11 Maggio 2006 -- Il capitano degli azzurri commentando la bufera che ha travolto il mondo del calcio si è così espresso: “ Indubbiamente quando ci sono tante società indagate c’è dello stupore. Se ci sono delle persone che sono indagati non vuol dire che hanno commesso degli illeciti, prima di dare dei giudizi bisogna verificare che tutto sia vero. In Italia c’è il calcio pulito - ha sottolineato Montervino- ci credo altrimenti non potrei fare più il calciatore, mai nella mia carriera ho pensato che ci poteva essere dell’illecito. Anche il tifoso che viene allo stadio sicuramente crede nel calcio. Napoli è una di quelle città che fanno 50 mila tifosi di presenze allo stadio perché si sentono vicini alla loro squadra del cuore e che credono ancora nel calcio pulito. Forse ci sono delle società che sono in crisi e hanno avuto un comportamento poco pulito, ma sono convinto che tutto questo caos finirà come sempre”.
“Preferisco parlare di calcio giocato- ha continuato il capitano- Queste due gare ci diranno chi veramente è il più forte della serie C. Sarà il campo che ci dirà chi è il più forte, il rettangolo di gioco è l’unico che può definire chi è più forte dell’altro. Noi vogliamo vincere questa super coppa perché potrebbe essere il primo trofeo di questa nuova società”.
Montervino si poi soffermato a parlare degli innesti in arrivo a Napoli: “Per me il Napoli è già competitivo così come è. Il direttore dice che servono quattro o cinque elementi soltanto per dare dei ricambi ad una squadra che non può durare per tutte le 42 partite. Il Napoli dovrà sempre lottare per vincere, quindi ha bisogno di giocatori che gli facciano fare il salto di qualità. Ma ciò non toglie che questa squadra non sia già competitiva, visto che abbiamo vinto il campionato sul campo”.