10 Gennaio 2006 -- Domenica Roberto Carlos Sosa ha centrato uno storico traguardo: ha raggiunto Enrique Omar Sivori, uno dei grandi argentini che hanno indossato la maglia azzurra, nella classifica dei cannonieri. Sedici reti come el cabezon, il fantasista che l’ex presidente Roberto Fiore regalò al popolo del San Paolo nel 1968, dopo la promozione in A. Sivori, che chiuse la brillante carriera nel Napoli, è scomparso il 17 febbraio 2005, a 69 anni. Molto distante da Sosa il capocannoniere azzurro di tutti i tempi: Maradona, 115 gol tra campionato e coppe dal 1984 al 1991. Sosa ha segnato dieci gol nello scorso campionato: è stato il miglior realizzatore della squadra arrivata alla finale dei play off con l’Avellino. Sei reti in questa stagione: due in Coppa Italia (al Pescara e al Piacenza nei turni eliminatori) e quattro in campionato.
Solo due mesi fa il Pampa, trentun anni da compiere il 24 gennaio, è diventato titolare: Reja lo ha schierato per la prima volta al fianco di Calaiò a Pisa e i risultati sono stati positivi. La presenza di Sosa ha ulteriormente rafforzato il legame tra Napoli e gli argentini. «Un rapporto significativo anche nel mio Paese: ho distribuito maglie e gadget della squadra durante le vacanze natalizie, siamo seguiti con affetto», ha detto il centravanti argentino. Arrivato in Italia nel 1998, ingaggiato dall’Udinese per sostituire il bomber tedesco Bierhoff, il Pampa è stato il primo giocatore tesserato dal nuovo Napoli di De Laurentiis nel 2004. Il contratto di Sosa scade al termine di questo campionato. L’attaccante non ha ancora deciso se continuare a giocare o accettare l’incarico dirigenziale già offerto dal direttore generale Marino. Prima, però, vorrebbe togliersi una soddisfazione: «Giocare l’ultima partita di campionato con la maglia numero 10». È quella che è appartenuta a Maradona per sette anni. Reja l’ha consegnata ad un altro sudamericano, il fantasista uruguaiano Bogliacino, fin dalla prima partita di questa stagione.
Fonte: Il Mattino