13 Gennaio 2006 -- Mentre proseguono gli allenamenti in vista della trasferta con la Massese, Gaetano Fontana si è soffermato a commentare il momento non troppo esaltante della squadra: "Abbiamo fatto due gare non molto brillanti ma, era nella logica delle cose, perché c’è stato un periodo di grande intensità dovuti agli impegni e quindi non potevamo portare avanti un tipo di lavoro standard settimanale. Per cui era opportuno fare un lavoro specifico durante le vacanze, anche se eravamo sicuri che questo portava via un po' di vivacità ma, nonostante tutto siamo riusciti a superare le difficoltà. Noi siamo consci di quello che dobbiamo fare, quando vi sono delle difficoltà dobbiamo essere capaci e bravi nel superarle, anche dandosi un pizzicotto sulla pancia perchè la categoria è quella che è e spesso non riusciamo a dare spettacolo come la gente vorrebbe, l’importante è ottenere il risultato, per lo spettacolo c’è tempo".
"La promozione? Se noi riusciamo a mantenere un atteggiamento positivo, concentrandoci su quelle che sono le nostre possibilità, la promozione è più vicina di quanto si possa pensare. Se oggi, guardando alla classifica, pensiamo di avere un margine di vantaggio sull’avversario che possa essere sufficiente, diventa lontana. Le altre squadre si dicono tutte rassegnate ai play-off ma, fanno un gioco che sanno nascondere molto bene con queste false dichiarazioni, tutti sappiamo benissimo che hanno voglia di fare lo sgambetto al Napoli. Noi non cadiamo in questa rete, sappiamo che i nostri avversari sono agguerriti e ci stanno aspettando al varco, ma tutto dipende da noi. Se pensiamo di fare le cose per bene come abbiamo fatto fino ad oggi, le speranze per gli altri sono ridotte al minimo. Bisogna che noi continuiamo a lavorare con serenità".
Parlando della gara di domenica contro la Massese, Fontana ha poi concluso: "Abbiamo avuto l’esperienza con l’Acireale, sembrava una squadra destinata a passare una giornata di vacanza ma, così non è stato. Tutte le squadre quando affrontano il Napoli alzano il livello dell’attenzione e diventa più difficile per noi. Mentre per loro è una sola domenica in un anno calcistico, per noi è un atteggiamento da mantenere per tutto l’anno. Se questo è il destino del più forte, io preferisco stare dalla parte di chi deve rincorrere la vittoria".