01 Marzo 2006 -- Oggi pomeriggio, è intervenuto a RadioGol, trasmissione in onda su Kiss Kiss Napoli, il direttore sportivo del Napoli PierPaolo Marino: “Sono dieci partite decisive - ha detto il Dg azzurro commentando il campionato- penso che il campionato non si risolverà prima della penultima partita. Possiamo dire che in queste ultime partite ci giochiamo il lavoro della squadra svolto in questi due anni, quindi sono partite fondamentali. Per cui, lo scopo di stare ancora in ritiro, è che si possa controllare tutte le situazioni nella migliore maniera, è un elemento che ci aiuta nella concentrazione per questa parte finale del campionato. Anche perché riteniamo che ci sia ancora da lavorare in prospettiva di queste partite che tutti sappiamo che valgono tanto”.
“E’ inutile parlare sul sintetico - ha detto Marino parlando della gara contro il Manfredonia - a Castellammare la sconfitta non è stata colpa del sintetico ma, colpa di una giornata storta in cui la squadra non è entrata in campo nella maniera giusta, perchè quello che conta è l’atteggiamento con il quale la squadra va in campo. Il Manfredonia ha sempre lo stesso rendimento sia in casa che fuori, questo vuol dire che questa ‘penalizzazione’ del sintetico non ha motivo esistere. Il Frosinone? Io non guardo gli altri - ha proseguito - con quattro punti di vantaggio più lo scontro diretto che abbiamo vinto, dobbiamo solo pensare al nostro risultato, sono gli altri che si devono preoccupare cosa ha fatto il Napoli. E’ chiaro che mi aspetto dalla Juve Stabia la stessa prova, la stessa concentrazione, lo stesso impegno sportivo che ha messo in campo contro il Napoli. Sappiamo che a Castellammare non è facile giocare per nessuno, quindi non credo che sarà una partita facile per il Frosinone”.
“Ma parliamo dei fatti nostri - ha continuato Marino - voglio precisare che sia io che De Laurentiis riteniamo che il Napoli sta facendo un campionato che non gli appartiene per niente. Però una volta che si sta facendo un campionato, questo va rispettato. E’ un campionato fatto di antagonismo, sotterfugi e mille insidie. Soprattutto per le squadre che non vi possono appartenere per le loro qualità tecniche, tutto diventa difficile. Vediamo che gli stessi problemi che stiamo affrontando noi, dall’altra parte li sta affrontando anche il Genoa che è una squadra costruita da una parte anche per il futuro. Quindi dobbiamo rispettare questo campionato, nel momento in cui lo sottovalutiamo un attimo rischiamo di rimanere insabbiati. Ripeto questa è la categoria in cui siamo, noi dobbiamo essere bravi a usare quelle armi che per noi sono le peggiori per vincere questo campionato fatto di calci e non di calcio. Nel calcio va rispettato tutto quello che si affronta, con dignità e massimo impegno”.