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Calaiò difende Reja
Per l’attaccante è sbagliato contestare i cambi dell’allenatore

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07 Gennaio 2006 -- «Sbaglia chi fischia Reja». Calaiò diventa il primo difensore dell’allenatore. Sarà perché è un ragazzo intelligente; sarà perché, prima dell’allenamento e dell’intervista, allenatore e calciatori sono rimasti a colloquio per circa un’ora; sarà perché è da persone dotate di saggezza non creare polemiche in certi frangenti, sta di fatto che il bomber rilascia una dichiarazione che dimostra quanto il Napoli riesca a fare gruppo nei momenti più delicati. Dal fischiatissimo pareggio con il Grosseto la squadra esce con due punti in meno in classifica, ma ancora più compatta negli intenti. «Contro l’Acireale vedrete un Napoli e un Calaiò diversi. Voglio festeggiare alla grande il mio ventiquattresimo compleanno», aggiunge Calaiò.

«Dopo una prestazione opaca c’è sempre stato un prontissimo riscatto. Non sto qui a cercare scuse: abbiamo sbagliato, abbiamo giocato tutti sottoritmo, ma qualche ragione c’è. Sia perché dopo Natale ci sta una partita sottotono, sia perché avevamo ancora nelle gambe il duro lavoro svolto prima della fine dell’anno per mettere benzina in vista del finale di stagione. Un pareggio non è la fine del mondo». Una pausa e Calaiò motiva il suo invito a non contestare l’allenatore. «So bene che i tifosi vorrebbero vedere sempre quattro punte in attacco. Io tifoso, probabilmente, vorrei lo stesso, ma Reja, dall’alto della sua esperienza, bada ad altri aspetti, più importanti. Occorre che la squadra abbia un suo equilibrio. Ha pensato di poter vincere senza far stancare alcuni elementi. Io? Avrei potuto continuare a giocare, ma se Reja ha deciso così, mi sta bene, non contesto. Anzi, invito tutti a stargli accanto. Ha le sue ragioni nell’alternare me, Sosa e Pià. Io, comunque, sono soddisfatto di questo mio girone di andata. Ho segnato nove gol, ho saltato una sola gara ed il mio rendimento è stato costante».

A dare la colpa al lavoro pesante di fine anno c’è anche capitan Montervino che rientrerà in squadra contro l’Acireale: «Dal 28 al 31 dicembre abbiamo effettuato una specie di preparazione precampionato concentrata. Ci sta una gara sottotono dopo tali carichi di lavoro che hanno reso le gambe pesanti. Le due curve hanno capito e hanno applaudito la squadra all’uscita dal campo. Molti vorrebbero sempre vincere e vederci giocare bene: non sempre è possibile. Non dimentichiamo che la squadra è prima e ha sei punti di vantaggio sulla seconda. Io e la squadra puntiamo ad essere promossi entro la fine di marzo o l’inizio di aprile. Sarebbe il più bel regalo per i nostri tifosi». Reja sta valutando la formazione da mandare in campo contro l’Acireale. All’andata vinsero gli azzurri con una doppietta di Calaiò. Il tecnico, che avrebbe confidato che ripeterebbe tutte le mosse, ma inizierebbe il match con Gatti titolare, partirà con Montervino e Fontana a centrocampo e potrebbe far esordire Lacrimini. Oggi, Reja dovrebbe provare questa formazione: Iezzo; Grava, Romito, Maldonado, Lacrimini; Capparella, Montervino, Fontana, Bogliacino; Calaiò, Pià. Gli azzurri stasera saranno a cena con il presidente. Dopo il match con l’Acireale, sùbito di nuovo in campo in vista del derby a Roma. A seguire, ci sarà il ritiro a Pescia prima dell’incontro con la Massese che potrebbe giocarsi ad Empoli o a Pisa.

VITTORIO RAIO
Fonte : Il Mattino