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15 Gennaio 2006 -- Dopo quella di Perugia, il Napoli conosce la seconda sconfitta stagionale, che giunge ancora in trasferta ma, contro la Massese di D'arrigo. Identico il risultato con quello di Perugia (1-0) e tutto sommato anche l'andamento della gara è stato simile a quella del dicembre scorso. A subirla è stata una squadra confusionaria, brutta nella manovra, lenta, opaca sul piano fisico e nelle conclusioni ma, soprattutto, ed è forse questa lo cosa che preoccupa maggiormente, la squadra è parsa priva di mordente, di quella 'sana cattiveria agonistica' tanto cara a Reja. Eppure al fischio d'inizio pare che il Napoli sia pronto a fare cose clamorose, infatti dopo appena 1' Calaiò, servito in area da Maldonado, controlla ma, non riesce a trovare lo spazio ed il tempo per calciare. A differenza della gara di andata, in cui la Massese giocò a viso aperto, la squadra di casa lascia le redini del gioco in mano al Napoli e per tentare di ripartire in contropiede e prendere in velocità la difesa azzurra. Il Napoli attacca ma la squadra appare subito priva di 'mordente'. Al 10' cross dalla destra di Grava in area per il colpo di testa di Capparella che viene deviato in angolo sulla destra. All' 11' il tiro a volo di sinistro in area di Bogliacino su traversone di Fontana finisce abbondantemente a lato. Al 13' Calaiò guadagna una punizione dal limite che Fontana, con un tiro a giro manda alto sulla traversa. Anche se il Napoli è padrone del gioco, Reja non è soddisfatto, si accorge che la sua squadra non spinge con determinazione ed in particolare richiama in continuazione Capparella chiedendogli di avanzare maggiormente e di aumentare il ritmo e la velocità.
La Massese comincia a prendere un po' di coraggio ed al 20' Cecchini entra in area dalla destra seguito da Romito ma, il suo tiro termina fuori alla sinistra di Iezzo senza impensierirlo. Un minuto più tardi, al 21' ci porva daòa distanza Rossi ma la palla termina abbondantemente a lato. Reja continua a non essere soddisfatto del gioco e richiama continuamente i suoi, invitandoli ad essere 'più corti', il tecnico, evidentemente capisce che il pericolo è in agguato ed infatti al 25' Vagnati, lasciato solo da Romito in area di riogre raccoglie una respinta a campanile di testa di Maldonado ed in rovesciata, a volo, trova l'angolino basso alla sinistra di Iezzo. Massese 1, Napoli 0. Il Napoli prova a reagire andando subito in pressing sui portatori di palla avversari ma, la Massese si difende bene senza lasciare spazi. Al 28' rischia il pareggio Fontana su traversone in area che in maniera, crediamo involontaria, va a colpire l'incrocio dei pali.
La manovra degli azzurri, come già detto, è lenta e prevedibile, spesso i lanci che arrivano dalle retrovie sono fuori misura, a questo si aggiunge la giornata no di Sosa che solo in poche occasioni riesce a spizzicare, come ad esempio al 36', quando fa da sponda in area per Calaiò che cerca di controllare con un paio di palleggi poi cade a terra reclamando un presunto rigore ma l'arbitro lascia proseguire. Al 37' un tiro dal limite di Capparella, viene bloccato a terra senza problemi da Bassi. Al 42' lA battuta di Calaiò viene deviata dalla barriera poi gli azzurri riescono a servire sulla sinistra per Amòdio il cui tiro viene respinto fuori area e così si va al riposo con i padroni di casa ancora in vantaggio.
Ad inizio ripresa Reja fa esoridre Cupi nel ruolo di terzino sinistro, mandandolo in campo al posto di Amòdio e spostando Montervino (che fino ad allora aveva ricoperto il ruolo di esterno sinistro) prima a centrocampo alla sinistra di Fontana e poi a destra, quando toglierà capparella per far posto a Pià. La ripresa comincia sulla falsa riga del primo tempo, col Napoli che attacca e la Massese tutta rintanata nella propria area per tentare di ripartire in contropiede. Al 06' c'è una punizione dalla trequarti di sinistra di Fontana in area, Bassi respinge coi pungi senza trattenere poi Capparella dal limite non riesce a trovare il varco giusto per mettere il pallone in rete. Al 10' scatta il contropiede della Massese con Bischeri che calcia dal limite mandando alto sulla traversa. Al 19' il colpo di testa di Calaiò su traversone dalla destra di Maldonado viene deviato in angolo dal portiere Bassi.
Al 23' ci riprova Fontana su punizione dal limite ma, il tiro a giro termina di poco alto sulla traversa deviato da un difensore della Massese. Al 30', forse l'occasione più ghiotta per il Napoli con Calaiò che servito da un tiro passaggio di Maldonado si coordina calciando però in malo modo e mandando la palla alta sulla traversa. Reja a questo punto prova il tutto per tutto mandando in campo anche Grieco al posto di Grava ma, anche questa mossa non da gli esiti sperati, finendo con l'intasare ancora di più i pochi spazi lasciati liberi nella metà cmapo della Massese. Il nuovo entrato ci prova al 39', grazie anche ad un rimpallo ma il tiro dal limite dell'area sul secondo palo finisce fuori. Al 41' ancora Grieco in mezza rovesciata su cross dalla destra di Montervino colpisce debolmente e Bassi blocca a terra senza problemi. Al 45' Cupi in area cade a terra, per l'arbitro ha simulato e viene ammonito. Nei 6' di recupero concessi dall'arbitro, rischia il Napoli al 47' su contropiede della Massese ma, idifensori azzurri riescono a rifugiarsi in angolo sulla destra. Al 50' l'ultima azione degna di nota con Pià che su traversone in area di Montervino anticipa Bassi con la punta del piede ma non riesce a trattenere il pallone mandandolo sul fondo.
Si chiude così una gara che era sembrata l'inizio di un arrembaggio, rivelandosi invece un assedio inutile e sterile di un Napoli che annega nel marasma di poche e confuse idee. La squadra, per stessa ammissione del tecnico e del DS Marino, è parsa pesante ed in affanno, è mancata la brillantezza e nonostante il grande possesso palla, non è mai riuscita ad andare via nell'uno contro uno se non in poche occasioni sprecate poi da passaggi errati e da tiri sballati. Molte le palle buttate via, colpa anche di Sosa forse stanco, forse solo in giornata storta, che non è riuscito a far prevalre il suo gioco aereo su quello degli avversari. Anche Fontana e Montervino non sono sembrati quelli irresistibili di qualche partita fa, dispiace per l'unico errore difensivo che ha castigato gli azzurri in maniera pesante. Ormai il ko è arrivato e nessuna disamina tattica potrà invertire il destino della gara ma restano alcune perplessità sull'ingresso di Cupi (perchè non Lacrimini che assicurava una maggiore spinta?) e volendo anche su quello di Pià entrato per Capparella (non era più giusto farlo entrare al posto di uno statico e lento Sosa continuando a puntare sull'uno contro uno del numero 8 azzurro?). Comunque, sono semplici interrogativi che ci poniamo e non una vera e propria accusa al tecnico, visto che, a nostro avviso, il Napoli avrebbe potuto attaccare per altri 90' oltre quelli regolamentari ma, difficilmente sarebbe giunto al pareggio. Speriamo che la sconfitta sia salutare e frutto solo del caso o comunque di un momento 'no' che sia già passato, perchè il campionato è ancora lungo ed il Frosinone avanza pericolosamente.
A cura di Michele Spampanato