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Azzurri senza gioco e sprint la squadra si scopre nervosa
Il dg Marino e l’allenatore a confronto per un’ora sulle difficoltà emerse nelle ultime giornate

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17 Gennaio 2006 -- Il primato innervosisce chi ce l’ha. Ci sono stati chiari segnali a Massa, dove il Napoli ha perso per la seconda volta in diciannove giornate. Fontana e Calaiò hanno litigato in campo con molti avversari, durante e dopo. Non è serena la capolista perché braccata è dal Frosinone, che ha dimezzato il distacco dal primo posto. «Bisogna essere più tranquilli in campo», il messaggio del giovane uruguaiano Amòdio. Di questo e altro hanno parlato ieri sera per un’ora il direttore generale Marino e l’allenatore Reja, che in un anno di lavoro ha subìto solo quattro sconfitte in C1. Non deve mancare la tranquillità perché all’attuale Napoli già mancano alcune importanti cose. La squadra fatica ad entrare in partita, come è accaduto contro la Massese, o accusa un calo di intensità, come è accaduto contro Grosseto e Acireale. Ci sono problemi fisici, risolvibili nel corso delle settimane se causati solo da sovraccarico di lavoro durante la sosta: per ora, il Napoli non ha sprint e non è aggressivo. C’è disordine tattico: perché far giocare al centrocampista Montervino due partite da terzino dopo l’arrivo di Lacrimini? E perchè non svincolare Bogliacino dal lato sinistro, lasciando al fantasista la libertà di agire centralmente? Lacrimini, ex esterno della Sangiovannese, ha affrontato l’inutile partita di Coppa Italia a Roma, non quelle di campionato con Acireale e Massese. È stato ingaggiato per sostituire Savini, fermo da oltre due mesi per una microfrattura al piede, e ha fatto panchina. La ragione della flessione del Napoli rispetto al Frosinone, che ha annullato con tre vittorie l’effetto della sconfitta interna con gli azzurri, non è ovviamente il mancato impiego di Lacrimini. Piuttosto la carenza di gioco sulle fasce (Capparella in vistoso calo) e la negativa fase di Fontana. Il regista non riesce ad attivare le punte e a velocizzare il gioco: porta troppo palla e consente agli avversari di prevedere le mosse della squadra, infatti ingabbiata dalla Massese. Ma Sosa e Calaiò hanno fatto poco movimento, anche per questo Fontana ha avuto difficoltà ad assisterli. Reja, contestato da parte della tifoseria per le ultime deludenti prestazioni, e la squadra possono spegnere l’allarme. Il Napoli ha subito la possibilità di riscattarsi e allungare sul Frosinone, che domenica gioca sul campo del Grosseto, a sei punti dai laziali. Il Napoli ospiterà la Lucchese, domani impegnata nel recupero a Lanciano: è prevedibile che la squadra di Simoni sia affaticata quattro giorni dopo. Ma più che sui disagi degli avversari e dell’inseguitrice (il confronto sembra soltanto con il Frosinone, che rispetto alla capolista dovrà giocare una partita fuori in casa in più: è lo scontro diretto del 30 aprile a Fuorigrotta) il Napoli deve contare sulle proprie forze. Tecniche e caratteriali, quelle che hanno spinto gli azzurri al primo posto, occupato da tre mesi. I giocatori, dai più esperti ai più giovani, non devono temere l’impatto con il San Paolo.
FRANCESCO DE LUCA
Fonte : Il Mattino