09 Gennaio 2006 -- Il tecnico del Napoli, il giorno dopo le 'minacce' lanciate a caldo dopo la gara vinta con l'Acireale("Se mi fischiano andrò via" aveva detto,ndr) ha smorzato le polemiche, ribadendo il suo amore per Napoli ed il Napoli: "Sono situazioni che si sono create ieri per fare delle battute. Chi non vorrebbe rimanere a Napoli con i programmi prestabiliti dalla società? A me piacerebbe rimanere a Napoli a vita natural durante, mi piacerebbe rimanere per completare questo progetto di De Laurentiis: portare la squadra in serie A, fare una squadra altamente competitiva non solo nazionale ma, anche internazionale".
"E’ chiaro che, in un momento come quello dell’altro giorno - ha proseguito Reja - con quei fischi solamente per una sostituzione, non li ho ritenuti giusti per quello che stiamo facendo. Se poi vogliamo discutere le prestazioni, anche se non sono straordinarie, i risultati si stanno vedendo, siamo sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo. La squadra non può giocare sempre ad altissimi livelli, sono d’accordo per i fischi quando la squadra non va bene, quando gioca male, quando c’è qualcosa che non va, allora ci possono stare. Che contestino l’allenatore ma, lascino stare i giocatori, perché i giocatori stanno facendo molto bene".
"Sapete che abbiamo alle spalle una società forte con De Laurentiis, poi c’è Pier Paolo Marino e abbiamo una strategia comune per raggiungere l’obiettivo - ha proseugito il tecnico friulano invitando tutti a stare uniti - Io sono un allenatore che più gratificato di questo non potrei esserlo, sono soddisfatto del rapporto che c’è fra di noi, per quello che stiamo facendo con la squadra, per quella unità di intendi, se poi anche il pubblico di Napoli, la città di Napoli, ci dà sostegno come ce lo ha sempre dato, sarebbe un completamento straordinario, è quello che io auspico". Alla domanda di un cronista sul pensiero già rivolto alla B, ha poi risposto invitando alla calma: "E’ presto parlare di serie B, siamo all’inizio del girone di ritorno, bisogna stare calmi perché ci sono delle squadre che faranno delle opportune operazioni, pertanto si rinforzeranno tutte quante. Siamo sulla strada giusta, questo sicuramente, siamo una squadra ad alti livelli e non c’è ne per nessuno ma, è chiaro che bisogna tenere sempre alta la concentrazione, non possiamo tralasciare niente, lo vediamo quando le altre squadre ci affrontano. Quindi dobbiamo lavorare ancora, cercare di migliorare sia a livello tecnico sia di squadra, questa è una squadra che può fare molto di più".
"Non credo che ci saranno altri movimenti - ha risposto a chi gli chiedeva del calcio mercato - anche se queste sono domande che bisogna fare a Pier Paolo Marino. Per quanto riguarda la difesa abbiamo completato le mie richieste che erano di un paio di elementi, uno per Savini ed è arrivato Lacrimini, ed uno per Grava, ed è arrivato Cupi, è un giocatore che negli ultimi anni ha fatto sempre una media delle venticinque, trenta presenze tra serie A e serie B, anche se adesso è reduce da una pubalgia, però sta bene. E’ un giocatore che fa tutti i quattro ruoli della linea difensiva, quindi dietro siamo al completo". Il tecnico ha poi conclsuo parlando delle varie possibilità in attacco con le varie accoppiate fra Calaiò, Sosa, Pià e Capparella: "Delle volte bisogna affrontare certi tipi di difese dotate sul piano fisico e Calaiò e Pià non hanno delle grandi stazze fisiche, intendo in questa categoria, allora noi soffriamo la forza, con Sosa a volte riusciamo a fare qualcosa in più. Sono tre giocatori con caratteristiche diverse, Calaiò è una prima punta e si sta adattando con Sosa come seconda punta, anche se il suo ruolo primario è quello davanti. Pià è una seconda punta, ma secondo me è una punta anche lui, perchè secondo me una seconda punta è uno che a metà campo tiene palla e fa salire la squadra. Io ho tre giocatori che queste caratteristiche non ce le hanno perchè sono tre finalizzatori di azioni".