannavaro, Gaetano Fedele (del giro Gea). Fedele si lamenta perché il suo assistito non ha giocato in Bielorussia.
FEDELE: Ti ho chiamato perché ci tengo. Fabio ci è rimasto molto male per questo fatto...
MOGGI: Quale?
FEDELE: Il fatto che non gioca, che Lippi...
MOGGI: Non deve rompere e…
FEDELE: Ho capito sai... Il procuratore si arrabbia.
MOGGI: Lui, lui deve... ascolta...
FEDELE: Ho capito, ma mettiti nei panni suoi...
MOGGI: Lui non è più nell’Inter. Poi, voglio dire, è rientrato, ha fatto una partita a distanza di due giorni. Non può fare un’altra partita. Non è nell’Inter, deve attenersi a quello che gli dico io.
FEDELE (arrabbiato): Lui ci teneva per le presenze.
MOGGI(arrabbiato): Ho capito, lui ci tiene. Ma io tengo a tanti.
FEDELE: Allora non vada neanche in panchina. A questo punto...
MOGGI: Ma perché? Tanto non lo fa giocare...
FEDELE: Metti che si fa male uno. Non lo fa giocare?
MOGGI(sempre arrabbiato): Tu non ti devi preoccupare, lascia fa a me... Il problema, praticamente... Qui si fa in una maniera un po’ diversa. Non è che i giocatori dettano legge.
FEDELE(arrabbiato): Il problema non è questo, io non ti ho detto che vuole giocare. Io ti ho detto che c’è rimasto molto male. E’ diverso.
MOGGI(arrabbiato): Vabbè, c’è rimasto male... Ci rimane meglio un’altra volta.
FEDELE(arrabbiato): Ha fatto 81, 82 presenze.
MOGGI(arrabbiato): Ma chi se ne fotte! Chi glielo leva il posto da titolare nella Nazionale? Fino a che, fino a che ci siamo noi non ci so problemi. Voglio dire non esiste... Abbiamo il Messina, non è mica una partita facile. E poi dopo abbiamo 10.000 giocatori che ci rientrano dalle Nazionali, è un momento di precarietà degli attaccanti. Digli che capisca la Juventus. E presto. Perché non è l’Inter. Qui non si gioca, qui si gioca veramente, ma non si gioca sulle cose, si fa seriamente...
IL C.T. LIPPI, O NO?
Sempre sul caso Cannavaro. Luciano Moggi avverte il ct Lippi e gli parla delle lamentele del Fedele perche Cannavaro non è stato utilizzato.
LIPPI: Ci avevi parlato con Cannavaro, poi?
MOGGI: Si, glielo dissi... Dissi...
LIPPI: Ah, ci hai parlato?
MOGGI: Sì, gli ho detto, gli ho spiegato, gli ho parlato...
LIPPI: Vai tranquillo.
MOGGI: Però lui… Però lui ha fatto, ha fatto una cosa che non mi è piaciuta…
LIPPI: Cioè?
MOGGI: Ti ha fatto telefonare da...
LIPPI: Mi ha fatto telefonare da Fedele. Ah, perché, lui in pratica doveva giocare. Voleva giocare perché era a Parma. Ma gli ho detto: guarda che non sono mica io l’allenatore, eh? Oh, attenzione! Voglio dire, non... La telefonata si interrompe.

La lunga telefonata tra Carraro e Moggi è uno spaccato sulle manovre politiche per il controllo della Federcalcio: il presidente federale parla del possibile appoggio di Pisanu, è duro con i fratelli Abete, il suo vice Giancarlo e Luigi, presidente della Bnl, accomunato a Della Valle, Cipolletta e Montezemolo, ma nel ruolo di "cameriere". Gravina è consigliere della Federcalcio, Macalli presidente dei club di C, Tavecchio dei Dilettanti.
MOGGI: Senti un po', invece la situazione qui è un pochino...non è...ehm diciamo...questi vanno a sbandierare ora, dopo che tu gli hai detto che nel 2006 vai via, che vogliono andare al voto a tutti i costi!...Loro si sentono troppo sicuri di se stessi, non...però c'è stato qualche cosa che non ha
funzionato, Franco, eh?.... Loro hanno la sensazione che noi siamo deboli!
CARRARO: Cosa?
MOGGI: Hanno la sensazione che noi siamo deboli!
CARRARO: Ma , guarda, io non credo così! Non credo! Io...io penso una cosa, che....io penso che bisogna andare addosso alle società di serie C. Perché lì Gravina dice un sacco di fregnacce, perchè...
MOGGI:...io a Gravina, guarda, gli ho detto le persone come te, guarda son cancellate dal mondo! Questo è un figlio di puttana che sale sul carro di tutti!
CARRARO: Sì, ma poi lui continua a dire che...che Macalli è d'accordo, è d accordo con noi , è d'accordo con noi, però poi Macalli ai giornali gli dice: allora , secondo il mio punto di vista...sai noi bisogna andare a beccare i giocatori che riusciamo, gli allenatori che riusciamo, e...e...gli allenatori che riusciamo, i giocatori che riusciamo, e..e.. i cosi, come si chiama, ...e i...le società di serie C!....
MOGGI:...Allora!
CARRARO:....Siccome, tra l'altro, Pisanu ti ha chiamato e ti ha detto che se bisogno , in qualche caso , gli si può dire a Pisanu di fare il servizio...
MOGGI: ....infatti, io, ascolta, io, martedì vengo a Roma in mattinata apposta!
CARRARO: Eh!
MOGGI: Io voglio, io voglio vedere un pochino, anche sotto il profilo....perchè...non... non... non deve essere tralasciato e trascurato niente!...
