27 Dicembre 2005 -- FABIO MANDARINI- Napoli, parole e musica di Edo De Laurentiis. Per comporre il nuovo inno degli azzurri si era parlato di Pino Daniele, che di Napoli è uno dei grandi cantori, e successivamente anche di altri artisti che nel tempo si sono proposti per scandire in musica il nuovo corso calcistico della città. La passione del ventunenne terzogenito del presidente, nonché team manager della squadra, ha però preso il sopravvento: campionatore, mixer e fantasia alla mano, De Laurentiis junior si sta cimentando nella creazione della melodia che presto potrebbe diventare il manifesto canoro del Napoli. Non sarebbe il primo brano composto dal figlio del produttore cinematografico: a Roma, sua città natale, Edo possiede un piccolo studio di registrazione e un’etichetta discografica insieme con qualche altro amico ugualmente appassionato, e quando gli impegni calcistici lo permettono trascorre ore intere a scrivere e comporre. Se il progetto andasse in porto, il Napoli ritroverebbe una canzone ufficiale dopo molto tempo. Negli anni d’oro degli scudetti e delle coppe, le dediche in musica proliferavano: dal ragazzo della Curva B di Nino D’Angelo, che tra l’altro fece anche da colonna sonora all’omonimo film, alla celeberrima «Maradona è meglio ’e Pelè». Il campione argentino fu anche l’ispiratore di un tango napoletano-sudamericano. Soltanto ricordi, indelebili ma remoti. La depressione delle retrocessioni in serie B e del fallimento. avvenuto nell’estate 2004, hanno ovviamente mortificato ogni possibile iniziativa festosa, e l’unica espressione musicale che ha riguardato il Napoli negli ultimi tempi è contenuta in un disco interamente scritto e interpretato dal poliedrico attore napoletano Gino Rivieccio. Quest’anno, però, l’entusiasmo e la voglia di rinnovamento continuano a crescere, e l’inno firmato dal giovane dirigente della squadra azzurra non è altro che l’ennesima dimostrazione di un processo che sembra ormai ben avviato.
Edoardo De Laurentiis
Fonte:Il Mattino