Guerriglia ultrà Bloccata l'autostrada, scontri fra tifosi del Napoli e della Lazio.
16 Gennaio 2006 -- La tregua concessa dagli idioti e dai teppisti dopo la vergogna di Napoli-Roma (assalto al commissariato di Fuorigrotta) è durata un mese e una settimana: ieri la parte peggiore del tifo azzurro s’è rimessa in movimento e ha mostrato la sua faccia peggiore. Il risultato della giornata da dimenticare è di un accoltellato e nove tifosi arrestati. Il primo episodio è avvenuto alla stazione di Firenze. Di buon mattino un gruppetto di ultrà azzurri diretto a Massa, ha incrociato due ragazzi con la sciarpa della Fiorentina: in un attimo è scattata l’aggressione. Ma fortunatamente a Santa Maria Novella c’era un consistente servizio d’ordine in attesa dei tifosi del Chievo, così la polizia è intervenuta subito e ha arrestato i cinque violenti provenienti da Napoli e i due fiorentini. L’accusa è di rissa aggravata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale; oggi verranno processati per direttissima.
Il secondo episodio, invece, è stato molto più grave e ha avuto come teatro l’autostrada del Sole. Al chilometro 350, più o meno all’altezza di Sinalunga, un’auto con cinque ultrà del Napoli diretta a Massa, ha intercettato una macchina di laziali diretti a Parma. Subito è scattata la molla dell’idiozia e le due auto hanno cominciato ad inseguirsi raggiungendo velocità folli e cercando di speronarsi a vicenda. Sembrava che tutto potesse finire con gestacci, parolacce e grande paura per gli altri automobilisti. Invece, stando ai racconti di alcuni testimoni (sulla vicenda sono in corso le indagini della Polizia), dopo una decina di chilometri d’inseguimento l’auto con i tifosi del Napoli avrebbe superato quella dei laziali frenando e piazzandosi di traverso sulla carreggiata per costringere i laziali a bloccare la vettura. Dalle due auto sono venuti fuori i teppisti che hanno dato vita a una rissa mentre le auto che sopraggiungevano alle loro spalle erano costrette a improvvise frenate. Qualcuno ha allertato il 113, così dopo un quarto d’ora di blocco della circolazione è intervenuta un’auto di servizio. Le sirene hanno impaurito i napoletani che sono saliti a bordo della loro auto fuggendo. I laziali hanno invece chiesto soccorso per un compagno rimasto ferito da una coltellata alla gamba durante la rissa. Subito è scattato l’inseguimento all’auto dei napoletani che è stata intercettata all’altezza di Arezzo. I quattro occupanti sono stati fermati e, nel pomeriggio dopo i dovuti riscontri, arrestati con l’accusa di lesioni. Anche per loro oggi è previsto il processo per direttissima.
A cura di Paolo Barbuto
Fonte: ilMattino.
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