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Pareggio ed emozioni
Napoli in vantaggio per due reti alla fine del primo tempo, si fa raggiungere nella ripresa, stagione finita per Capparella.

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23 Aprile 2006 -- C'era area di festa allo stadio Zecchini dove si affrontavano oggi pomeriggio il Grosseto ed il Napoli e tutto sommato il risultato di pareggio sembra aver accontentato un po' tutti, il Grosseto che è ancora in lotta per un posto per i play off ed il Napoli che orami, acquisita la promozione, si è divertito a giocare con spensieratezza, forse anche troppa, visto quanto accaduto nella ripresa. La nota negativa è, però, l'infortunio di Capparella che ha riportato una frattura composta della clavicola e che dovrà restare fermo per un mese e mezzo.

Reja si affida in attacco alla coppia Calaiò-Pià e poi da spazio a chi ha giocato meno in questa stagione mandando in campo dal primo minuto Gianello (per l'occasione anche capitano) tra i pali al posto di Iezzo, Romito al posto di Giubilato e Lacrimini al posto di Cupi (che non era proprio partito per problemi fisici) in difesa ed Amòdio a centrocampo al posto di Montervino. E' il Grosseto ad avere nella prima frazione di gioco il maggior possesso palla senza mai rendersi pericoloso, mentre gli azzurri giocando palla a terra riescono a creare molte azioni da gol e a dare anche spettacolo. Al 4' ci prova Maldonado con un tiro al volo su cross dalla destra di Trotta ma non inquadra lo specchio della porta e la palla termina sul fondo. Al 14' il Napoli passa in vantaggio: su punizione dalla destra di Trotta, Calaiò di testa insacca alle spalla del portiere del Grosseto e sale a quota 18 nella classifica dei cannonieri; particolare curioso il fatto che gli ultimi 5 gol di Calaiò sono stati realizzati tutti di testa. Al 31' grandissima azione di Calaiò che fra tre uomini e dalla lunghissima distanza calcia di sinistro costringendo Rossi a deviare in angolo sulla destra. Al 32' sul cross dalla destra la palla giunge al limite per Capparella che tenta il tiro ma la palla finisce fuori. Al 35' incredibile palla gol sciupata da Capparella che su contropiede del Napoli, servito in area da Trotta, tutto solo cicca la palla a pochi metri dalla porta. Al 40' l'infortunio a Capparella che contrastato in maniera fallosa da Consonni (che verrà ammonito) cade a terra sbattendo la spalla in malo modo al suo posto entra Montervino. E proprio Montervino al 42' va via sulla sinistra supera due avversari e poi con un tiro cross trafigge Rossi sul secondo palo, portando il Napoli sul 2 a 0. Finisce così il primo tempo con gli azzurri meritatamente in vantaggio.

Nella ripresa, Reja non rischia Calaiò colpito duro nel primo tempo (per lui però niente di grave) e manda in campo al suo posto il Pampa Sosa, mentre Allegri inserisce Cipolla per Polani e questa mossa, con la complicità della difesa azzurra, risulterà poi decisiva ai fini del risultato. Da subito si capisce che il Napoli si limiterà a gestire il vantaggio mentre il Grosseto si riversa in attacco cercando di accorciare le distanze, cosa che avviene al 10' quando Cipolla, approfittando di una scivolata al limite dell'area di Maldonado cross al centro dove si inserisce da dietro Sorrentino lasciato solo da Grava ed accorcia le distanze. La squadra di Allegri prende coraggio e continua ad attaccare ed è sempre Cipolla a creare scompiglio nella difesa azzurra che appare con la testa già in vacanza, consentendo al 20' al giocatore del Grosseto di crossare in area per il compagno Sorrentino il cui tiro viene deviato sul palo, prima di finire in angolo. Al 27' arriva il gol del pareggio del Grosseto con l'ex di turno, Consonni, che approfittando dello scivolone dal limite dell'area di Grava, si ritrova fra i piedi la palla buona per sparare un bel diagonale che si insacca sul secondo palo alle spalle dell'incolpevole Gianello. Gli azzurri soffrono maledettamente la vivacità di Cipolla e Sorrentino e così, Reja manda in campo Giubilato per un poco attento Grava. Al 33' il Grosseto sfiora addirittura il clamoroso vantaggio con una punizione dal limite di Garofalo che viene respinta dalla traversa clamorosa con Gianello immobile. Il secondo legno colpito dal Grosseto dà la sveglia alla difesa del Napoli che ritorna attiva e concentrata e senza correre alcun pericolo arriva fino al triplice fischio finale del signor Celi di Campobasso senza correre ulteriori pericoli.

Un Napoli trasformato nella ripresa in formato 'spiaggia' regala il pareggio al Grosseto dopo aver dominato per tutto il primo tempo, questo il commento finale alla gara. Gli azzurri, come raccontato, hanno addirittura rischiato la sconfitta, ma sono stati salvati una volta da un palo e poi dalla traversa. Tutto sommato il risultato di parità è giusto anche se nato da due disattenzioni difensive del Napoli. D'altronde anche i due gol del Napoli sono stati frutto di una certa disattenzione da parte di Rossi, portiere del Grosseto, che si è fatto trovare non in perfetta posizione sui tiri di Calaiò e Montervino. L'impressione è che alla fine del primo tempo la squadra di Reja fosse già sicura di aver vinto la partita e con la testa già a casa, cosa che nel calcio non deve mai accadere perchè come dice Trapattoni "Non dire gatto se non l'hai nel sacco!". A questo poi va aggiunto anche l'uscita nel primo tempo di Capparella che ha riportato una frattura composta della clavicola e che dovrà restare fuori per almeno un mese e mezzo, e poi l'uscita di Calaiò che ha riportato una brutta botta in uno scontro di gioco, ma che comunque non dovrebbe mettere in discussione la sua presenza in campo domenica prossima contro il Frosinone. Un pizzico di delusione, non possiamo nasconderlo, c'è, ma giusto quel pochettino, visto che il Napoli aveva illuso di potersi portare a quota 68 punti (e quindi record di 71 punti del Perugia da battere più alla portata) e di staccare il Frosinone a +15. Tant’è, ci dobbiamo accontentare dei 66 punti e del +13 sulla seconda. Però, perchè nasconderselo? Lasciare questo campionato con una serie di record farebbe piacere a tutti, anche se poi i numeri lasciano il tempo che trovano, perchè quello che conta veramente per il tifoso è ritornare quanto prima in serie A e mettere nel dimenticatoio questi due anni da incubo.


A cura di Michele Spampanato