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"Bilancio positivo"
Lunga intervista al direttore Marino che spazia dal campionato concluso, al mercato, al calciosconquasso.

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19 Maggio 2006 -- A termine della gara di ieri con lo Spezia, il direttore sportivo del Napoli, PierPaolo Marino, ha effettuato in sala stampa un resoconto della stagione appena finita e tracciato alcune linee per la costruzione del Napoli del futuro: “Il bilancio è stato positivo – ha esordito Marino - perchè quando ci hanno permesso di fare mercato da allora siamo primi in classifica, abbiamo perso la coppa però con due pareggi, senza perdere, poi essere già in B da un mese a questa parte ha influito, mentre loro se la sono tirata fino alla fine, quindi erano ancora carichi. Oggi, da un lato la prestazione è stata brutta, da un lato, cosa volete che vi dica, fra feste, festini, pasticcini, inaugurazioni di club e altro, già è molto che abbiamo dato ancora una parvenza di squadra. Poi secondo me, poiché all’andata avevamo stradominato, abbiamo preso pure l’impegno un po’ sotto gamba, perchè eravamo convinti che potevamo vincere tranquillamente, comunque mi è piaciuto molto la fiammata finale. Comunque ritornando al bilancio, possiamo dire che è positivo, abbiamo vinto con 13 punti di vantaggio, abbiamo mantenuto il San Paolo imbattuto da un anno e mezzo, i numeri sono tutti dalla nostra parte.”

“Quello che volevo era andare in serie B con una squadra che poi non fosse da rifondare, siamo andati in serie B stravincendo il campionato e con una squadra che dovrà essere solo puntellata e che ha un età media fra le più giovani della categoria e questo va riconosciuto, perchè a Napoli si poteva fare un discorso di mettere giocatori vincenti di 31, 32, 33 anni, mentre invece siamo andati in B con gente come Pià, Calaiò, Bogliacino, Amòdio che hanno 23, 24 anni, poi abbiamo Iezzo che è un portiere da A. Non siamo solo andati in seri B, abbiamo dimostrato che il progetto può crescere, è chiaro che adesso bisognerà impegnarsi sempre di più però non ci andiamo con l’anno zero ma con l’anno due”.

“Il Palermo ci ha consegnato una lista di giocatori che secondo loro sono disponili – ha detto parlando di mercato - con Zamparini abbiamo un buon rapporto, valuteremo, mi fa piacere che Zamparini abbia pensato al Napoli come interlocutore, però poi bisognerà vedere se c’è la reciproca convenienza nelle scelte, di sicuro di prestiti assolutamente non se ne parla. Noi siamo due anni che compriamo tutti i diritti d’immagine dei giocatori perchè il presidente De Laurentiis è un gestore dei diritti, quindi non è una novità trovare queste clausole nei contratti. In queste partite Reja ha voluto provare più un modulo che un giocatore, perchè muovere Bogliacino e portarlo avanti quando poi ha dato il meglio di se in questo finale di stagione come regista arretrato, non credo che converrà riportarlo come trequartista, poi certo, è Reja che valuta".

Marino ha poi parlato delle nuove norme varate per il campionato di B con le limitazioni nella rosa e negli ingaggi: “Il nuovo regolamento per la serie B, ho capito che è una grande limitazione per le società che intendono investire e sicuramente è un vantaggio per chi fa un campionato di transizione ed è un handicap per chi come il Napoli ha la necessità di essere competitivi subito. Essere competitivi, significa mantenere la possibilità che il Napoli guadagni la A, il che vuol dire che possiamo guadagnarla anche fra due anni e non è detto che debba avvenire l’anno prossimo solo perchè ci chiamiamo Napoli. Non capisco questa frenesia che c’è nei mass-media che vorrebbero già tutto fatto e pronto - ha poi detto ritornando sul calciomercato - guardate che siamo a maggio e che mancano ancora un mese e mezzo all’inizio del mercato. Se compro tutti i giocatori adesso, poi voi cosa scriverete? Se poi cambia qualche scenario che ad oggi è imprevedibile, che cosa faremo? Ora noi abbiamo la possibilità di valutare tutto quello che ci gira intorno e poi quando faremo delle mosse, siccome ne dobbiamo fare poche ma buone, valuteremo bene e non è eslcuso che saranno delle mosse che dovremo fare quando i tempi del mercato saranno canonici. Sicuramente in ritiro cercheremo di portare già un buon numero di nuovi acquisti”.

