31 Dicembre 2005 -- Il primo affare del mercato d’inverno è stato già concluso, ieri pomeriggio. Pierpaolo Marino ha portato in azzurro Luca Lacrimini, ventisettenne esterno sinistro della Sangiovannese. Il giocatore si aggregherà già oggi al nuovo gruppo: era l’acquisto più urgente vista l’emergenza difensiva, e la società azzurra ha cercato un uomo di categoria, in grado di potersi inserire immediatamente nel gruppo e di scendere in campo con l’esperienza necessaria per affrontare la categoria. Di esperienza in C, Lacrimini ne ha da vendere. Nato a Perugia, ha esordito in C2 con la Torres nel 1997 ed ha poi vestito la casacca di Fermana, Chieti e Sangiovannese, sempre in terza serie.
Chi lo conosce bene lo descrive come uomo di fascia rapido e intelligente, capace di offrire profondità ma anche di sacrificarsi in copertura. Secondo lo staff del Napoli potrebbe anche essere schierato come quarto di centrocampo e, in quel caso, avrebbe tutte le capacità per offrire cross utili per gli attaccanti. Di Lacrimini parla già con nostalgia l’allenatore della Sangiovannese, Braglia: «È un ragazzo d’oro e uno dei giocatori sui quali puntavo maggiormente. Mi dispiace davvero che abbia lasciato la Sangiovannese». Insomma, il tecnico toscano se lo sarebbe tenuto stretto: «Però non potevo permettermi di fermarlo: aveva la possibilità di vestire la maglia azzurra e nessuno aveva il diritto di negargli quest’occasione». Braglia conferma le buone doti del giocatore, rapido sulla fascia, disposto al sacrificio buon conoscitore della categoria. Secondo la società l’ingaggio sarebbe utile anche in caso di promozione in serie B.
Al giocatore, che è in comproprietà con diritto di riscatto, è stato allungato il contratto fino al giugno del 2009. Le altre trattative, per adesso, non riservano sorprese, l’unica novità arriva da Treviso dove Galeoto, al quale il Napoli aveva offerto un accordo annuale, ha ricevuto un’offerta triennale dall’Arezzo. Quell’offerta sembra irrinunciabile, anche se il giocatore s’è preso ancora qualche ora prima di decidere.
Articolo a cura di Paolo Barbuto
Fonte: ilMattino.