20 Gennaio 2006 -- Francesco Montervino parlando delle condizioni morali del Napoli si è così espresso:“Nella settimana successiva ad un eventuale passo falso, tutti sono curiosi di sapere lo stato d’animo del Napoli. Mi viene da dire che siamo quelli di sempre, indubbiamente il passo falso di domenica ci deve far riflettere e riprendere il nostro cammino, però è una situazione che si già verificata in altre circostanze, quindi siamo abbastanza tranquilli”.
“L’esasperazione eccessiva di qualsiasi tipo di situazione positiva o negativa che ci sia non fa tanto bene-ha aggiunto Montervino- chi viene a Napoli sa che la categoria non conta, conta che si indossa la maglia del Napoli e devi essere il primo. In questo momento quello che a noi calciatori ci viene in mente è il dispiacere di dare ogni tanto un dispiacere alla tifoseria, alla gente che ci sta accanto, a chi ci vuole bene. Senza dubbio si vorrebbe vincere sempre, essere la Juve della serie C, essere la squadra che facesse sentire fieri i propri tifosi. Ma le difficoltà sono tante, sappiamo chi affronta il Napoli come gioca, ci prepariamo a fare un campionato molto difficile, alla fine quello che interessa a noi e a tutti è vincere questo campionato e andare via al più presto da questo inferno. In tutto questo voglio dire di avere un attimo di pazienza, a noi serve tranquillità, riflessione, in questo momento serve tutto quello che in altre circostanze abbiamo messo in atto”.
Montervino ha così commentato il malcontento della tifoseria:“E’ un paradosso perché forse chi ci fischia ci vuole più bene e perché vuole vedere le vittorie ed il bel calcio. In certe circostanze i fischi vanno interpretati come la voglia del tifoso di volere di più. A volte bisogna essere un pò egoista ed il tifoso napoletano in qualche circostanza dimostra di esserlo, è abituato a vedere il bel gioco ed è comprensibile. Mi auguro che da questa domenica noi calciatori potremo trasportare la gente con noi dai primi minuti di gioco e che i fischi verranno trasformati in applausi per tutti. Per ottenere questo domenica dobbiamo partire alla grande, bisognerà fare i primi dieci minuti da scalmanati, solo in questo modo la gente sarà con noi. Domenica a prescindere se gioca Montervino o un altro giocatore, ci deve essere la stessa mentalità che abbiamo sempre avuto fino ad adesso. Dobbiamo essere a disposizione dell’allenatore, della squadra, della società e della gente. In questo momento è importante vincere e il modo non ci interessa, bisogna essere riflessivi,e lottare con cuore e grinta, solo così si possono ottenere risultati”.