Calcio scommesse: anche Sosa coinvolto.
16 Maggio 2006 -- Accelera l’inchiesta della Procura di Udine, aperta un anno e mezzo fa dal sostituto procuratore Lorenzo Del Giudice. Ieri gli uomini della Guardia di Finanza, nucleo di polizia tributaria, hanno effettuato diverse perquisizioni. Le persone coinvolte sono circa quaranta e i giocatori implicati una ventina. I nomi di alcuni calciatori (o ex calciatori) erano già venuti fuori mesi orsono: Iaquinta e Pinzi (Udinese), Jankulovski (Milan), Di Michele (Palermo), Abeijon (Cagliari), Thomas Manfredini (Rimini), Ferrante (Ascoli), Margiotta (Piacenza), Bia (ex Inter e Bologna), Sosa (Napoli), Walem, Pierini e Pineda (ex Udinese), Scarlato (Crotone).
Tutti presunti scommettitori, assieme a una ventina di imprenditori del Nordest, appassionati di giochi d’azzardo. Di Michele, Jankulovski e Ferrante, convocati nei mesi scorsi dagli inquirenti, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. L’unico a deporre era stato Roberto Sosa.
IL VIDEO - La lista va aggiornata, le ultime indagini hanno fatto emergere elementi su nuovi protagonisti: Zeljko Kalac, portiere australiano del Milan, convocato per la prossima coppa del Mondo; Stefan Schwoch, centravanti del Vicenza; Vincenzo Sommese, esterno del Mantova; Salvatore Fresi, ex difensore di Inter e Juve, oggi alla Battipagliese in serie D; Attilio Gregori, ex portiere di Roma, Udinese e Verona.
Quasi tutti i coinvolti condividono il fatto di aver militato una o più stagioni nell’Udinese e quelli che non rientrano in tale categoria hanno avuto altrove compagni di squadra con un passato agonistico in Friuli. Abeijon e Pineda (ex Udinese), per esempio, sono stati assieme al Cagliari. Nella prima parte del 2003-04 Kalac e l’ex bianconero Massimo Margiotta erano tutti e due al Perugia. Proprio Kalac è scommettitore che non si cura di prendere precauzioni: la Gazzetta ha ricevuto un video in cui si vede il portiere che entra in un’agenzia autorizzata di Gallarate (Varese) e fa le sue scommesse con naturalezza (si veda sequenza fotografica presente sul
sito della gazzetta in alto).
Su Udine il meccanismo è simile a quello scoperchiato dalle Procure di Torino e Parma a proposito di Gigi Buffon e dei tre ex juventini Chimenti, Iuliano e Maresca. I presunti scommettitori di Udine puntavano per interposta persona, consegnavano il denaro per le giocate ad A.Z., edicolante di una piazza nel centro della città. Un flusso di soldi notevole, che ha insospettito la Finanza. Milioni di euro giocati su siti online, di preferenza inglesi, attraverso la schermatura del giornalaio. Su che cosa scommettevano i calciatori? Su questo punto gli investigatori sono riservati, sanno che per la giustizia sportiva la questione è centrale. Sul piano penale scommesse effettuate in questa contorta maniera non portano a pene rilevanti, per lo più si rischiano contravvenzioni. L’articolo 5 del codice di giustizia sportiva, però, è severo: squalifiche non inferiori ai 18 mesi per i tesserati che scommettono su partite in ambito Coni, Fifa e Uefa. A suo tempo il generale Italo Pappa ebbe un colloquio col pm Del Giudice, ma da quel contatto non uscì alcuna iniziativa. Ora sembra inevitabile che Pappa si rifaccia vivo con la Procura di Udine e chieda di vedere le carte per eventuali deferimenti. Troppi i calciatori chiacchierati, non si può fare finta di niente. Caro Pappa, si dia una mossa e domandi gli incartamenti anche ai magistrati di Torino e Parma.
Ieri, nell’operazione disposta dal pm Del Giudice, sono state perquisite tante abitazioni. Qualche problema per casa Kalac, il portiere è volato in Australia per il raduno della sua nazionale. I finanzieri hanno citofonato a Giampiero Pinzi. «Mi è stato chiesto di aprire il computer — conferma il mediano dell’Udinese —, ma niente è stato trovato perché io sono pulito, non ho mai scommesso. Penso di essere indagato, ancora non lo so. Mi dà fastidio che il mio nome finisca sui giornali per motivi del genere, ma rimango tranquillo perché ho la coscienza a posto». Mai conosciuto l’edicolante-intermediario? «So che attraverso questa persona si poteva giocare al casinò». Al casinò? «Sì, roulette e cose del genere, molti lo facevano. Io, però, non c’entro, mai giocato né scommesso». Morgan De Sanctis, portiere dell’Udinese e riserva per il Mondiale, è stato sentito in caserma come persona informata dei fatti. «Articolo 351 del codice di procedura penale - spiega De Sanctis -, attenzione a quello che scrivete perché io faccio partire le querele. Non sono indagato, non ho mai scommesso un euro. Mi hanno fatto delle domande perché sono amico di persone coinvolte nell’inchiesta e ho firmato il verbale. Tutto qua». Resta un dato di fatto: Buffon e Iaquinta, due dei 23 azzurri convocati da Marcello Lippi per Germania 2006, sono dentro storie di scommesse. E le sorprese, forse, non sono finite.
A cura di
Sebastiano Vernazza
FONTE: www.Gazzetta.it