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19 Gennaio 2006 -- Brivido per Reja in panchina e per Marino in tribuna. Pià ha fatto tremare l’allenatore, il manager e i compagni alla fine del primo tempo a Giugliano, quando è stato atterrato dal portiere del Teramo, Tazza, fuori area. Il brasiliano ha chiesto con ampi e disperati gesti il soccorso del medico De Nicola e del massaggiatore Carmando. Il ginocchio destro tra le mani, urla di dolore. Pià ha pianto negli spogliatoi dello stadio e poi si è recato presso un centro specializzato per accertamenti. È arrivata una buona notizia per il Napoli e il giocatore: Pià ha riportato un forte trauma contusivo al ginocchio e avverte dolore al polpaccio. Salterà la partita con la Lucchese domenica e forse quella con la Torres il 29. Reja aveva temuto la lesione dei legamenti: il danno sarebbe stato gravissimo. Il Napoli andrà avanti con il tandem Sosa-Calaiò, schierato per la prima volta il 6 novembre a Pisa. I due attaccanti hanno deluso nell’ultima partita a Massa: Reja aspetta il loro completo rilancio per rafforzare il primato in classifica. Sosa e Calaiò non hanno giocato la partita con il Teramo, allenandosi in mattinata a Castelvolturno, dove Reja si è nuovamente confrontato con la squadra su questo delicato momento. Il tecnico ha anticipato le due mosse che effettuerà nella partita con la Lucchese: Lacrimini terzino sinistro dal primo minuto e Montervino riportato a centrocampo. «Dobbiamo cambiare sotto l’aspetto della mentalità ed essere più aggressivi, non sotto il profilo tattico. Serve un ritmo differente», spiega Reja. Attesa una verifica oggi a Marano, in occasione dell’amichevole con il Gaudianum, squadra di Prima categoria. Contro il Teramo è stato confermato il 4-4-2. Per vivacizzare la manovra del Napoli servirebbe Bogliacino alle spalle delle punte, nel ruolo di trequartista, a lui congeniale. «L’ho svolto con la Sambenedettese nello scorso campionato. Da quanto ho capito in questi giorni, non cambierà la mia posizione domenica: partirò da sinistra», dice l’uruguaiano, uno dei maggiori investimenti effettuati da De Laurentiis. È un ragazzo perbene, parla con un filo di voce e mai fa polemiche. I compiti di esterno non fanno per lui, ma chiarisce subito: «Gioco dove desidera l’allenatore, è stato sempre così. Cerco di dare il mio contributo al Napoli». Bogliacino ha vissuto fasi alterne: inizio sofferto, fino al punto da scivolare in panchina dopo quattro partite (ma ha comunque collezionato diciannove presenze in campionato); brillante ripresa, con tre gol e giocate di classe; calo di rendimento dopo la vacanza natalizia in Uruguay. «Adesso sto bene e bene sta anche il Napoli. Non abbiamo più sei punti di vantaggio sul Frosinone, che ha vinto tre partite, ma siamo sempre al primo posto. Possiamo migliorare, certo. Il modo c’è». Bogliacino spiega come il Napoli potrà nuovamente vincere in scioltezza: «Palla a terra e due tocchi, serve anzitutto questo. E poi la tranquillità. Non dobbiamo giocare con ansie particolari. Vogliamo vincere sempre, però bisogna capire che il campionato non finisce dopo una partita. Conosco la serie C, questa è la mia seconda stagione: servono pazienza e concentrazione». La crisi del Napoli sarebbe passeggera, quindi. «Pensiamo alle prossime partite, ad andare in serie B: raggiungeremo l’obiettivo, io non ho dubbi».
FRANCESCO DE LUCA
Fonte : Il Mattino