17 Marzo 2006 -- Andrea Briotti, parlando della sua probabile candidatura alla sostituzione di Savini, ha dichiarato: “Sono molto dispiaciuto per Mirko, abbiamo lo stesso ruolo e qualcuno può pensare cose strane. Quando ho saputo che si era fatto male, mi è dispiaciuto tanto , Mirko è un ragazzo bravissimo. Adesso vediamo cosa decide il mister, io sono sempre a disposizione, anche giocare per pochi minuti è importante”.
“Il presidente ha detto ciò che pensa- ha detto Briotti commentando le dichiarazioni di De Laurentiis - è servito a darci la carica giusta, l’attenzione che occorre per vincere il campionato. Adesso siamo molto concentrati perchè sappiamo che da ora in poi ogni partita è fondamentale. Per quanto riguarda il Pisa già siamo in clima partita, già si parla degli avversari per cui dico che arriveremo alla partita con la giusta cattiveria. Il Pisa è una squadra diversa da quella che abbiamo affrontato nella gara di andata, credo che faranno come tutte le squadre che quando vengono al S. Paolo, si chiuderanno in difesa e per diventerà difficile fare gol, sarà una gara molto dura e fondamentale. Se abbiamo l’atteggiamento come nelle ultime partite, la concentrazione giusta non credo che ci saranno problemi. Se ritorniamo all’atteggiamento sbagliato che avevamo prima si può complicare tutto ma, siamo sulla strada giusta perché il gruppo è compatto”.
Briotti ha poi parlato dell’importanza di essere a Napoli per la sua crescita calcistica: “Certe situazioni ti fanno crescere e in questa esperienza che faccio a Napoli, ci sono stati momenti difficili ma, anche momenti belli, durante i momenti difficili ho imparato tante cose, mi sono stati vicini i miei compagni, Montervino, Fontana, Giubilato mi hanno dato dei consigli, mi hanno aiutato tanto. Nella partita con la Roma non sono andato tanto bene, sono il primo ad ammetterlo, loro mi hanno aiutato tanto e per un giovane è molto importante, anche il direttore ed il mister mi hanno aiutato, queste esperienze servono a far crescere. Una piazza come Napoli è veramente difficile per me che ho solo 19 anni però, ti da quei margini di crescita che nessuna società, nessun ambiente, squadra può darti. Rimanere a Napoli per me sarebbe un sogno, penso di avere fatto bene fino ad adesso, è normale che tutte le occasioni che il mister mi darà le sfrutterò al massimo sia perché debbo qualcosa al direttore Marino che mi ha voluto qui a diciannove anni e anche per la riconferma per il prossimo anno, alla mia età è molto importante per me, quindi queste partite per me sono un banco di prova”.
Il difensore azzurro ha poi sottolineato l’amalgama che si è creata in casa azzurra dopo i momenti poco felici: “Dopo Castellammare siamo usciti da quel momento brutto per merito di tutto il gruppo, del direttore ,del mister, di tutti quanti insieme, ci siamo stretti e abbiamo capito quale direzione prendere. Adesso siamo sulla strada giusta, non è facile continuare su questa strada ma penso che col gruppo che si è creato potremo raggiungere la promozione. Sarà difficile perché la serie C è una battaglia, in questa categoria ci vuole grinta e cattiveria, quindi non privilegia lo spettacolo”.