CARRARO: No, ma guarda la questione è che bisogna concentrarsi sulle società di serie C ! Punto e basta! Perchè se noi abbiamo... i dilettanti reggono, i..i....
MOGGI:...sì , però, vedi Franco, i dilettanti reggono, dunque tu saprai che io ho fatto venì qui,...
CARRARO:...si, so tutto, so tutto!
MOGGI:...eh, allora, io ti dico, i dilettanti è vero che reggono però Tavecchio m'ha detto, tranquillo, tranquillo, dice: però non mi lasciate solo! Io ricevo rimpro... ricevo rimbrotti da tutti quanti, tutti mi danno del testa di cazzo, io ci sto, mi ha detto! Ma non mi lasciate solo! E questo, lo ha sentito anche Antonio! Perchè , in pratica...
CARRARO:...ed allora che cosa vuole? Ma chi lo lascia solo, scusa?
MOGGI:...no, no, no,...per noi...abbiamo...no, la verità è che noi, facciamo questa attività così , quando c'è tempo! Invece gli altri lo fanno da professionisti!
CARRARO: No loro fanno questa attività solo ed esclusivamente, capito?
MOGGI: Eh, apposta! Vedi, è diverso!
CARRARO: No, ma la vera verità è che bisogna, ti ripeto, bisogna andarsi a beccare le società di serie C!
MOGGI: Ed io ho già messo a capo di una certa corrente il presidente dell'Avellino! E....
CARRARO: ....però bisogna , ripeto, bisogna , bisogna che in qualche caso, in caso di qualche decina di società che si sappia che si potrebbero far cambiare a nostro favore, Pisanu è disponibile ad intervenire , gli si dice guarda...però gli si deve dare un elenco di società sulle le quali intervenire! Perch‚ non è che...
MOGGI:...io, no, ma io martedì ti do tutto! Io , adesso, lunedì io ora...
CARRARO:..prima di andare da Pisanu , tu vieni da me!
MOGGI: No, vengo da te , è chiaro! No lunedì...io martedì mattina, Franco, io sono a Roma!
CARRARO: Sì, però bisogna avere un elenco...
MOGGI:...lo voglio dedicare...sì a questo ci penso io, vai tranquillo!...Lo voglio dedicare a tutte queste cose qua perchè ho la sensazione,...non ho la sensazione, ho la certezza...la certezza che noi facciamo queste cose enpassan e gli altri lo fanno da professionisti , alla giornata!...Ehm ci son delle persone che impiccherei, tipo quel Gabriele Gravina, altri che non so neppure che qualifica dargli, perchè...ehm fanno gli impiegati . inc.. Abete, fa l impiegato di Della Valle ed è pure...
CARRARO:....eh, vabbè, ma è normale , è così è sempre stato così! MOGGI: Lui non sa dare una risposta a nessuno, se non dicendo aspetta che devo sentire!
CARRARO: Vabbè! Per forza, ma è sempre stato così, ehm il il fratello di...di Abete,...Luigi, che pure ha più personalità di lui, è il primo cameriere di Della Valle, nel senso che lui fa sempre le vacanze pagato da Della Valle, o all'albergo Cala di Volpe o sulla barca di Della Valle, cioè.. è...è... in Banca Nazionale del Lavoro solo perch‚ Della Valle lo sostiene , eccetera! Pertanto, voglio dire, non c'è dubbio che sia così, eh? È un fatto...è un fatto... È un fatto un pò, un pò politico ed un pò , perchè c'è anche un aspetto politico, eh? Perch‚ tutto il Gruppo il Gruppo Della Valle , Innocenzo Cipolletta, Luca di Montezemolo eccetera , danno anche un contenuto politico! Basta leggere la...
MOGGI: No, no, ma è fuori dubbio questo!
CARRARO: Basta leggere l'atteggiamento che ha il Sole 24 Ore , eh? Allora, voglio dire, questo è un gruppo di potere che vuole mettere le mani sul calcio! Ma io lo avevo capito da tempo, e quando ho detto che me ne volevo andare, era anche perché‚ capivo che..ch...che noi siamo un'armata Brancaleone!
MOGGI: Si, si, no , guarda, su questo non ho dubbi! Io....e.. mi dispiace pure dì queste cose ma è la verità! Io poi sai, ad un certo punto, poi...
CARRARO:...no, ma questa è un'armata Brancaleone ed alla fine io, per carità, se ci si fa, ci si fa, sennò se ne va! Io non...
MOGGI:...no, no, ma a fare ce la facciamo! A fare ce la facciamo! Ma ce la facciamo perchè non prendono quei voti che credono in serie A ed in serie B ! Ce la facciamo perchè Tavecchio...poi ce la faremo anche perch‚ alcuni giocatori non diano...non fanno quello che gli viene detto!
CARRARO: Ecco! L'importante è che bisogna lavorare su giocatori ed allenatori e soprattutto sulle società di serie C!
MOGGI: Comunque tu, lunedì mattina, verso le 11,30. 12,00 son lì da te, prima di andà da Pisanu...
CARRARO:...martedì, mi hai detto?
MOGGI: martedì, martedì, si!Ok!
CARRARO: Martedì allora... Ma a che ora sei lì?
MOGGI:...noi ci sentiamo...noi ci sentiamo prima...
CARRARO: ...alle 11,30 , eh?
MOGGI: alle 11,30-12,00!
CARRARO:....11,30- 12,00. Va bene! Ciao!


a cura di G.Bovolenta e L.Garlando
Fonte: Gazzetta.it