“Noi, quando diciamo il Napoli dei napoletani, - ha poi chiarito Marino interrogato sulla questione -Dico, se riusciamo a prendere un napoletano che è andato via da Napoli ed è un giocatore già fatto, ci fa piacere, però il vero obiettivo è di farli crescere in casa, cioè al lavoro che andremo a fare all’interno del settore giovanile. Non è quindi che quando scegliamo un giocatore gli chiediamo la carta di identità, è chiaro che poi se sulla strada incontriamo dei giocatori tipo Paolo Cannavaro, che sono funzionali al progetto e che sono nati anche a Napoli è chiaro che siamo più contenti, però il progetto prevede la valorizzazione dei giocatori napoletani in casa nostra, cioè di giocatori che hanno fatto la fortuna dell’Empoli e cosi via negli anni, che non vadano via e che si possano affermare con noi”.

“Il massimo della pena è l’esclusione del campionato per un illecito sportivo - ha rispoto a chi gli chiedeva le sue senzazioni su un possibile ripescaggio del Napoli in A - Con i meccanismi nuovi dei ripescaggi, sembrerebbe da una prima proiezione che noi siamo terzi dopo il Bologna ed il Torino, quindi è inutile illudere la gente, io sarei contento di conquistare la A sul campo, come credo anche i nostri tifosi. Non sono un giudice sportivo, non so se ci saranno penalizzazioni, retrocessioni, estromissioni, noi possiamo fare solo delle ipotesi, non credo che ci saranno 4, 5 esclusioni, perchè da quello che leggo c’è una gradualità di responsabilità. Però, fare un’altra estate col sogno del ripescaggio mi sembra che non sia il caso, quindi c’è bisogno di un ambiente serio che faccia capire alla gente che non deve illudersi. A noi serve un ambiente compatto che ci aiuti l’anno prossimo a considerare che il Napoli con grande dignità, con grande orgoglio ha ritrovato quella categoria che ci è stata tolta, secondo me, con una ingiustizia. Con grande dignità siamo andati in serie B, allo stesso modo sarei contento, con grande orgoglio come dicono in nostri tifosi, di andare sul campo ed in un paio di anni riconquistare la A, anche perchè questo era il campionato dove la squadra si trovava prima che Carraro decidesse di metterla in serie C”.

Parlando del momento di grave crisi che sta vivendo il mondo del calci, ha poi affermato: “Sono preso da questa rinascita del Napoli che mi interessa molto di più di quello che succede esternamente, perchè io credo che dobbiamo essere concentrati sulle nostre positività e poi, dopo un presidente come De Laurentiis, che sicuramente guadagnerà spazio nel governo del calcio perchè ha idee, competenza, mezzi e serietà per farlo e a quel punto credo che saremo in buone mani, perchè con la crescita del Napoli il calcio non potrà fare a meno di avere in Lega uomini come De Laurentiis. Noi abbimo vinto un campionato in maniera limpida, pulita e con grande orgoglio, penso solo al Napoli e non a chi deve dimettersi e a tutte le disgrazie che ci stanno intorno, noi pensiamo ad andare avanti ed io non posso distrarmi da un lavoro che mi richiede 25 ore su 24, vi assicuro che è una dedizione totale. Vi rendete conto di quello che abbiamo fatto? Adesso venite a fare le interviste e ad assistere agli allenamenti in un centro che è all’avanguardia. Se penso alla prima settimana di lavoro che non sapevo nemmeno dove sedermi e gli altri stavano già alla prima di campionato e nonostante questo abbiamo perso una finale play-off che abbiamo dominato e che oggi siamo andati in serie B, con 13 punti di vantaggio, con un progetto ch e è pulito, limpido, con una unità di intenti che è totale con la gente di Napoli, io non riesco che vedere una positività in tutto - ha concluso Marino - quindi io credo che ci sia tutto per fare bene soprattutto se manterremo le nostre posizioni di dignità ed orgoglio e, come dico sempre, il tempo è galantuomo perchè poi dopo raccoglieremo i frutti”.