07 Maggio 2006 -- E' finita come era iniziata, cioè con un pareggio, questa disavventura del Napoli in serie C, cominciata il 26 settembre del 2004 in casa col Cittadella (3-3), una disavventura 'infangante' come l'ha definita il DS Pier Paolo Marino, am che verrà presto cancellata dal ritorno all'antica denominazione S.S.C. Napoli. La gara è stata brutta e noiosa, di emozioni ve ne sono state pochissime, Reja viste le squalifiche di Giubilato e Sosa, oltre che gli infortuni di Cupi, Capparella e Savini da ampio spazio alle cosiddette seconde linee. Così ritrovano il terreno di gioco dal primo minuto i vari Gianello, Lacrimini, Montesanto, Grieco, Amòdio, in panchina presenti i giovani della primavera Briotti, Palumbo e Ramaglia che per l'occasione esordirà in prima squadra.
La prima azione degna di nota arriva 8' con un tiro dal limite di Carboni che sfiora la traversa. Al 13' Zerbini si infortuna ed al suo posto entra Ventura. Al 18' la vera prima grande occasione è per il Napoli con un tiro in diagonale di Calaiò da ottima posizione che termina di pochissimo fuori. Al 33' Bogliacino serve Pià che di collo esterno cerca il pallonetto, ma la palla termina alta sulla traversa. Al 35' brivido lungo la schiena dei tifosi del Napoli col cross di Micco che attraversa tutta l'area azzurra senza che, fortunatamente, qualcuno riesca a deviarla alle spalle di Gianello fresco trentenne (oggi è il suo compleanno insieme a Montervino che di anni ne fa 28).
Ad inizio ripresa il Napoli sembra più intraprendente. Al 03' da un cross di Lacrimini, Calaiò stacca di testa mandando di poco a lato. Cominciano una serie di sostituzioni e così nel Napoli entreranno Trotta, Briotti e Ramaglia rispettivamente per Grieco, Montervino e Pià, mentre nel Lanciano usciranno per infortuni Carbone e Caremi per Ciccocioppo ed Iezzi. La gara va via via spegnendosi senza emozioni, nè azioni degne di nota, così non resta altro che annotare al 25' una punizione dal limite di Micco direttamente fra le braccia di Gianello, bisogna poi arrivare al 47' per l'altra vera occasione capitata sempre fra i piedi di Calaiò che servito da Trotta cicca clamorosamente il pallone, poi Ramaglia non riesce a deviare in rete, ma tra l'altro era finito in fuori gioco.
Gli azzurri, per l'occasione in maglia bianca, hanno avuto sulla carta maggiori opportunità di portare a casa i tre punti, ma evidentemente non c'era la giusta motivazione e concentrazione per chiudere il campionato con una vittoria, così alla fine la nota più importante della giornata è l'esordio del giovane attaccante Ramaglia, classe '89, al posto di uno spento Pià. Sebbene i due gol falliti, si può comunque dire che Calaiò è stato uno dei migliori. Deludenti le cosiddette 'seconde linee' in particolare Grieco, molto falloso Montesanto che ritornava in campo dal primo minuto dopo la gara col Grosseto. L'unico che ha cercato veramente di mettersi in mostra, senza purtroppo riuscirci è stato il solo Lacrimini, per il resto della squadra la partita è stata al limite della sufficienza. Il Napoli chiude col 3 pareggio consecutivo a quota 68 e con Calaiò che si conferma capocannoniere con 18 gol. Non resta altro che aspettare queste altre due gare di quella che molti tifosi hanno definito la Coppa Macalli per poter definitivamente staccare la spina, ma ora la partita più importante la dovrà giocare Marino con la costruzione per la squadra che in B dovrà lottare per una pronta promozione in A.
A cura di Michele Spampanato